Editto con cui, nell’anno 212 d.C., l’imperatore Antonino Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutti, o quasi, gli abitanti dell’Impero. Tra i pochi esclusi vi erano i cosiddetti dediticii, ossia [...] ’editto fu ispirata da finalità del tutto contingenti, di natura per lo più fiscale, volendo l’imperatore generalizzare le imposte fino allora dovute dai soli cives (per es., quelle sulle eredità e sulle manomissioni).
La costituzione diCaracalla ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , via via che il disordine impedì sempre più spesso le regolari comunicazioni tra le regioni dell'impero. L'edittodiCaracalla (212 a. C.) col fare tutti i provinciali cittadini romani non sanzionerà che la parificazione ormai raggiunta tra ...
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Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] diritti politici ai plebei (diritti che non erano, dunque, un'esclusiva dei patrizi), nel 212 d. C., con l'edittodiCaracalla, fu estesa a tutti gli abitanti liberi dell'Impero.
L'universalizzazione della cittadinanza in un vasto Impero governato da ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] riconoscimento ufficiale del primato di fatto della religione cristiana nell’Impero. Con l’edittodi Milano (313), con con gladiatori dalle Terme diCaracalla a Roma).
Roma lentamente abdica alla sua funzione di centro culturale dell’Impero; ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] cristiane66 non meno degli edittidi Costantino ai provinciali di Palestina, giustificanti i suoi Caracalla (205 d.C.). Vi sono rispecchiate le ragioni di semplificazione e di conoscibilità legate all’esigenza pratica di disporre di un materiale di ...
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Il diritto romano tra Oriente e Occidente
Salvatore Puliatti
Per cercare di comprendere le ragioni delle trasformazioni intervenute nel diritto e nelle conoscenze giuridiche nel periodo successivo all’età [...] , attestate in Cod. Iust. X 50,1.
17 Una costituzione diCaracalla aveva concesso l’immunità a quanti risiedessero in città per seguirne gli «Ius principale» e «Catholica lex». Dal Teodosiano agli Editti su Calcedonia, Napoli 1995, pp. 51-119; Id ...
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FEA, Carlo
P. Pelagatti
, Carlo Archeologo di larga fama: nato a Pigna (Oneglia), il 4 giugno 1753, morì a Roma nel 1836, il 17 marzo, e fu sepolto nella chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Venuto giovanissimo [...] dell'Editto del cardinale Pacca, studiò e tentò di difendere i monumenti antichi, ad esempio il Pantheon, di cui mosaico con gli atleti delle Terme diCaracalla; curò il restauro dei monumenti e cercò di impedire l'emigrazione in Francia delle opere ...
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Giurista romano (secc. 2º-3º d. C.), dell'epoca dei Severi; probabilmente membro del consistorium di Settimio, e forse funzionario in Siria sotto Caracalla. Si discute se siano suoi, o non piuttosto di [...] classico, i Responsa e i Digesta di cui molti frammenti sono nelle Pandette. Gli si attribuisce invece l'opera Disputationes in 21 libri. L'opera, scritta nel 211-212, segue l'ordine dell'editto pretorio, ma si arresta verso la metà di questo. ...
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antoniniano
agg. e s. m. [dal lat. Antoninianus]. – 1. agg. Degli imperatori Antonini, in partic. di Caracalla in quanto si chiamò M. Aurelio Antonino: costituzione a., l’editto di Caracalla, col quale (212 d. C.) veniva estesa la cittadinanza...