Poeta greco di Reggio (6º sec. a. C.), di famiglia aristocratica; si formò alla scuola lirica di Stesicoro. Trasferitosi a Samo, visse alla corte di un tiranno: Eace (per chi data il suo arrivo a Samo, [...] 100 versi) delle sue poesie (in 7 libri secondo gli antichi): carmi lirici di contenuto eroico (encomî) e poesie d'amore soprattutto in lode della bellezza degli efebi. Cicerone lo considerava poeta d'amore più ardente di tutti gli altri poeti greci. ...
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GRAFICA
G. Becatti
È cosi chiamata presso i Greci l'arte del disegno e della pittura. Plinio il Vecchio ci dice (Nat. hist., xxx, 77) che "prima a Sicione e poi in tutta l'Ellade i giovani liberi solevano [...] ricordano opere di schiavi". È detta anche ζωγραϕία e in iscrizioni greche di Teos (C. I. G., 3088), ricordanti gli efebi vincitori nei vari agoni scolastici, troviamo fra le materie elencate per i più grandi, accanto alla lettura e alla declamazione ...
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Dea greca, il cui nome, di significato oscuro, appare già dal 13° sec. a.C. in documenti micenei. Alcuni tratti della sua figura, in particolare la connessione con il mondo della natura e con la caccia, [...] suoi dardi.
Il culto
A. era invocata dalle donne al momento del parto; a lei sacrificavano le fanciulle prima del matrimonio e gli efebi le offrivano le loro chiome. Legata alla natura selvaggia - le erano sacri anche i fiumi e le fonti - cioè a una ...
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CAMPOSAMPIERO, Ludovico
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia, nacque a Padova in data imprecisata nella seconda metà del sec. XV. Ebbe educazione cortigiana e cavalleresca, ma animo corrotto [...] i più bassi servizi di mezzano, assicurandogli, a quel che pare con grande abilità, un regolare rifornimento di giovani efebi. Questa turpe attività, della quale ridonda la sua corrispondenza con il marchese, gli suscitò l'odio inestinguibile della ...
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GINNASIO (gr. γυμάσιον, da γυμνός "nudo"; lat. gymnasium)
Aristide CALDERlNl
Giuseppe SPANO
Antichità classica. - È, secondo la definizione degli antichi, un luogo dove i giovani si esercitavano, [...] che si trovano in questa condizione; Atene per esempio ne ha tre antichi ai quali si aggiunse più tardi un ginnasio degli efebi, un Ptolemaion, un Diogeneion, un ginnasio di Ermes, uno di Adriano, e un ginnasio di Zeus Akraios e di Antha fondato dai ...
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Vedi PRASSITELE dell'anno: 1965 - 1996
PRASSITELE (v. vol. VI, p. 423)
A. Corso
Gli studi più recenti permettono di delineare con una certa probabilità la dinamica storica della formazione e dello sviluppo [...] Lykios, Styppax e Prassitele il Vecchio, antenato del nostro (Corso, 1986). Lykios e Styppax approfondiscono infatti il tema di efebi intenti in azioni di culto, colti in atteggiamenti «istantanei»; il primo tra l'altro è attivo ancora nel Braurònion ...
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PROMETEO (Προμηϑεύς, Prometheus)
Margherita GUARDUCCI
Mario PRAZ
Margherita GUARDUCCI
P. era in origine, presso gli antichi Greci, una divinità del fuoco, la quale poi fu dalla fantasia di un poeta [...] ; e da questo altare prendeva inizio, secondo un'antica consuetudine, la corsa alle fiaccole (lampadedromia), nella quale gli efebi ateniesi, dopo avere acceso le fiaccole appunto all'ara del dio, portavano, gareggiando nella corsa e scambiandosi a ...
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Vedi CANDELABRO dell'anno: 1959 - 1994
CANDELABRO (λύχνιον, λυχνία, λαμπτήρ, ϕανός, candelabrum)
G. Bendinelli*
L'elaborazione artistica di un tale oggetto domestico risale molto indietro nel tempo. [...] Alcinoo (Odyss., vii, 100) si ammiravano dei χρύσεοι κοῦροι, cioè figure dorate di efebi in funzione di candelabri. Rimane oscuro il modo come si debbano immaginare tali statue efebiche d'oro o di bronzo dorato. Se si considera inseparabile da tale ...
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NARCISO (Νάρκισος; Narcissus)
L. Guerrini
Figlio del dio del Cefiso e della ninfa Liriope, N., giovinetto di straordinaria bellezza, fu oggetto della passione amorosa di numerose fanciulle e ninfe, tra [...] xxxi, 1954, p. 173 ss.
Tipo A (= N. seduto): Pompei: Casa dell'Ara Massima, Casa di Lucrezio Frontone, Casa dell'Efebo di Bronzo, Casa della Regio v, 2, 14, Casa della Pescatrice, Casa dei Dioscuri, Villa di Diomede; Messyef, ipogeo; Antiochia: Casa ...
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TALIDE (Ταλείδης)
Carlo Albizzati
Fabbricante di ceramiche dipinte ad Atene, circa il 550-530 a. C. Si conoscono otto vasi firmati, ma non si può, per ora, affermare che il decoratore sia sempre lo stesso; [...] delle donne non sono dipinte in bianco, come voleva la convenzione consueta. Sui quattro vasi maggiori si leggono tre nomi di efebi Kallias, Kleitarchos e Neokleides: per quest'ultimo nome furono attribuite a T. due altre tazze una al Louvre e l ...
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efebe
efèbe s. f. [lat. scient. Ephebe, der. del gr. ἐϕηβία «pubertà», perché il tallo è formato da filamenti neri che simulano dei peli]. – In botanica, genere di licheni sassicoli, con tallo nano, filiforme; comprende poche specie, di cui...
efebia
efebìa s. f. [dal gr. ἐϕηβεία o ἐϕηβία, der. di ἔϕηβος «efebo»]. – Istituzione dell’antica Atene (ma attestata anche in altre città greche), in base alla quale i giovani liberi, all’età di 18 anni, venivano iscritti nelle liste di leva,...