Tradizione
Alessandro Cavalli
Origine e storia del concetto
La parola tradizione deriva dal latino traditio. Nel diritto successorio romano, traditio indica la trasmissione di un bene, mobile o immobile, [...] nei mesi estivi in molte città italiane, hanno effettivamente un'origine antica. Il bisogno di identificare le of tradition, Cambridge 1983 (tr. it.: L'invenzione della tradizione, Torino 1987).
Kerr, C., Dunlop, J.T., Harbison, F.H., Myers, C.A., ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] come una realtà universale, tale da suscitare effetti di assimilazione e di omogeneizzazione in tutti The constant flux. A study of class mobility in industrial societies, Oxford 1992.
Kerr, C., Dunlop, J.T., Harbison, F.H., Myers, C.A., Industrialism ...
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Redditi, politica dei
Luigi Frey
Il concetto originario di politica dei redditi
È ormai generalmente riconosciuto che nei sistemi economici moderni gli organi pubblici devono affrontare complicate problematiche, [...] l'inflazione era vista anche come via per contenere gli effetti iniqui di essa sulla distribuzione dei redditi e delle ricchezze. del lavoro 'interno' (v. Niland e altri, 1994; v. Kerr e Staudohar, 1994; v. Locke e altri, 1995); tali rapporti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il critico teatrale nasce nel Settecento ma compie la propria parabola nel Novecento. [...] propugnava Herbert Ihering già negli anni Venti, in polemica con lo sguardo esterno di Alfred Kerr. Altri ancora, come Ennio Flaiano, tessono a effetto l’elogio dello "spettatore addormentato", quello che percepisce gli spettacoli come in un sogno ...
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MAJORANA, Quirino
Giorgio Dragoni
Quirino Nacque a Catania il 28 ott. 1871 da Salvatore Majorana Calatabiano e Rosa Campisi; fu fratello di Angelo e Giuseppe.
Il M. si laureò a vent'anni in ingegneria [...] allo studio dei fenomeni di elettro e magneto-ottica. Allora erano noti solo l'effetto Faraday, i fenomeni di Kerr, l'effetto Zeeman e l'effetto Stark - Lo Surdo; si prevedeva l'esistenza, per simmetria, del fenomeno della birifrangenza magnetica ...
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L’università
Roberto Moscati
«L’università è la sola istituzione presente in tutti gli Stati europei con i medesimi obiettivi, simili strutture e una comune cultura. Essa rappresenta una comunità intellettuale [...] dall’allora presidente dell’università della California, Clark Kerr, come struttura aperta alle diverse necessità formative, Ma quello che appare di particolare rilievo è l’effetto di questa evoluzione sulle modalità di funzionamento dell’università. ...
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memoria, tecnologie di
memòria, tecnologìe di. – Le memorie elettroniche hanno beneficiato dei progressi avutisi soprattutto nell’ambito della nanotecnologia, sia per quanto riguarda l’individuazione [...] la cancellazione della cella avviene inserendo o estraendo, per effetto tunnel, gli elettroni dalla floating gate. La lettura anni Ottanta del secolo scorso, basati sull’effetto magnetoottico di Kerr e utilizzanti laser rossi per l’indirizzamento. ...
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Junge, Alfred
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico tedesco, nato a Görlitz (Sassonia) il 29 gennaio 1886 e morto nel 1964. Nel corso della sua carriera artistica spaziò con competenza e [...] da oniriche apparizioni di una figura femminile (Deborah Kerr in tre parti diverse): l'epoca ancora ottocentesca con un'angolazione rispetto al sole, tale da evitare qualunque effetto di ombra. Su questo fondale erano state dipinte le vallate, ...
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modulazione
modulazióne [Der. del lat. modulatio -onis, dal part. pass. modulatus di modulare (→ modulatore)] [LSF] Operazione consistente nel variare in un certo modo voluto il valore di una determinata [...] [OTT] M. elettroottica: sfrutta l'effetto elettroottico lineare Pockels o quello quadratico Kerr: v. modulazione della luce: IV 80 ). ◆ [ELT] [OTT] M. magnetoottica: sfrutta l'effetto magnetoottico Faraday: v. modulazione della luce: IV 80 e. ...
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memorie ottiche
Danilo De Rossi
Dispositivi capaci di registrare e leggere dati mediante tecniche e componenti radianti nella banda ottica. Le memorie ottiche sono alla base dei relativi sistemi di [...] sono proprie dei dispositivi magneto-ottici (MOD) introdotti alla fine degli anni Ottanta del Novecento, basati sull’effetto magneto-ottico di Kerr e utilizzanti laser rossi per l’indirizzamento. L’uso di laser blu-violetto, che consentono maggior ...
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