BOSCOVICH (Bošković), Ruggero Giuseppe (Ruder Josip)
Paolo Casini
Nacque a Ragusa (Dubrovnik) il 18 maggio 1711 dall'agiato mercante serbo Nikola e da Pavica Betere (Bettera), di origine bergamasca. [...] de' lett., pp. 78-96), e la relazione Sopra il turbine che la notte tra gli 11 e 12 di giugno del 1749 danneggiò una gran parte di Roma materia incandescente, riverberata sulla Terra dal Sole per effetto gravitazionale, e qui accumulata ai poli, ove, ...
Leggi Tutto
PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] Bari a Matera in carrozza postale fu lungo e faticoso. Grande fu l’effetto di spaesamento sul poeta, nato e cresciuto tra la Romagna e Bologna: della schiava Flor d’uliva, che consola con una notte d’amore Re Enzio, prigioniero del Comune di Bologna; ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] nuova stagione della sua riflessione filosofica. Morì a Parigi, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre del 1852, per un creazione, esprime in modo conciso e pensa la cagione e l’effetto insieme, cioè tutta la formola, il cui termine mezzano, essendo ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] dalla 'forza dell'immaginazione' dopo i sogni della notte dell'11 novembre 1619 (tre sogni che considera prime cause della Natura, ha solamente cercato le ragioni di qualche effetto particolare, e così ha costruito senza fondamento" (ibidem, II, ...
Leggi Tutto
GRITTI, Andrea
Gino Benzoni
Nato il 17 apr. del 1455 a Bardolino, nel Veronese, da Francesco di Triadano e Vienna di Paolo Zane e ben presto orfano di padre, di lui - mentre la madre si risposa, nel [...] presiede alla difesa, sempre vigile e all'erta e più, la notte, vegliando che dormendo sotto la porta di S. Croce, sinché, con la designazione a capitano generale da Mar. Una nomina senza effetto perché il G. non salpa a capo di nessuna flotta. ...
Leggi Tutto
LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] punto una pittura morbida e vibrante, di grande effetto decorativo. Queste prime importanti realizzazioni furono eseguite forse , Dipinti fiorentini del Seicento per la Compagnia di S. Paolo di Notte, in Paragone, XL (1989), 471, pp. 59-62; Id ...
Leggi Tutto
Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] l’interrogatorio con «domande o contestazioni ad effetto», «ometteva a interrogatorio ultimato, di impartire le alla tregua civile, Milano 2004, passim; M. Calabresi, Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del ...
Leggi Tutto
CARLO EMANUELE IV di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Primogenito di dodici figli, C. E. nacque a Torino il 24 maggio 1751 da Vittorio Amedeo III, allora principe ereditario, e da Maria Antonietta [...] duca di Monferrato "une chose mauvaise et mal faite" e fu in effetti una alleanza capestro. Il 18 aprile il Bonaparte poteva scrivere al Direttorio: me e questa santa donna?". Così alle due della notte sull'8 dic. 1798 sottoscrisse gli articoli della ...
Leggi Tutto
BRUSONI, Girolamo
Gaspare De Caro
Assai controverse sono le notizie intorno alla famiglia, alla nascita e ai primi anni del Brusoni. La versione più probabile lo dice nato nel 1614 a Badia Vengadizza, [...] i romanzi La Berenice, Venezia 1655, e Il cavalier della notte, Venetia 1674 (e poi Bologna 1679, Venezia 1682), cui fu il primo direttore, non riuscendo però a darle effettiva vitalità. Ma cominciò poi a manifestarsi contro di lui, specialmente ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] le spese. Corresse le bozze alla fine dell’anno e nella notte tra il 22 e il 23 gennaio 1744 morì senza poter che vi sia nella causa tanta grandezza quanta ve n’è nell’effetto che deriva da quella causa; da questo deduce ancora che quella conoscenza ...
Leggi Tutto
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...