BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] accenni alla "natia amata libertà" e il raggelato effetto dei particolari orridi e commoventi dell'assedio di Siena tipo di donna, Lavinella, che, mascherata, realizza in una notte di carnevale il suo desiderio amoroso, non infrangendo quella legge ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] (nel riscontro affidata ai verbi di percezione):
(13) Cantar, la notte, udii (Canti di Castelvecchio, “Diario autunnale” III, v. 2) a nuove esigenze espressive, in molti casi rafforzando l’effetto di enfasi sugli elementi separati. È così per Eugenio ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] il terzo sintagma con cui viene qualificata la notte (senza vento), introducendo con ciò una pausa dopo il nome notte. In questo caso il fenomeno metrico crea un effetto contrappuntistico rispetto alla retorica e alla sintassi.
La compatibilità ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] in un primo momento *guagīna e in seguito, per effetto di sincope di [g], in italiano guaina.
Nei verbi impossibile: vi anderò un altro giorno (cap. 18)
(9) Dove anderò a dormire la notte? (cap. 23)
(10) ma anderò a vederlo dopo la scuola (cap. 26)
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] Questi accostamenti creano un senso di straniamento, con un effetto tipico di figure retoriche non solo come la metafora ma ”, dove riprende l’aggettivo dolce («Dolce e chiara è la notte e senza vento»), o in molti altri canti con molteplici varianti ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] a nascondere il concetto rafforzandolo e mirando così a un effetto ironico (1) o a esiti iperbolici (2-3). Nel con un cumulo di diverse figure
Tal chiaritate
il giorno e la notte commisti
sul letto del mare
non lieti non tristi
effondono ancora
(“ ...
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L’epifrasi (dal gr. epíphrasis, formato da epí «su, sopra» e phrásis «parola, locuzione», nel senso di «parola aggiunta») è una figura retorica di tipo sintattico e di pensiero, che consiste nello spostare [...] ordine delle parole, l’epifrasi provoca un effetto di amplificazione perché dà il senso dell’‛ il verbo è al singolare)
(b) Epifrasi di elementi predicativi
Dolce e chiara è la notte e senza vento
(Leopardi, “La sera del dì di festa”, in Canti, v. ...
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Scrittore italiano (Santo Stefano Belbo 1908 - Torino 1950). P. ha svolto un ruolo essenziale nel passaggio tra la cultura degli anni Trenta e la nuova cultura democratica del dopoguerra. La sua partecipazione [...] sue opere di maggior successo. Venne trovato morto, per effetto di una dose eccessiva di sonnifero, il 27 agosto 1950 e Dialoghi con Leucò (1947) a La luna e i falò (1950), da Notte di festa (post., 1953) a Festa grande (in coll. con Bianca Garufi, ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] marzo e 23 settembre) dura ovunque 12 ore; a 75° di lat. la notte più lunga dura 103 giorni; a 85°, 161 giorni; a 90°, cioè ai quello del Sole, ed essa porta sul capo una stella.
Effetto n. In cinematografia, tecnica di ripresa (detta anche n. ...
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sepolcrale, poesia Gruppo di opere composte nel 18° sec. e all’inizio del 19° nelle quali le meditazioni ispirate dalle sepolture hanno una parte prevalente ed essenziale. Questa poesia si ricollega e [...] l’ostentazione del sentimento e l’insistenza su immagini di facile effetto. In tale poesia e nel singolare favore con cui fu accolta in saggi d’argomento vario: una menzione a parte meritano Le notti romane di A. Verri (1792; 1804), che inquadrano in ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...