Cavalcanti, Alberto (propr. Cavalcanti De Almeida, Alberto)
Alessandro Cappabianca
Scenografo e regista cinematografico brasiliano, nato a Rio de Janeiro il 6 febbraio 1897 e morto a Parigi il 23 agosto [...] protagonista Claire), una semplice composizione di cubi squadrati, a effetto monumentale, valorizzata da un uso raffinato di luci radenti. 1945; Incubi notturni, noto anche come Nel cuore della notte). Il film non è un semplice collage di episodi ...
Leggi Tutto
Ferretti, Dante
Stefano Masi
Scenografo cinematografico, nato a Macerata il 26 febbraio 1943. Sostenitore di una estetica del 'meraviglioso', si è mosso attraverso le diverse epoche con una libertà [...] ', e nell'impianto fantasy di Il fiore delle Mille e una notte (1974), dove F. opta per una 'scenografia di poesia', fondata Julie Taymor, film in cui ottiene un singolare effetto di riflesso temporale, proiettando nella sanguinaria tarda epoca ...
Leggi Tutto
In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] nel Tannhäuser; la m. di Mendelssohn per il Sogno di una notte di mezza estate; la m. funebre di Sigfrido nel Crepuscolo degli ) e proiettando in senso normale: si può ottenere l’effetto grottesco di un cavaliere che, disarcionato, si solleva da ...
Leggi Tutto
L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] marzo e 23 settembre) dura ovunque 12 ore; a 75° di lat. la notte più lunga dura 103 giorni; a 85°, 161 giorni; a 90°, cioè ai quello del Sole, ed essa porta sul capo una stella.
Effetto n. In cinematografia, tecnica di ripresa (detta anche n. ...
Leggi Tutto
Regista e attore italiano (Sant'Angelo in Lizzola, Pesaro, 1947 - Roma 2017). Ha esordito con Pirandello chi? (1973), collocandosi tra gli autori più significativi dell'avanguardia teatrale romana. La [...] sostituzione dell'immagine alla parola e l'effetto visionario caratterizzano i suoi primi spettacoli, molti dei quali in collaborazione nel cinema, come interprete (Voltati Eugenio, 1980; Notte italiana, 1987; Onorevoli detenuti, 1998) e come regista ...
Leggi Tutto
Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] e reinventando il testo originale con l'ausilio di effetti elettronici. A. Kurosawa, che nel 1957 aveva e V. Taviani, oltre ai racconti di Pirandello, con Il sole anche di notte (1990) hanno tradotto per lo schermo un racconto di L. Tolstoj, Otec ...
Leggi Tutto
Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] 's a midsummer night's dream (1999; Sogno di una notte di mezza estate) di M. Hoffman, che ha ambientato l report (2002) di S. Spielberg, dove un certo affollamento di effetti visivi è funzionale al clima di angoscia che pervade una società in cui ...
Leggi Tutto
Griffith, David Wark (propr. David Llewelyn Wark)
Giulia Carluccio
Regista e produttore statunitense, nato a Crest-wood, nei pressi di La Grange (Kentucky), il 22 gennaio 1875 e morto a Hollywood il [...] 1908; The lonely villa, 1909, dove sottolineò l'effetto suspense montando in parallelo azioni simultanee: da un lato di Ciro il Grande; la passione di Cristo; il massacro della notte di S. Bartolomeo; un conflitto tra un industriale e i suoi operai ...
Leggi Tutto
Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] le manifestazioni del vizio ne mostrano alla fine i tristi effetti e fanno desiderare le opposte virtù»70.
Il passaggio dagli Bertolucci, ma anche Alessandro Blasetti di Europa di notte (1958), Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni. Tutte ...
Leggi Tutto
L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] e Annabel Jankel. Grazie all'enorme sviluppo delle tecniche degli effetti speciali, il cinema è riuscito a mettere a punto personaggi relegata nei 'tempi morti' del palinsesto: a notte fonda, specialmente su reti private regionali, è possibile ...
Leggi Tutto
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...