Scuola filosofica greca, fondata, secondo la tradizione, in Elea, nella Magna Grecia, da Senofane da Colofone, rapsodo ionico del 6° sec. a.C. Ma il suo maggior rappresentante e il vero fondatore della dottrina eleatica della realtà è Parmenide. Caratteristica fondamentale è la differenza profonda posta da Parmenide tra il mondo sensibile, molteplice e mutevole, regno del divenire e dell’apparenza ...
Leggi Tutto
Filosofo greco, tra ì più significativi del periodo presocratico. Secondo la ricostruzione dell'antico cronografo Apollodoro, che si basa sui presunti rapporti di E. con Dario d'Istaspe e con gli Eleati, [...] non è necessario pensare che, per risolvere il principio dell'opposizione, E. avesse avuto bisogno di conoscerlo nell'Eleate. Parimenti, non sembra necessario escludere, col Reinhardt, anche la celebre teoria del "tutto scorre" (πάντα ῥεῖ), onde non ...
Leggi Tutto
vuoto
Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione [...] di spazio (➔). Negato nella filosofia greca da Parmenide e dagli eleati, per i quali esso coincideva con il non-essere, per la tradizione pitagorica antica e per gli atomisti il v. è non solo esistente, ma principio ontologico degli enti; ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] , 985 b 8-9). Il ragionamento svolto nel De generatione et corruptione si snoda in modo parallelo partendo dall’assunzione degli eleati che «da ciò che è veramente uno non può generarsi una molteplicità, né, da ciò che è veramente molteplice, un uno ...
Leggi Tutto
. La parola divenire (γίγνεσϑαι) fu adoperata per dinotare la rivoluzione continua delle cose. "Tutto scorre e nulla permane", e però non si può dire che le cose siano: il loro essere consiste nel passare, [...] dato l'appicco da vecchie rappresentazioni mitologiche dell'Oriente importate presso gli Ioni, si contrappose quella degli Eleati il cui fondatore, Parmenide, pose il concetto dell'essere, il Tutto-uno, permanente, perfettamente identico seco stesso ...
Leggi Tutto
Il concetto filosofico di ente nacque nella filosofia greca per opera di Parmenide, che, vedendo nell'"essere" (εἶναι) la forma comune e universale d'ogni asserzione di realtà, la considerò senz'altro [...] del particolare. Di qui il termine di ὄν "quel che è" (in assoluto, e senz'altra predicazione), che nei primi Eleati è quasi certamente sentito ancora come participio e non come sostantivo. Per riflesso polemico, le realtà molteplici propugnate dal ...
Leggi Tutto
Studioso di filosofia e patriota (Parma 1907 - Roma 1944); prof. di liceo a Roma, antifascista, fu nel 1942 fra i fondatori del Partito d'Azione. Divenuto dopo l'8 sett. 1943 uno dei principali capi militari [...] 1944. Il 24 marzo fu ucciso alle Fosse Ardeatine. Nel 1947 gli fu conferita la medaglia d'oro. Scritti: La dottrina parmenidea dell'essere (1935); Gli Eleati, testimonianze e frammenti (1939); Il problema morale nella filosofia di Platone (1939). ...
Leggi Tutto
Filosofo greco, nato di nobile stirpe a Clazomene, nell'Asia Minore. La sua vita si estende, all'incirca, fra il 499-8 e il 428-7 a. C.
Nella speculazione precedente alla sua s'era avuta l'opposizione [...] tra la fisica ionica, che vedeva le cose tutte affaticate da movimento incessante, e l'immobilità dell'essere voluta dagli eleati, pei quali le cose nel loro movimento sono mere nostre parvenze. Dopo la critica fatta da Melisso ad Empedocle, il ...
Leggi Tutto
Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, [...] non-essere, che identificavano col vuoto, e spiegavano la molteplicità dei corpi con l'inserirsi del vuoto tra il pieno. Gli Eleati, al contrario, negarono il vuoto o non essere, non riconobbero che l'essere, cioè il pieno: il quale, considerato come ...
Leggi Tutto
INTELLETTUALISMO
Vito FAZIO-ALLMAYER
. L'uso del termine intellettualismo, in senso critico, è recente e certamente posteriore all'inversione dell'uso dei termini intelletto e ragione. Nel Rinascimento [...] dell'opposizione.
In questo senso l'intellettualismo è molto antico, e ne è permeata tutta la filosofia, dagli Eleati, che escludevano la concepibilità del molteplice e del movimento, perché contraddittorî, a Herbart, che considerava ufficio proprio ...
Leggi Tutto
eleate
s. m. [dal lat. Eleates, gr. ᾿Ελεάτης]. – 1. (anche f.) Abitante o nativo dell’antica città di Elèa (gr. ᾿Ελέα, lat. Elĕa poi Velia), nella Magna Grecia. 2. Filosofo della scuola eleatica (v. eleatismo).
ziqqurat
〈∫ìḳḳurat〉 (meno com. zigguràt) s. f. o m. [dall’assiro ziqquratu da una radice zqr «eleare, innalzare»]. – Nome delle torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, formate da piani sovrapposti e decrescenti, varî di numero e...