SCHOTTEL, Justus Georg (Schottelius)
Emma Mezzomonti
Scrittore tedesco, nato il 23 giugno 1612 a Einbeck (Hannover), morto a Wolfenbuttel (25 ottobre 1676). Studiò legge all'università di Leida (1633-1636) [...] ", si eresse fin dai primi suoi scritti a paladino della lingua tedesca che vedeva negletta e disprezzata. Nell'elegia Der nunmehr hinsterbenden Nymphe Germaniae elendeste Todesklage (1640) egli si rivolge ai Tedeschi con severe filippiche per ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] , pp. 77-92 e Carmina varia, pp. 93-129, con apparato pp. 150-152 e note pp. 157-163: nel primo le XII elegie amorose per Ciride (che però non hanno nella tradizione manoscritta una unità autonoma e tanto meno un titolo), nel secondo gli altri XX ...
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GREGORIO da Città di Castello
Stefano Pagliaroli
Nacque a Città di Castello nel 1414, da Ventura e Angela.
Una biografia di G. è conservata in un'epistola contenuta alle cc. 157r-161v del codice conservato [...] 1826, pp. 305-307).
Dopo la morte di Niccolò V, avvenuta fra il 24 e il 25 marzo 1455, G. lasciò Roma. Nell'elegia Ad Pium cita un proprio carme in morte del pontefice, che non compare nelle stampe delle sue poesie (Mancini, 1922, p. 33, lo segnala ...
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NALDI, Naldo
Giuseppe Crimi
– Nacque a Firenze, da Iacopo di Giovanni e da Fiammetta, il 31 agosto 1439 (Martelli, 1985), piuttosto che nel 1436 (Grant, 1963). Terzo di quattro fratelli, rimase orfano [...] Pezzarossa, «Ad honore et laude del nome Bentivoglio»..., a cura di B. Basile, Roma 1984, pp. 76-79; M. Martelli, Le «Elegie» di N. N., in Tradizione classica e letteratura umanistica. Per Alessandro Perosa, a cura di R. Cardini et al., I, Roma 1985 ...
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GUILLÉN, Nicolás (App. II, 1, p. 1173)
Ruggero Jacobbi
Poeta cubano; l'avvento del regime di Fidel Castro ha fatto di G. il poeta nazionale per eccellenza, per la sua utilizzazione del son popolare e [...] avanzata, cantando e declamando i suoi testi più orecchiabili.
Fra gli ultimi libri, da ricordare specialmente Cuba libre (1948), Elegía a Jacques Roumain (1948), numerosi album per musica e La paloma de vuelo popular (1959). Le Obras completas sono ...
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Figlio di Gaspare e di Roberta de' Guisi. Non si sa con certezza se sia di Ariano di Puglia, dove certo era nata sua madre, né quando sia nato e morto; ma fiorì verso il 1520 e visse a lungo a Napoli. [...] ed ebbero larga diffusione in Italia e fuori per la preziosità e leziosaggine della forma. L'Angeriano scrisse inoltre un'elegia De obitu Lydae, d'imitazione tibulliana, due egloghe alla maniera di Virgilio e un poemetto De principum miseria (Firenze ...
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DELLA VALLE, Niccolò
Mauro De Nichilo
Figlio di Lelio, giurista e umanista, e di Brigida de' Rustici, nacque a Roma il 6 dic. 1444 (cfr. Gatta, p. 630, dove si rimanda a p. 139 del vol. 131 del fondo [...] e di Omero, ne lodarono l'ingegno e l'erudizione e ne piansero la morte precoce. Si veda l'elogio del Porcellio nell'elegia a Pio II (Laurenza), di Gaspare da Verona nel De gestis Pauli secundi, del Cortesi nel De hominibus doctis, del Giraldi nel De ...
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TOSCANI, Giovanni Luigi (Giovanni Alvise)
Concetta Bianca
Nacque a Milano da Luchino Toscani e da Bianca Capitani di Vimercate, probabilmente nel 1446 (come ipotizza Resta, 1964, p. 297); terzo nome [...] ricordo di Rita Cappelletto, Urbino 1996, pp. 271-283 (in partic. pp. 274-283); R. Cappelletto, Per l’edizione critica di un’elegia del Porcelio, in Filologia umanistica. Per Gianvito Resta, a cura di V. Fera - G. Ferraù, I, Padova 1997, pp, 241-266 ...
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Luigi nacque a Roma il 3 marzo del 1821, morì a Napoli nel 1897. Figlio di un pittore, conosciuto particolarmente per le fini miniature, egli apprese da principio l'arte del padre; poi, trasferitasi la [...] pianoforte. Delle composizioni di Luigi Albanesi si possono particolarmente citare una Preghiera con quartetto, una Marcia greca, una Elegia a Garibaidi, Il montanaro calabro, la barcarola Lo scoglio di Frisio e una Piccoia serenata per violoncello e ...
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KALLON (Κάλλων)
M. T. Amorelli
Scultore nativo di Elide. Pausania (v, 27, 8; 25, 4) ricorda di lui due opere in Olimpia: la prima, un Hermes con il caduceo, dedicato da Glaukias da Reggio, di cui è stato [...] di una festività religiosa. La scultura doveva appunto ricordare tale disastro. Poco più tardi sul basamento fu scolpita un'elegia che il sofista Hippias compose in memoria di tale avvenimento.
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, X, 1919, c ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...