Pittore spagnolo (Huesca 1930 - Cuenca 1998), fratello di Carlos. Formatosi da autodidatta, dal 1953 al 1955 fu a contatto, a Parigi, col gruppo surrealista, elaborando dipinti le cui tematiche e strutture, [...] scultura alla vetrata (Crocifissione, 1965, Amsterdam, chiesa di S. Tommaso) alla pittura murale (Senza centro, 1968, L'Avana, Museo de la revolución; Elegia, 1987, Huesca, Palazzo comunale), dedicandosi con impegno crescente anche alla grafica. ...
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TIBULLO (Albius Tibullus)
Ettore Bignone
Poeta latino. Ben poco sappiamo della sua vita. Ignoto è l'anno della nascita; con qualche probabilità si può stabilire che sia morto nel 18 o nel 19 a. C. Lo [...] , onde fu confuso fra l'eredità letteraria del poeta più caro e più celebre di quel cenacolo d'artisti. Il terzo libro contiene elegie di un poeta che si chiama da sé Ligdamo e che canta una donna di nome Neera. Poesie che sono un piccolo romanzo di ...
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Grammatico, nato verso i primi del sec. XV, morto in patria tra l'ottobre e il novembre del 1457. Studiò in Firenze quando vi professava F. Filelfo e ivi fece il ripetitore nelle case dei Medici e dei [...] , data del suo ritorno a Roma, E. visitò la Scandinavia, la Danimarca e la Germania e raccolse in esemplari antichi: l'Elegia in Maecenatem dalla Danimarca, Apicio da Fulda, Porfirione da Augusta, l'opuscolo di Svetonio, De gramm. et rhetor., e le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La poesia tra tradizione e rinnovamento
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo Alessandro, il mondo greco, esteso fino [...] si rifà anche agli inni in metro lirico e alla prassi dell’elegia. Di particolare rilievo risultano l’Inno ad Apollo (II), dove Bittide che si rivela molto influente per lo sviluppo dell’elegia romana. Filita è anche filologo e si dedica soprattutto ...
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Poeta scozzese, nato a Hawthornden il 13 dicembre 1585, morto ivi il 4 dicembre 1649; dal maniero famigliare, che a lui passò dopo la morte del padre nel 1610, gli venne l'appellativo of Hawthornden. Studiò [...] Paterno, Lelio Capilupi, Maurizio Moro, ecc. Divenuto signore di Hawthornden, sì dedicò completamente alla poesia; nel 1613 pubblicò un'elegia in morte del principe di Galles, Enrico (Teares on the Death of Meliades), nel 1616 una collezione di Poems ...
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satira
Antonio Martina
Il termine satura (da satur), ricorrente in Tito Livio e in altre fonti antiche, indica una forma di spettacolo romano-etrusco misto di danza, recitazione, musica, canto e gesticolazione. [...] fa menzione in Ep XIII 32 Sunt et alia [cioè oltre la Commedia] genera narrationum poeticarum, scilicet carmen bucolicum, elegia, satira, et sententia votiva, ut etiam per Oratium patere potest in sua poetria. Della catalogazione dei generi letterari ...
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ASTORI, Giuseppe Celestino
Antonella Dolci
Nacque a Bergamo nel maggio del 1728, da Domenico e da Anna Maria Rota.
A quattordici anni compose un epigramma latino Ad Deiparam Virginem,Bergamo 1742, stampato [...] in consonante, e brevi quelle uscenti in vocale. Tale invenzione l'A. sperimentò pochi anni dopo nel campo della. poesia italiana (un'elegia in morte della madre fu inserita fra le Rime oneste di A. Mazzoleni, II, Bassano 1777, p. 480), meritando l ...
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Poeta inglese (Winestead, Yorkshire, 1621 - Londra 1678). Laureatosi a Cambridge (1638), compì numerosi viaggi in Europa e infine si stabilì (1650-52), come precettore della figlia di lord Fairfax, a Nun [...] Appleton nello Yorkshire; in questo pittoresco soggiorno compose le poesie idilliche che fanno di lui uno dei più delicati ed eleganti lirici inglesi. Fu quindi assistente di J. Milton nel segretariato latino (1657) e dal 1659 deputato della città di ...
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Sofista e poeta elegiaco del sec. V a. C., più volte ricordato da Platone e da Aristotele.
Caratteristica la menzione del Fedone platonico (pp. 60-61): E., secondo le parole di Cebete, vuol sapere perché [...] immortalità. Delle poesie di E. ci sono rimasti pochi frammenti, in cui è caratteristico come il tono gnomico dell'antica elegia si avvicini ormai, anche nel contenuto, alla forma del λόγος sofistico. Secondo una notizia di Arpocrazione (s. v. Εὔηνος ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] la composizione del Decameron (forse negli anni 1349-53) Aveva prima composto il Ninfale d'Ameto; l'Amorosa visione; l'Elegia di madonna Fiammetta; il Ninfale fiesolano, oltre a Rime, che il B. compose probabilmente lungo tutto il corso della vita ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...