Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] coro finale, per molti aspetti già vicina al M. maturo. Morto nel 1718 Gravina (alla cui memoria M. dedicò l'elegia La strada della gloria, letta per l'ammissione in Arcadia) e dissipata presto la cospicua eredità lasciatagli dal protettore, passò a ...
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Poeta e saggista italiano (Firenze 1914 - ivi 2005); ha insegnato letteratura francese nell'università di Firenze. Fin dall'esordio (La barca, 1935), recò nella cultura poetica dell'ermetismo [...] all'unisono di vivi / e morti, la vivente comunione / di tempo e eternità [che] vale a recidere / il duro filamento d'elegia". Nella crisi sociale e politica degli "anni di piombo" culminata nella morte di Aldo Moro, sua è la più vibrante protesta ...
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Poeta elegiaco greco, di Efeso, vissuto in epoca che si può fissare solo approssimativamente. Strabone (XIV, 647) e Clemente Alessandrino (Strom., I, 398) osservano che, mentre Archiloco parla di Magnesia [...] .; A. e M. Croiset, Hist. de la litt. gr., II, 2ª ed., Parigi 1898, p. 99 segg.; G. Fraccaroli, I lirici greci. Elegia e Giambo, Torino 1910, p. 33 segg.; Kroll, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, col. 1652 seg.; Robert, Oidipus, Berlino 1915, I, p ...
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STROZZI, Tito Vespasiano
Giulio Reichenbach
Discendente da quel ramo dell'illustre famiglia fiorentina che si trasferì al principio del Quattrocento da Firenze a Ferrara, Tito Vespasiano nacque ivi [...] Borso. Ma nell'imboccare la tromba epica lo Str. si mostrava impacciato e pesante; sono invece squisite di eleganza le elegie, nelle quali molto spesso rivela un sentimento profondo, sia che si lamenti dei dolori cagionatigli dalle infedeltà di Anzia ...
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GALLEGO, Juan Nicasio
Alfredo Giannini
Poeta spagnolo, nato a Zamora il 14 dicembre 1777, morto a Madrid il 9 gennaio 1853. Fu ordinato sacerdote e a Madrid disimpegnò molti uffici ecclesiastici e cariche [...] fervido e a volte sensuale della donna e la passione patriottica, calda e vibrante, sono i motivi predominanti delle sue poesie: l'elegia El dos de Mayo (1808) contro i Francesi, A la defensa de Buenos Aires (1807), A la memoria de Garcilaso, A la ...
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LENZI, Lorenzo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 27 luglio 1444 nel quartiere di S. Maria Novella, "gonfalone" dell'Unicorno, da Anfrione di Lorenzo e da Lena di Lorenzo Della Stufa.
Questo nome della [...] e imponente palazzo di famiglia sulla piazza di Ognissanti, celebrato con i suoi ameni dintorni in una elegia di Angelo Ambrogini detto il Poliziano.
La famiglia, pur senza rivestire un ruolo politico di primo piano, era presente ab antiquo nel ...
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FIORENTINO, Salomone
Gabriella Milan
Nacque a Monte San Savino (Arezzo) il 4 marzo 1743 da genitori di religione ebraica. Il padre, Leone, romano d'origine, praticava un redditizio commercio di stoffe, [...] 1852, Firenze 1852; F. Pera, Ricordi e biografie livornesi, Livorno 1867, pp. 3 ss.; E. Levi Malviano, S. F. e le sue Elegie, in Miscell. di studi critici pubbl. in on. di G. Mazzoni dai suoi discepoli, Firenze 1907, II, pp. 217-233; G. Muoni, Poesia ...
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BRITONIO, Girolamo
Gianni Ballistreri
Nacque a Sicignano degli Alburni in Lucania (ora in Campania) prima del 1491, da un Nicola, oriundo di Nantes in Bretagna, donde il cognome; in talune delle sue [...] latini già composti, sicché, anche strutturalmente, l'opera si presenta eterogenea e priva di unità ideale.
Del B. ci sono anche rimasti una Nuova elegia volgare di M. G. B.,in guisa d'epistola,composta,et con ordene della vera lingua moderna, s.n. t ...
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CANCELLIERI (de Cancellieri, de Cancellariis, Cancellarius), Chiaretto Costanzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pistoia nella seconda metà del secolo XV, anche se non siamo in grado di indicare con precisione [...] de la sua cethra". È palese in questi sonetti l'influsso di modelli classici (Properzio, Ovidio). La lingua è pura e lo stile elegante, non alieno da latinismi e da movenze petrarchesche.
Durante l'annata 1504-05 il C. fu lettore di filosofia greca e ...
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Musicista, nato a Torino il 25 luglio 1883. Studiò a Parigi con Diémer (pianoforte) e Fauré (composizione). Ha vissuto lungamente all'estero sino al 1915: soprattutto a Parigi, dove fu anche insegnante [...] quello più recente del diatonicismo e del ritorno al Settecento italiano. Pagine come i Nove pezzi per pianoforte, l'Elegia eroica, A notte alta, per orchestra, valgono soprattutto a segnare periodi di transizione e confermano anch'esse quanto si ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...