MONTALTI, Cesare
Francesca Brancaleoni
MONTALTI, Cesare. – Nacque il 16 luglio 1770 a Bacciolino, frazione di Mercato Saraceno (Cesena), da Valente e da Maria Guerra.
Manifestò precocemente una spiccata [...] Forlì 1833; Ode epitalamica, Cesena 1833; Lettere inedite di C. M. cesenate a Francesco Maria Ferri di Longiano, s.l. 1872; Elegia inedita, Rimini 1895.
Fonti e Bibl.: Fiori poetici donati alla tomba di C. M., Rimini 1842; G. Bellucci, Lettera al sig ...
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ALAMANNI, Andrea
Alessandro Perosa
Nacque a Firenze il 21 maggio 1421, da Francesco. Fin dal 1444 coprì numerose cariche pubbliche di particolare rilievo. Fu, tra l'altro, gonfaloniere di compagnia [...] . Il Verino (U. Vermi Flametta, a cura di L. Mencaraglia, Firenze 1940, pp. 92 ss.) gli dedicò una lunga elegia; del Filelfo, che si valse dell'A. per mantenere i collegamenti coll'ambiente letterario fiorentino, si conservano una ventina di lettere ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , dolente e malinconica; Properzio è più vigoroso nei suoi slanci appassionati di amore, odio, gelosia; Ovidio, oltre che di elegie amorose, è poeta di miti romanzeschi (Metamorfosi) e storici (Fasti); la sua poesia si adatta alla società mondana in ...
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Scrittore (Zenevredo, Pavia, 1849 - Cardina, Como, 1910). Egli attese a opere letterarie, che pubblicò di solito in edizioni, per così dire, personali, poco idonee alla diffusione. Il fatto ch'egli dedicò [...] nella satira ferocemente misogina di La desinenza in A. Ritratti umani (1878; ed. accr. 1884). Anche le altre opere (Elvira, elegia, 1872; Il regno dei cieli, 1873; Ritratti umani. Dal calamaio di un medico, 1873; La colonia felice. Utopia (1874 ...
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Nacque in Alcalá de Henares da Rodrigo Cervantes e da Leonor de Cortinas nel 1547, forse nel giorno dedicato al santo del suo nome (29 settembre), e vi fu battezzato, il 9 ottobre seguente, nella chiesa [...] 1568, il C. vi porta il contributo di un sonetto di stampo petrarchesco, quattro lacrimose redondillas a "colores retóricos" e un'elegia. Di questi primi esordî null'altro sappiamo. Ma la varia e larga cultura che il C. possiede, di poesia antica e ...
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HANSSON, Ola
Giuseppe Gabetti
Scrittore svedese, nato a Hönsinge il 12 novembre 1860, morto in un sobborgo di Costantinopoli il 26 settembre 1925. Nel 1889 sposò una romanziera, Laura Mohr (pseudonimo [...] profondità oscure e arcane della vita che il H. portava in sé, oppure direttamente s'effonde in toni di sogno e d'elegia il suo personale sentimento. L'influenza di Nietzsche (v. Ung Ofegs visor, I canti del giovane Ofeg, 1889) e, più ancora, quella ...
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VICARI, Giambattista
Giuliano Manacorda
Scrittore, nato a Ravenna il 23 luglio 1909, morto a Roma il 23 marzo 1978. Laureatosi in legge a Bologna, si trasferì a Roma nel 1938. Il suo eclettismo giovanile [...] basato su una concezione anarchica della letteratura e perseguito con stile e versatilità contro "il solenne, l'elegia, il sublime, il serioso, il noioso". Tra le moltissime collaborazioni vi furono quelle degli scrittori della Neoavanguardia ...
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PEARL
Mario Praz
. Poema scritto in inglese medio nella seconda metà del Trecento: consiste di 101 strofe, ciascuna di dodici versi di quattro accenti, rimati ab, ab, ab, ab, bc, bc. Il poeta fa uso [...] freschezza di sentimento e di fantasia. Per il soggetto si può paragonare agli ultimi canti del Purgatorio dantesco, e all'elegia del Boccaccio in morte della figlioletta Violante, Olympia.
Ed. a cura di I. Gollancz, con versione moderna a fronte ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] Francia a Roma. Il 29 scrive al papa, denunciando le mene dei suoi nemici e inviandogli il commento all'elegia proemiale della raccolta di versi latini del Barberini, ponendo così termine ai vasti e inconcludenti Commentaria, che resteranno inediti ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] a tutti gli altri versi del Monti) fu la miglior difesa ch’egli potesse scrivere della sua mitologia: tenera ed elegante allorché si svolgeva nel favoloso ambito d’una georgica pace, falsa e decorativa allorché pretendeva ornare le macchine dei poemi ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...