BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] eterna. in un ritratto indimenticabile la misteriosa, assorta dolcezza d'una fanciulla veneziana e conferma l'inclinazione a una calma elegia, intorno alla metà dell'ottavo decennio. Naturale ne sorge anche il ricorso ad uno degli schemi tipici dell ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] lavorò negli ultimi anni e che è rimasto inedito.
In questa produzione, ha scritto W. Binni "il motivo donadoniano dell'elegia e dell'idillio a cui la delusione della vita rimanda, ha trovato l'espressione più tenue e musicale, mentre nella critica ...
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LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] epoca ellenistica e che non era il prodotto di esercitazioni retoriche né lo sviluppo di racconti di viaggi e dell'elegia alessandrina, bensì l'"elaborazione popolare" (aggettivo con cui il L. designa le forme letterarie al di fuori della letteratura ...
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IMMANUEL da Roma (Immanuel Romano, 'Immanu'el ben Šelomoh, 'Immanu'el ha-Romi, Manoello Giudeo, Manoello Romano, Emanuele Romano)
Simona Foà
Nacque a Roma (più volte I., nelle sue opere, ricorda le proprie [...] ebraica di Roma, dalla quale ebbe almeno due figli, Mosè, che morì bambino e per la morte del quale I. compose un'elegia, e Šelomoh.
Non si sa con precisione quando e soprattutto perché I. lasciò Roma. Si sa però che i luoghi nei quali soggiornò ...
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JESI, Furio
Domenico Proietti
Nacque a Torino, il 19 maggio 1941, da Bruno e Vanna Chiron, in una famiglia di agiata condizione e buone tradizioni culturali.
Il padre, ufficiale di cavalleria, morì [...] nelle opere letterarie non tanto dell'antichità quanto dell'epoca moderna.
Così, a partire da Rilke e l'Egitto (considerazioni sulla X Elegia di Duino), in Aegyptus, XLIV (1964), 1-2, pp. 56-65, a Cesare Pavese, il mito e la scienza del mito, in ...
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GENNARI, Giuseppe
Paolo Preto
Nato a Padova il 10 nov. 1721 da Giovanni Antonio, orafo di buone fortune, e da Lucietta Airoldi, ricevette un'ottima educazione letteraria da Alberto Calza, seguace dell'indirizzo [...] , antiquaria, scoperte archeologiche, ma anche degli studi scientifici di Benjamin Franklin.
Tradusse in latino e in italiano l'Elegia inglese di Thomas Gray (ibid. 1772), in italiano il primo libro De obsidione di Albertino Mussato (in Nuova ...
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MASETTI, Pirro (Mastri, Pietro)
Alice Cencetti
– Noto con lo pseudonimo anagrammatico di Pietro Mastri, nacque a Firenze il 24 apr. 1868 da Enrico ed Emilia Bolognesi, entrambi originari del Mugello.
L’infanzia [...] e la falce (Milano 1907) si assiste a un fare poetico più misurato e riflessivo, che – sulla scia della grande elegia cosmica pascoliana dei Canti di Castelvecchio (1903)– aveva per oggetto il destino del mondo perso nell’infinito, l’essenza dell ...
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MASSIMI (Massimo), Pacifico (Pacifico d’Ascoli)
Alessandra Mulas
Nacque intorno al 1410 nei pressi di Ascoli Piceno da Ippolito, di famiglia benestante, e da Buccia (Elisabettuccia). Sono perciò da [...] libri duo e i Virginiae libri duo. L’opera più importante del M. è lo Hecatelegium, una raccolta di cento elegie latine in distici, suddivise in dieci libri introdotti ciascuno da un epigramma in esametri indirizzato al lettore. I temi trattati sono ...
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PANSIOTTI, Ermenegilda
Francesco Santaniello
PANSIOTTI (Pansiotti Cambon, Pansiotti D’Amico), Ermenegilda (Gilda). – Nacque a Milano il 16 febbraio 1891 da Giuseppe e da Matilde Suzzara Verdi.
Il padre [...] ritratto (Vecchio). Nel corso dello stesso decennio affrontò anche soggetti dal tono più intimista e intrisi dalla sottile elegia del quotidiano, come gli umili interni domestici (La camera degli sposi, 1922), materne figure femminili (Amore, latte ...
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QUATRARIO, Giovanni
Lisa Ciccone
QUATRARIO, Giovanni. – Ultimo degli otto figli di Nicola di Bartolomeo, nacque a Sulmona nel 1337 da una delle più nobili famiglie della città, fautrice della politica [...] anche il Carmen maternum, la Prosopopeia mori, il Carmen funereum per Petrarca e il Bucolicum carmen. Il primo è un’elegia scritta per la morte della madre, nella quale Quatrario ricorda tra l’altro i luttuosi eventi conseguenti all’epidemia di peste ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...