L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] sviluppò presto. Già nei poemi omerici appaiono ben delineate figure di oratori e grandi temi dell’o. politica sono già presenti nelle elegie di Tirteo e di Solone (7° e 6° sec. a.C.). Testimonianza indiretta dell’o. si ha dapprima con le opere degli ...
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NENCIONI, Enrico
Pietro Paolo Trompeo
Poeta e critico, nato a Firenze il 1° gennaio 1837, morto all'Ardenza (Livorno) il 25 agosto 1896. Condiscepolo del Carducci alle Scuole Pie di Firenze, strinse [...] era di sentimenti cristiani e credente) a un più largo e profondo senso d'umanità. Al N. il D'Annunzio dedicò le Elegie romane. Anche come poeta il N. si distingue dal cosiddetto gruppo carducciano sia per l'ispirazione sia per i modi, più romantico ...
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SÁ de Miranda, Francisco
Mario Pelaez
Poeta portoghese, nato a Coimbra il 27 ottobre di un anno non ben determinato fra il 1484 e il 1495, figlio di D. Gonzalo Mendez de Saa, appartenente a nobile famiglia. [...] compianto in un'egloga dal Camões; della moglie (1555), del suo amico l'Infante Giovanni (1554), che pianse in una commossa elegia, e infine del re stesso Giovanni III il quale gli aveva sempre dimostrato molta benevolenza. Il 15 marzo 1558 S. de M ...
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FISCHER-DIESKAU, Dietrich
Federico Pirani
Baritono tedesco, nato a Berlino il 28 maggio 1925. Considerato uno dei maggiori protagonisti della scena musicale del 20° sec., F.-D. è apprezzato soprattutto [...] hanno portato F.-D. a cimentarsi in numerose prime esecuzioni, tra cui si ricordano Der Sturm di F. Martin (Vienna, 1956), Elegie für junge Liebende di H.W. Henze (Schwetzingen, 1961), il War Requiem di B. Britten (Coventry, 1962), Lear di A. Reimann ...
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- Famiglia friulana, originaria di Pordenone - ad un ramo secondario della quale appartenne anche il pittore Pomponio Amalteo (v.) -, che per quasi due secoli offrì umanisti e letterati ragguardevoli, [...] , a Serravalle, a Oderzo, dotto nelle lingue classiche e in giovinezza improvvisatore, è celebre soprattutto per gli eleganti epigrammi latini, alcuno dei quali ebbe una straordinaria fortuna anche di traduzioni nel Cinque e nel Seicento, rispondendo ...
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È con Luciano e con Alcifrone, sebbene assai più tardo, uno dei maggiori rappresentanti della prosa mimetica nella letteratura greca. Col suo nome, che del resto è tutt'altro che sicuro, ci è giunta una [...] ciò che non avevo preso". Gli argomenti non sono originali: A. riprende motivi di altre opere letterarie, commedie, elegie erotiche, romanzi; notevoli alcuni spunti plautini derivati o direttamente da Plauto o dai suoi modelli greci. Nel complesso si ...
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ANTONGINI, Tommaso
Marcello Carlino
Nacque a Premeno (Novara), il 15 sett. 1877 da Alberto e da Clotilde Nay. Laureato in giurisprudenza, conobbe Gabriele D'Annunzio nel 1897 a Firenze, mentre vi frequentava [...] il semplice fatto che non furono mai scritte. L'A. si limitò a riproporre quell'anno un vecchio testo dannunziano, le Elegie romane, con a fronte una versione latina curata dal sacerdote Cesare De Titta, amico di D'Annunzio, e ospitò sul Rinascimento ...
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ROCCATAGLIATA CECCARDI, Ceccardo
Giona Tuccini
– Primogenito di Lazzaro Jacopo Roccatagliata, piccolo proprietario di umili origini genovesi, e di Giovanna Battistina Ceccardi, di nobile famiglia originaria [...] 1923), lavoro postumo completato dal latinista Giovanni Monleone.
Il 29 aprile 1910 apparve Sonetti e poemi (Empoli 1910), che raccoglieva elegantielegie e versi epico-civili composti tra il 1898 e il 1909 e che fu un successo di pubblico e di ...
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PECCI, Desiderio
Gregorio Moppi
PECCI, Desiderio. – Figlio di Giovanni di Guido e di Aurelia Salvani, fu battezzato a Siena il 23 maggio 1593.
Proveniva da un casato aristocratico tra i più in vista [...] e dei Paschi negli anni 1628, 1636, e dal settembre 1637.
Degli scritti di Pecci il ms. fiorentino menziona elegie ed epigrammi latini, canzoni e sonetti, alcuni testi teatrali tra cui la tragedia Pipino re di Francia (Roma, Biblioteca nazionale ...
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BEAZIANO (Beazzano, Bevazzano), Agostino
Francesco Tateo
Nacque a Treviso da famiglia di origine veneziana (Francesco Beaziano un secolo prima era stato cancelliere della Repubblica), non si sa in quale [...] alla stanza "Del poetico onor un nuovo Omero", presente nella raccolta delle Rime del 1538, laddove egli parla di una "elegia"). All'epoca del soggiorno romano, in cui stretti e caldi rapporti gorrevano fra il B. e il Navagero, appartiene invece ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...