1. Figlio (5º sec. a. C.) del grande tragico Eschilo; vinse quattro volte nei concorsi tragici con opere del padre, ma compose egli stesso tragedie proprie. Nel 431 a. C. vinse su Sofocle ed Euripide. [...] Visse a lungo ad Atene, poi fu a capo della biblioteca di Antiochia. Scrisse opere filosofiche, erudite, poemi, poemetti, elegie, epigrammi. A noi restano pochissimi frammenti e due epigrammi. Dei poemi, Le Chiliadi in 5 libri contenevano profezie di ...
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Nome latino dell'umanista tedesco Georg Schuler (Brandeburgo 1508 - Francoforte sull'Oder 1560). Studiò a Wittenberg; nel 1533 visitò l'Italia. Sposò (1536) una figlia di Melantone, al quale era legato [...] , e svolse per incarico del duca di Brandeburgo missioni diplomatiche in Polonia e in Italia. Compose varie opere storiche e filologiche, ma più importanti sono le sue opere di poesia: le Elegie e gli Epigrammi diretti contro i vizî del suo ambiente. ...
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Poeta greco (n. circa 315 - m. dopo il 240 a. C.); nato forse a Tarso in Cilicia, fu però cittadino di Soli, nella stessa regione, dove ebbe un monumento e l'effige riprodotta sulle monete. Frequentò ad [...] non senza malintesi, dell'opera in prosa dell'astronomo Eudosso di Cnido, senza fantasia e vita poetica, ma con notevole eleganza formale. Ebbe appunto per ciò singolare fortuna: testo scolastico di astronomia già nell'antichità, fu l'unica opera di ...
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Uomo politico e letterato (Ferrara 1424 - ivi 1505); discendente del ramo della famiglia S. trasferitosi al principio del 15º sec. da Firenze a Ferrara, percorse rapidamente in questa città la carriera [...] cui fu oggetto di vivissime ostilità. La sua fama comunque è legata più che alle sue qualità di cortigiano e governatore, alle sue qualità di poeta: S. scrisse in latino egloghe, epigrammi, sermoni, ecc., ma soprattutto delicate ed elegantielegie. ...
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BELMESSERI (Belmessere, Belmisseri), Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Nacque a Pontremoli, in Lunigiana, probabilmente verso il 1480. Vi sono biografi che lo ritengono originario di Luni (Marini, Lancetti), [...] , a cura di G. Sforza, Lucae 1880, pp. 29-32; E. Costa, P. B. Poeta pontremolese del sec. XVI, Torino 1887; Id., Di un'elegia erroneamente attribuita a Ercole Strozzi, in Giorn. stor. d. letter. ital., XI (1888), pp. 378 ss.; XIV (189o), p. 300; G. M ...
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ENRICO da Prato (Hylas o Ila Enrico)
Raffaella Zaccaria
Nacque a Prato probabilmente agli inizi del sec. XV. Scarsissime sono le notizie riguardanti la sua giovinezza e formazione culturale che, peraltro, [...] , che E. era in contatto con un altro umanista del circolo ferrarese, il modenese Niccolò Quattrofrati, in quanto indirizzò un'elegia a Orsa, la donna amata dal Quattrofrati, celebrante le doti e le virtù del suo spasimante.
Sempre a Ferrara E. entrò ...
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Politico e scrittore ateniese (n. 460 a. C. circa - m. 403). Fu scolaro di Gorgia di Lentini e di Socrate, dal cui insegnamento però trasse solo quanto gli poteva giovare per l'azione politica, contraddistinta [...] e in una battaglia presso Munichia anche C. cadde. Compose versi e prose. Abbiamo notizie e qualche frammento delle sue Elegie, delle Costituzioni in versi e delle Costituzioni in prosa (di quelle di Atene, di Sparta e tessalica). Scrisse anche un ...
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Poeta inglese (Londra 1608 - ivi 1674). Il padre John (m. 1647), un notaio che aveva avuto aspirazioni artistiche e tendenza per la musica (compose salmi, mottetti, madrigali), gli fece studiare le lingue [...] Comus, rappresentato a Ludlow nel 1634, in cui è celebrato il trionfo della castità sul mago Como, e nel 1637 l'elegia funebre pastorale Lycidas. In queste due opere è già presente il conflitto tra amore sensuale e amore platonico che diverrà uno dei ...
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Poeta e grammatico greco di Coo, vissuto fra il 330 e il 275 circa a. C., prima ad Alessandria, dove fu maestro del figlio di Tolomeo Sotere, il futuro Filadelfo, e di Zenodoto; poi, alla fine della sua [...] fra i latini, da Properzio, Ovidio, Quintiliano. Delle sue opere restano solo pochi frammenti. Una sua raccolta di elegie (o forse una lunga elegia) era intitolata Bittide (come è ricordata in Ermesianatte) o Battide (in Ovidio), dal nome della donna ...
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Umanista (Milano 1441 circa - Garlasco dopo il 1508). Fu alla corte degli Sforza con varia fortuna, subendo anche il carcere sotto Galeazzo Maria: raccontò le sue sofferenze nel Libellus de carcere (1483), [...] . Nel 1476 tornò in Lombardia; dopo il 1500, deluso per non aver avuto da Ludovico il Moro i riconoscimenti che si aspettava, si ritirò a Garlasco (Pavia), ove aprì una scuola di eloquenza. Lasciò raccolte di epigrammi, di elegie e di epistole. ...
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elegante
agg. [dal lat. elĕgans -antis, der. di eligĕre «scegliere»]. – 1. Che ha insieme grazia e semplicità, rivelando cura e buon gusto senza affettazione o eccessiva ricercatezza, detto degli atti, del comportamento o della persona: andatura,...
eleganza
s. f. [dal lat. elegantia]. – La qualità di ciò che è elegante: l’e. del vestito, della persona, del portamento; e. del dire, dello scrivere; e. di stile, d’immagini, di concetti; minuziosa, eccessiva, studiata, ricercata e.; e. d’una...