Vedi MELANTHIOS dell'anno: 1961 - 1995
MELANTHIOS (v. vol. IV, p. 982)
P. Moreno
Le doti di austero colorista e di raffinato pittore di composizioni geometricamente misurate che si evincono dalle fonti, [...] 1974, pp. 11, 62, 80, 95, no, 158-159, 164, 167, 255, 358, 397; P. Moreno, La pittura tra classicità ed ellenismo, in R. Bianchi Bandinelli (ed.), Storia e civiltà dei Greci, VI, Milano 1979, pp. 486-490; D. Salzmann, Untersuchungen zu den antiken ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] civiltà greco-ebraico-cristiana. N. respinge infatti la tesi secondo cui il cristianesimo ha vinto sul paganesimo e sull'ellenismo perché rappresentava un rinnovamento ad opera di forze nuove e fresche rispetto a una civiltà decadente e consunta. Al ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] di lato, caratteri che ritroviamo in alcuni ritratti come l'erma Azara (Louvre), mentre altri sono più idealizzati, e nel tardo ellenismo si creò un tipo di A. Helios. Compare in scene di battaglia e di caccia sul sarcofago di Sidone a Costantinopoli ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] i tentativi di rivincita (240) e di attendere alle opere di pace: edificazione e restauro di santuarî dedicati tanto a divinità elleniche quanto alle indigene, in Alessandria, a Canopo, lungo la valle del Nilo: a Edfu, a Tebe e altrove fino ad Assuan ...
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LETTERATURA (dal lat. litteratura, calco del greco γραμματική; fr. litteraiure; sp. literatura; ted. Literatur; ingl. literature)
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Raffaele CORSO
Designò in origine [...] Baudelaire, P. Verlaine, G. de Maupassant, A. Swinburne e altri francesi e inglesi, non T. Tasso o G. Parini. Di più: dall'ellenismo in poi non c'è grande movimento di cultura, e quindi letterario, il quale non abbia una portata che va assai oltre i ...
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. Comunità religiosa giudaica, negli ultimi secoli avanti l'era cristiana e nel primo secolo dopo. La prima notizia che ne abbiamo risale all'incirca all'anno 150 a. C.; con la distruzione dello stato [...] al giudaismo. Donde questi influssi siano provenuti è variamente dibattuto; si è pensato al pitagoreismo, all'orfismo, all'ellenismo in generale, al parsismo, al buddhismo, al paganesimo siro-palestinese, in genere al sincretismo religioso dell'epoca ...
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Figlio di Antioco III, dopo la sconfitta di Magnesia (190 a. C.) fu dal padre inviato ostaggio a Roma e vi rimase circa 14 anni, anche quando sul trono salì il fratello Seleuco IV; ebbe agio di stringere [...] romana non gli avrebbe permesso alcuna espansione, egli si volse all'Oriente, dov'erano immense regioni in cui l'ellenismo portato da Alessandro Magno aveva perduto terreno, e l'autorità dei Seleucidi diveniva ogni giorno più malsicura. In Armenia ...
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(X, p. 718)
La C. è uno stato che esisteva nell'epoca antica sul territorio dell'attuale Georgia occidentale (una delle repubbliche dell'Unione Sovietica). I Colchi per origine sono una tribù della Georgia [...] le fonti urartee nominano colco (o culho) e verso quel periodo il nome C. (ΚολχίϚ) appare per la prima volta nella letteratura ellenica (Eumelo di Corinto). Negli anni Venti dell'8° sec. a.C. la C. fu soggetta a un'invasione delle bellicose tribù dei ...
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GIUDITTA
Giuseppe Ricciotti
. Libro deuterocanonico (v. bibbia) dell'Antico Testamento, che prende nome dalla protagonista. Il testo originale del libro, che doveva essere ebraico o aramaico, è perduto; [...] oppure Assurbanipal: o, scendendo ai tempi persiani, Serse I, ovvero Artaserse III Oco: o, ai tempi dell'ellenismo, Seleuco I, oppure Antioco IV, oppure Demetrio I. Sistemi più particolareggiati d'interpretazione sono quelli del Ball (Nabuchodonosor ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] aveva fatto della sua biblioteca di Padova, durante il lungo esilio impostogli dai Medici, un centro di irradiazione dell'ellenismo e della nuova cultura. Anch'egli ne faceva godere generosamente gli amici, in particolare veneziani, con cui aveva ...
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ellenismo
s. m. [dal lat. hellenismus, gr. ἑλληνισμός «modo, locuzione greca», der. di ῎Ελλην «ellèno»]. – 1. Modo di dire, locuzione, costrutto che imitano modi, costrutti, ecc. proprî della lingua greca; oppure espressione greca adoperata...
ellenico
ellènico agg. [dal gr. ῾Ελληνικός] (pl. m. -ci). – Degli Ellèni, o dell’Èllade, cioè della Grecia antica: civiltà e., arte ellenica. In qualche caso non differisce da greco, con riferimento anche alla Grecia moderna o senza limiti...