La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] . d.C. esistevano ancora ricercatori 'generalisti', che si dedicavano a un'ampia gamma di indagini.
A partire dall'età ellenistica, aumentò la deferenza per la tradizione e l'autorità e, in particolare, per i nomi più illustri della scienza classica ...
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FERRERO, Ermanno
Piero Treves
Nacque di doviziosa famiglia, da Nestore e da Sofia Vassalli, a Torino, il 27 ag. 1855. Fece a Torino tutti gli studi medi, quindi iscrivendosi alla facoltà di giurisprudenza [...] ed esercitato il dominio assoluto nel Mediterraneo, stroncando in sul nascere ogni velleità marinara dei Cartaginesi e dei sovrani ellenistici; né, d'altra parte, analizza le origini socio-politiche dei comandanti e delle ciurme, e tanto meno le ...
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GIANNELLI, Giulio
Giuseppe M. Della Fina
Nacque a Firenze il 31 ag. 1889 da Carlo ed Elvira Campolmi. Si laureò in storia antica nella stessa città, presso l'allora Istituto superiore di studi pratici [...] Roma" promossa dall'Istituto di studi romani; insieme con G. Pugliese Carratelli curò il volume La Grecia antica, gli Stati ellenistici e la Repubblica romana per la "Storia universale Vallardi" diretta da E. Pontieri (I, 2, Milano 1959). Curò anche ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] a.C., che segnò la dispersione delle poche tracce di una autonomia culturale figurativa israelitica, su cui l’arte ellenistica non tardò a esercitare la propria influenza.
L’arte ebraica
La monetazione
Il conciso repertorio ebraico ricorrente nella ...
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PARTIA
Antonio Invernizzi
La P. è una regione storica non vasta ma di grande importanza, che divenne il nucleo originario dello stato degli Arsacidi, e dalla quale i Romani trassero la denominazione [...] occidentali dell'impero. L'arte e l'architettura di Nisa infatti sono permeate profondamente da un lato dalla cultura ellenistica, rapidamente diffusasi in tutta l'Asia conquistata da Alessandro, dall'altro da forti persistenze di diverse tradizioni ...
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Le iconografie monetali
Filippo Carlà
I romani coniarono moneta fin dal III secolo a.C. e fin da subito mostrarono, rispetto ad esempio ai greci, di prediligere produzioni monetali le cui iconografie [...] di Persia, che non avrebbe mai avuto luogo. In un altro punto fondamentale Costantino imitò Alessandro Magno e i sovrani ellenistici: nel farsi fondatore di una città che recasse il suo nome e che perpetuasse, come vero monumento alla sua persona ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] caccia sul sarcofago di Sidone a Costantinopoli, sul mosaico della Casa del Fauno di Pompei (Napoli, Museo naz.), su monete ellenistiche e su cammei. Sono anche da ricordare le pitture di Raffaello (Stanze vaticane), del Sodoma (Roma, La Farnesina) e ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. La storiografia
Abdesselam Cheddadi
La storiografia
Le circostanze che accompagnarono la nascita della storiografia musulmana ‒ che per il [...] , tuttavia, nel pensiero storico e nella scrittura della storia, una serie di elementi di base appartenenti a un fondo ellenistico che si era preservato, con lievi modifiche, nella storiografia cristiana bizantina, e la cui eco, per quanto indebolita ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] dal secolo VI al XVI, Milano 1959².
Levi, M.A., Né liberi né schiavi. Gruppi sociali e rapporti di lavoro nel mondo ellenistico-romano, Milano 1976.
Luzzatto, G., I servi nelle grandi proprietà ecclesiastiche italiane dei secoli IX e X (1909), in Dai ...
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tributo Nell’antica Roma, contribuzione obbligatoria dei cittadini allo Stato, pagata in rapporto al censo e prelevata per tribù (donde il nome). Il termine ha poi assunto significato più ampio, per indicare [...] alleati. Tale t., ridotto, fu riscosso, dopo la sconfitta ateniese nella guerra del Peloponneso, dagli Spartani.
In età ellenistica era normale che i vari sovrani riscuotessero t. dalle città e dalle popolazioni sottomesse: l’uso si collegava alle ...
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ellenistico
ellenìstico agg. [der. di ellenismo] (pl. m. -ci). – Dell’ellenismo, del periodo che va dalla morte di Alessandro Magno alla battaglia di Azio: la civiltà e.; letteratura, arte e., caratterizzate da un’estrema preminenza della...
gliconeo
ġliconèo (o ġlicònio) agg. e s. m. [dal lat. tardo glyconīus, gr. γλυκώνειος, dal nome del poeta ellenistico Glicone, di cui si hanno scarsissime notizie]. – Verso della metrica classica (schema ⌣̲́⌣̲–́⌣⌣–́⌣̅⌣̲́), uno dei più usati...