Poeta svedese; delle cui canzoni risuona ancora oggi, a quasi un secolo e mezzo dalla sua morte, ogni angolo della Svezia. Nacque a Stoccolma il 4 febbraio 1740 da una famiglia d'origine tedesca immigrata [...] . XVII. Fatti pochi studî a Upsala, dove il nonno, Johann Arendt B. (1664-1709), latinista e poeta, era stato professore d'eloquenza, s'impiegò subito, perché c'erano in casa, pare, 21 figli (di 15 si conoscono i nomi), e il padre, segretario della ...
Leggi Tutto
CARLI, Giovan Girolamo
Claudio Mutini
Nacque da famiglia di disagiate condizioni economiche ad Ancaiano (Siena) nel 1719. Scarse sono le notizie biografiche che riguardano la sua giovinezza. Sembra [...] dalla città umbra e fece ritorno a Siena, ove soggiornò per qualche tempo sempre con l'incarico dell'insegnamento dell'eloquenza, fino a quando si presentò all'erudito toscano un'occasione importante, essendo stato chiamato nel 1774 da Maria Teresa a ...
Leggi Tutto
Famiglia d'origine provenzale, risalente, sembra, al 12º sec., il cui nome è legato alla storia di Port-Royal e del giansenismo. Esce dall'oscurità con Henri (1485-1564), castellano di Herment, scudiero [...] Dal suo secondo matrimonio nacque Antoine II (Parigi 1560 - ivi 1619), avvocato al Parlamento di Parigi, la cui eloquenza fu assai ammirata dai contemporanei (Philippiques, contro Filippo II, 1592; un Plaidoyé contro i gesuiti, 1594; due Savoysiennes ...
Leggi Tutto
Scrittore latino cristiano originario dell'Africa (n. 280-285 circa). Dotato di notevole vigore, V. utilizza, negli scritti teologici ed esegetici, la sua cultura retorica e filosofica nell'ambito di una [...] a causa dell'editto di Giuliano l'Apostata che vietava l'insegnamento di eloquenza e letteratura ai maestri cristiani.
Opere
Come professore d'eloquenza V. scrisse numerose opere, prevalentemente di carattere scolastico, in gran parte perdute: tra ...
Leggi Tutto
Uomo politico spagnolo nato a Ribadesella (Asturie) il 18 agosto 1776. Disimpegnò dapprima, per incarico del favorito Godoy, due missioni diplomatiche a Lisbona e a Londra e si unì alla commissione asturiana [...] con le Cortes di Cadice (1810) in cui rappresentava Oviedo: qui egli non solo si segnalò per la sua eloquenza, ma per essere stato propugnatore di importanti provvedimenti, quali l'abolizione della tortura come mezzo di prova nei processi criminali ...
Leggi Tutto
STEAD, William Thomas
Luigi Villari
Giornalista inglese, nato il 5 luglio 1849 a Embleton, perito nel naufragio del Titanic il 15 aprile 1912. Dopo un breve periodo trascorso come impiegato di commercio [...] insieme con John Morley della Pall Mall Gazette, di cui divenne in seguito direttore unico.
Trattò con vigore ed eloquenza i problemi politici e sociali, e inaugurò il sistema delle "interviste" personali. Nel 1885 iniziò una campagna contro la ...
Leggi Tutto
Umanista, nato a Novara il 6 febbraio 1717, morto in Milano l'11 febbraio 1790. Entrò nella compagnia di Gesù il 20 giugno 1733. La non breve sua vita (trascorsa sino al 1773 tra i gesuiti, e poi, soppresso [...] belle lettere prima in Como e Pavia, indi nell'università milanese di Brera, dove per più di vent'anni tenne la cattedra di eloquenza. Trattò il latino come non molti del suo tempo. I pregi di chiarezza e d'eleganza per i quali si distinguono le ...
Leggi Tutto
Celebre oratore, nativo di Nemausus (Nîmes) nella Gallia Narbonense, maestro di Quintiliano; visse dal 14 circa a. C. al 58 d. C. Fu consul suffectus nel 39 sotto Caligola e curator aquarum nel 49. Ebbe [...] imparentata ad Agrippina, Claudia Pulcra, di adulterio e di malie contro il principe, rivelò quello che poteva nell'eloquenza: onde ebbe lodi e danaro da Tiberio. Nell'arte oratoria Quintiliano lo ravvicina agli antichi: odiava le movenze ritmiche ...
Leggi Tutto
BOCCHI, Francesco
Silvana Menchi
Nacque a Firenze nel 1548 da Bartolomeo e Lisabetta Papi, in seno a una famiglia che godeva di un certo prestigio ma, a quanto sembra, di non grandi risorse. Dopo la [...] di un altro membro della sua famiglia, il fratello Antonfrancesco, che morì nel 1583.
Terminati gli studi di letteratura e di eloquenza, il B. fa per qualche tempo, intorno al 1572, a Roma, dove strinse negli ambienti della Curia conoscenze che poi ...
Leggi Tutto
BORGOGNONI, Adolfo
Pino Fasano
Nacque il 4 nov. 1840 a Corropoli (Teramo), da Camillo, medico condotto, e da Clelia Vanni. Nel 1850 la sua famiglia si trasferì a Budrio, e il B. compì gli studi liceali [...] studi giuridici e, stimolato dalla nascente amicizia con Giosue Carducci (che proprio in quell'anno saliva alla cattedra bolognese di eloquenza), si dedicò alle lettere. Nel 1863 pubblicò la prima raccolta di versi e i primi saggi critici, tutti di ...
Leggi Tutto
eloquenza
eloquènza s. f. [dal lat. eloquentia; v. eloquente]. – 1. L’arte e la tecnica di parlare o scrivere con efficacia, in modo da persuadere e commuovere gli uditori o lettori: cattedra, trattato di e.; e. sacra o religiosa, forense,...
eloquente
eloquènte agg. [dal lat. elŏquens -entis, part. pres. di elŏqui «esprimere, esporre», comp. di e-1 e loqui «parlare»]. – Che ha eloquenza, che parla con facilità, e soprattutto con efficacia e forza di persuasione: parlatore, oratore,...