I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] di imminenza, immanenza del male, e di lotta per l’emancipazione. Passa di qui, dalla presa d’atto della storia l’ autorità di Guarnieri, un incrocio fecondo tra pensiero femminile e storia della pietà, cui contribuirono in momenti diversiLuisa ...
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Lavoro e culture sindacali nel Veneto
Alessandro Casellato
Gilda Zazzara
Lo straordinario Veneto sindacale
Quando, nel 1984, Giorgio Roverato scrisse del Veneto come della terza regione industriale [...] lavorava non per i contadini, loro sviluppo e la loro emancipazione, ma per tenerli nell’ignoranza» (p.116). Ingaggia commissioni sui tempi di lavorazione, le professionalità e il lavoro femminile. Alla Ferroli di San Bonifacio, una ‘fabbrichetta’ di ...
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Gli ebrei
Gadi Luzzatto Voghera
Continuità e trasformazioni
Il secolo XIX segna per la storia della comunità ebraica veneziana un periodo di lunga e articolata transizione che coinvolge in varia misura [...] fine secolo fu introdotto alla sinagoga Spagnola un coro femminile che fu abolito solo negli anni Sessanta del Novecento Gli ebrei a Venezia dopo l’apertura del Ghetto, nel secolo dell’emancipazione, in AA.VV., Storia della cultura veneta, 6, Dall’età ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] della donna (1867) nell’immediato incontrò soltanto, sul versante femminile, il favore dei circuiti legati alla democrazia risorgimentale e al libero pensiero, come quel Comitato per l’emancipazione delle donne italiane di cui si hanno solo scarne e ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] che fa da leva alla mobilità sociale, specie quella femminile. Fatto, quest'ultimo, di particolare importanza per il romanzo, che all'interno dei movimenti per l'emancipazione della donna diventa il genere letterario prediletto dalle lettrici e ...
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Medicina e sanità
Luciano Bonuzzi
La complessità del contesto
L'approccio alla medicina veneziana sul principio dell'età moderna pone molteplici difficoltà in parte immanenti all'evoluzione della [...] medicina, il periodo considerato coincide con la progressiva emancipazione del sapere occidentale dagli schemi medioevali e con la sapore medioevale, un'altra rappresenta invece una figura femminile con l'addome aperto che permette di individuare ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] del Sud dall'imposizione dei bianchi del Nord che emancipavano i negri, e volle caratterizzarsi come vigoroso tentativo di jiaomen si afferma in particolare la figura di una divinità femminile, Wusheng laomu, la quale impersona una dottrina di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] una parte, alcuni monasteri di vita contemplativa femminile sopravvissero, perché le clausole della legislazione lo , in Storia d’Italia. Annali, 11, Gli ebrei in Italia. Dall’emancipazione ad oggi, a cura di C. Vivanti, Einaudi, Torino 1997, 2° ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] indispensabile sviluppare alcune considerazioni di carattere lessicale. Femminile di élit, participio passato di élire ' Alla presentazione della democrazia come forma di emancipazione popolare gli elitisti hanno reagito descrivendo il popolo ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] dei laici all’autonomia d’ispirazione democratico-cristiana e all’emancipazione all’interno della Chiesa, ma anche la condotta di , l’Università Cattolica e la fondazione della Gioventù femminile cattolica, sotto la guida di Armida Barelli, che ...
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maschiocentrismo s. m. In senso polemico o ironico, il fatto di esprimere un punto di vista o di prendere posizioni in cui è centrale la figura maschile. ◆ [Camilo Josè Cela] Dopo aver invocato Santa Rita, con voce stentorea, perché gli ridesse...
emancipazionista
agg. Dell’emancipazione, che promuove l’emancipazione. ◆ mentre negli scritti delle italiane la rivendicazione dell’unità nazionale mette in secondo piano le rivendicazioni di tipo emancipazionista, in Francia queste ultime...