Rivoluzionaria russa (Moskaja, Cherson, 1854 - Milano 1925). Anarchica, fuggì in Svizzera (1877) e vi conobbe Andrea Costa, di cui divenne compagna. Esule in Italia, aderì al marxismo e condivise con Filippo [...] stesso periodo prese parte attiva al movimento per l'emancipazione delle donne, di cui fu una delle figure più con passione nel dibattito sui diritti delle lavoratrici e sul suffragio femminile, entrando più volte in polemica con il proprio partito e ...
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Femminista tedesca (Oldenburg 1848 - Berlino 1930); insegnante. Dal 1887, con gli scritti e un'instancabile attività organizzativa si adoperò per l'uguaglianza professionale e giuridica delle insegnanti [...] 'Allgemeiner deutscher Frauenverein, massima organizzazione per l'emancipazione giuridica, sociale e culturale della donna in uguaglianza politica e, dopo il 1914, per la coscrizione femminile durante la prima guerra mondiale. Pubblicò fra l'altro ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] industrializzazione nel suo insieme condurrebbe inevitabilmente all'emancipazione sociale e alla costituzione democratica. Il che essa ha fortemente stimolato l'indagine sulla condizione femminile nel Terzo Reich. La storia dei rapporti tra i ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] del Sud dall'imposizione dei bianchi del Nord che emancipavano i negri, e volle caratterizzarsi come vigoroso tentativo di jiaomen si afferma in particolare la figura di una divinità femminile, Wusheng laomu, la quale impersona una dottrina di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] una parte, alcuni monasteri di vita contemplativa femminile sopravvissero, perché le clausole della legislazione lo , in Storia d’Italia. Annali, 11, Gli ebrei in Italia. Dall’emancipazione ad oggi, a cura di C. Vivanti, Einaudi, Torino 1997, 2° ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] il rapporto privilegiato con il sovrano, trasformando la sua figura in un operatore indiretto di emancipazione. La presa di parola femminile è continuamente giustificata con riferimenti alla sfera della passione opposta a quella (virile) della ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] da recitarsi viaggiando in aereo; la vivisezione; il suffragio femminile, il diritto di una donna di risposarsi se il marito fede avevano suscitato, insieme ai problemi scaturiti dall'emancipazione, un diffuso scetticismo religioso già prima che l ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] di ogni assetto sociale: perciò essi si opposero all’emancipazione politica e civile degli acattolici, all’effettiva promozione del la nascita di nuovi istituti religiosi maschili e femminili che consentivano alla Chiesa di riprendere un ruolo ...
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Ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme
Kristjan Toomaspoeg
L'Ospedale di S. Giovanni Battista di Gerusalemme, poi di Rodi, poi di Malta, predecessore dell'odierno Sovrano Militare Ordine di Malta, [...] 'Ospedale acquisì nuovi possedimenti in città, iniziando a emanciparsi dalla tutela dei Benedettini. Nel 1113, papa Pasquale che dell'Ospedale esistette anche un ramo femminile (ebbe dodici conventi femminili in Europa).
Gli Ospitalieri possedevano un ...
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GALLOTTI, Giuseppe
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli nel marzo del 1803 da una famiglia di antica aristocrazia. Giovanissimo si distinse come "ardente settario" durante il nonimestre costituzionale [...] un'avvertita solidarietà cristiana per i poveri, esponeva le sue tesi sulla carità, sul lavoro femminile quale strumento di emancipazione della donna, sull'accattonaggio, sulla necessità della revisione dei regolamenti.
Poco prima della pubblicazione ...
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maschiocentrismo s. m. In senso polemico o ironico, il fatto di esprimere un punto di vista o di prendere posizioni in cui è centrale la figura maschile. ◆ [Camilo Josè Cela] Dopo aver invocato Santa Rita, con voce stentorea, perché gli ridesse...
emancipazionista
agg. Dell’emancipazione, che promuove l’emancipazione. ◆ mentre negli scritti delle italiane la rivendicazione dell’unità nazionale mette in secondo piano le rivendicazioni di tipo emancipazionista, in Francia queste ultime...