Farmaco capace di provocare il vomito senza causare altri notevoli effetti collaterali. Alcuni e., come l’apomorfina, agiscono stimolando il centro bulbare del vomito ( e. centrali); altri, più numerosi, stimolano le terminazioni nervose sensitive del nervo vago (per esempio quelle della mucosa gastrica), o del nervo glosso-faringeo, causando il vomito in via riflessa ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] , corno e occhi di granchio, avrebbero modificato la qualità e la consistenza degli umori, mentre i farmaci evacuanti (emetici, lassativi, diuretici e sudoriferi) ne avrebbero ridotto la quantità; per quest'ultimo scopo, Hoffmann consigliava anche il ...
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Medicina
Azione dannosa esercitata sull’organismo da sostanze esogene.
Negli a. si rendono necessari soccorsi d’urgenza per neutralizzare al più presto l’azione del veleno, favorirne la rapida eliminazione, [...] alla lavanda gastrica, con soluzioni alcaline e adsorbenti (magnesia), o alla provocazione del vomito (titillazione delle fauci; emetici) per allontanare i residui del veleno ingerito: quando questo è già passato nell’intestino, se ne favorisce l ...
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NOVOBIOCINA
Franco SCANGA
. Sotto il nome unico di novobiocina sono compresi alcuni antibiotici ottenuti da varî ricercatori, indipendentemente l'uno dall'altro, dallo Streptomyces nivens e dallo Streptomyces [...] germi gram-negativi, specialmente il proteo.
Somministrata per bocca, soprattutto se a digiuno, la n. raggiunge livelli emetici elevati, notevolmente superiori a quelli ottenibili con qualsiasi antibiotico per bocca. In genere si somministrano 500 mg ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La terapeutica
Andreas-Holger Maehle
La terapeutica
Tra il 1800 e il 1890 le pratiche terapeutiche che facevano capo alla tradizione galenica vennero progressivamente abbandonate. [...] pratica medica che ebbe grande diffusione ‒ i tre 'trattamenti cardinali' anteponeva alla flebotomia soltanto l'oppio e gli emetici. In sintonia con le nozioni proprie del brownismo e della fisiologia del Romanticismo, egli credeva che l'oppio avesse ...
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BORSIERI DE KANILFELD, Giambattista
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Civezzano (Trento) il 18 febbr. 1725 da Francesco, di antica nobiltà trentina, e da Maddalena Pellegrini. Ebbe infanzia travagliata: [...] .
Recatosi a Faenza nel 1745 o 1746, il B. adottò una terapia radicale, attaccando il morbo con purgativi, emetici e antielmintici, tra cui preparati mercuriosi. La terapia ottenne risultati eccellenti, al contrario di quelle adottate dai medici del ...
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FACCHINI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Nacque a Forno (ora frazione di Moena, in provincia di Trento) il 24 ott. 1788 da Domenico e Margherita Degaudenz. Dal sacerdote Cristoforo Welponer fu avviato [...] dei nervi. Quanto alla cura, si dichiarò contrario a un eccesso di medicamenti e suggerì una dieta ferrea, l'uso di emetici, l'assunzione di frequenti tisane zuccherate e, tra i rimedi esterni, lozioni ed effusioni fredde. Pur simpatizzando con l'uso ...
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Vomito
Red.
Il termine vomito indica l'emissione rapida e forzata dalla bocca, attraverso l'esofago e la faringe, del contenuto dello stomaco ed eccezionalmente dell'intestino (alimenti o altre sostanze [...] alimentari, ingestione di tossici ecc.) e, in tali casi, se manca, va addirittura provocato mediante farmaci emetici; quando ha significato patologico richiede cure mediche (alcuni antistaminici, clorpromazina, vitamina B₆, estratti di corteccia ...
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Vicino Oriente antico. La cura del corpo
Marten Stol
Danielle Cadelli
Lucio Milano
La cura del corpo
La medicina: il trattamento terapeutico
di Marten Stol
L'espressione 'medicina babilonese' è comunemente [...] al paziente cibi o bevande stregate (in cui la strega avesse sputato); alcuni testi medici prescrivevano, in effetti, degli emetici. La cosa più importante era eliminare la strega stessa, anche se questo non era compito della medicina vera e propria ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] , belladonna, veratro, ruta, menta), per preparare i medicamenti (suddivisi in purganti, narcotici, diaforetici, diuretici ed emetici), per il loro corretto impiego nelle diverse malattie.
Sistematicità e razionalità si ritrovano anche nella biologia ...
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emetico
emètico agg. e s. m. [dal lat. tardo emetĭcus, gr. ἐμετικός, der. di ἐμέω «vomitare»] (pl. m. -ci). – Di farmaco capace di provocare il vomito senza causare altri notevoli effetti collaterali: tartaro e.; e. centrali, che agiscono...
emetismo
s. m. [der. di emeto-]. – In medicina, tendenza patologica a vomitare. In partic., e. del lattante, frequente nei primi mesi di vita, causato da eccessiva eccitabilità del vago, indipendentemente da lesioni organiche dello stomaco.