Filosofo greco di Agrigento (vissuto nel 5º sec. a. C.), profeta, taumaturgo, medico (gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell'orecchio interno), poeta, oratore, fu forse il maestro di Gorgia. La sua concezione filosofica concilia la tesi eleatica sull'immutabilità ed eternità dell'essere con la tesi eraclitea sulla realtà come continuo divenire. Ha scritto Περὶ ϕύσεως (Della natura) e Kαϑαρμοί ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] dice egli stesso. Quando infatti tutte le cose erano una sola, “ultima stava la contesa”. Ma una delle conseguenze del pensiero di Empedocle è che il dio più felice sa meno di tutti gli altri, perché non conosce le cose. Infatti egli non possiede la ...
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Vivo e scambievole affetto fra due o più persone, ispirato in genere da affinità di sentimenti e da reciproca stima. Nella filosofia greca il termine a. (ϕιλία) si incontra dapprima come concetto fisico [...] in Empedocle con il significato di forza cosmica, e insieme anche di divinità, che spinge in armonica unità gli elementi (aria, acqua, terra, fuoco). Come concetto etico, l’a. nelle prime determinazioni datene dai pensatori antichi (e particolarmente ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] successivamente da Eraclito e da Empedocle, c. è azione di un elemento omogeneo su un altro (si conosce il «simile con il simile»), mentre per Anassagora gli elementi in questione risultano opposti (si conosce infatti il «contrario con il contrario ...
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Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Filosofia
Nella tradizione filosofica occidentale, il concetto di [...] a. fa la sua prima apparizione con Empedocle, che lo contrappone, come principio cosmico, all’antitetico principio cosmico dell’Odio. Nella concezione platonica dell’eros, l’a. è concepito come aspirazione dell’imperfetto verso il perfetto. Eros è un ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] . Le prime dottrine gnoseologiche sulla s. la considerano in termini strettamente realistici e materialistici: la s. era, per Empedocle e Democrito, un processo fisico in cui l’organo di senso subisce l’influsso della realtà esterna. Già con ...
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Storico della filosofia e uomo politico italiano (Roma 1874 - ivi 1949); deputato al parlamento (1924-34) per due legislature, senatore dal 1934 al 1944, fu (1925-28) sottosegretario all'Educazione nazionale. [...] e poi (1915-40) a Padova, dal 1940 di storia e dottrina del fascismo a Roma, si è occupato del pensiero antico, e particolarmente dei presocratici: Il principio fondamentale del sistema di Empedocle (1905), Eraclito (1910), Protagora (2 voll., 1914). ...
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Nella filosofia antica e nel Rinascimento, l’uomo in quanto tipo e rappresentazione dell’universo (macrocosmo), che egli riassume in sé.
Se l’uso del termine sembra fissarsi in Democrito ed è poi attestato [...] ; già lo si può intravedere nel motivo orfico dell’uovo cosmico e, più esplicitamente, in Anassimene e in Empedocle, poi nel Timeo di Platone. Il tema della corrispondenza m.-macrocosmo trova poi la sua massima esplicazione nello stoicismo ...
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BODRERO, Emilio
Armando Rigobello
Nacque a Roma il 3 apr. 1874 da Vittorio e da Paola Papa. Laureatosi in giurisprudenza nel 1895, entrava nell'amministrazione dello Stato, come impiegato della Corte [...] , Eraclito e Protagora. Nel 1905 usciva a Roma il suo lavoro su Il principio fondamentale del sistema di Empedocle e nel 1910 a Torino il saggio su Eraclito, che sollevò, a seguito di un aspro giudizio del Gentile (sulla Critica, VIII [1911], pp ...
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elemento
elemènto [Dal lat. elementum, di origine incerta] [LSF] Lo stesso che infinitesimo, cioè quantità di cui si possa trascurare, per enti geometrici, la parte non lineare (e. d'arco, di superficie, [...] , enti complessi. La ricerca specifica degli e. o principi da cui tutte le cose derivano, fu propria degli antichi naturalisti: secondo Empedocle, per es., essi erano quattro: il fuoco, l'aria, l'acqua e la terra: per tutto ciò v. Natura. ◆ [CHF] E ...
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leone da tastiera
loc. s.le m. (spreg., iron.) Chi, in Internet e in particolare nei siti di relazione sociale, si esprime in modo aggressivo e violento, non di rado ricorrendo a offese, insulti, minacce, di solito approfittando dell’anonimato,...
elemento
eleménto s. m. [dal lat. elementum (di origine incerta), con cui i Latini rendevano i varî significati del gr. στοιχεῖον «principio, rudimento, lettera dell’alfabeto»]. – 1. Nel sign. più ampio, si dicono elementi le sostanze semplici...