GIOVANNI EMANUELE (Juan Manuel) marchese di Villena
Salvatore Battaglia
Principe e scrittore castigliano, nato a Escalona (Toledo) il 5 maggio 1282 dall'infante Manuel, ultimo figlio del re San Ferdinando, [...] è il lievito della sua opera letteraria, poiché egli trasse dal sapere del tempo un contenuto essenzialmente didattico ed empirico, che sempre si adegua all'esercizio della vita. Nelle soste dei lunghi viaggi attraverso la penisola, nelle tregue ...
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VIVES, Giovanni Ludovico
Giovanni Calò
Nato a Valenza in Spagna nel marzo 1492, morto a Bruges il 6 maggio 1540. Andò nel 1509 a Parigi, di là nel 1512 a Bruges, sede di una colonia spagnola, e quindi [...] res omnis sic se habet ad esse, quemadmodum ad operari", assegna peraltro alla psicologia come suo proprio compito lo studio empirico dei fatti e processi dell'anima e, con le sue osservazioni sull'associazione delle idee, la memoria, la teoria degli ...
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Dottrina filosofica che afferma che la realtà consiste nei dati dei sensi e nelle loro immagini, posti nel tempo e nello spazio, e che riduce pertanto la materia a sensazioni, lo spirito ad avvenimenti [...] (personalismo del Renouvier, volontarismo del James, economicità delle leggi scientifiche del Mach). Nei suoi rapporti poi con l'empirismo e con David Hume, ai quali il fenomenismo si collega per il tramite di John Stuart Mill, il fenomenismo ...
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KORNAI, Janos
Claudio Sardoni
Economista ungherese, nato a Budapest il 21 gennaio 1928. Laureatosi in scienze nel 1956 presso l'Accademia ungherese delle scienze, nel 1961 ha ottenuto il dottorato in [...] analisi di K. è condotta sia a livello strettamente teorico e mediante l'uso di strumenti formali, sia a livello empirico. Di particolare rilievo è il concetto di scarsità (shortage) applicato alle economie pianificate: in esse la disoccupazione e la ...
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SENSO COMUNE
Guido Calogero
COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione [...] dall'esistenza di un simile "sentimento comune"). È di qui che - trasferendosi la formula dal piano filosofico a quello empirico - nasce l'uso, anche oggi corrente, del termine di "senso comune" per designare la normale intelligenza delle cose umane ...
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Molecole
SSalvatore Califano
Giancarlo Berti
John A. Schellman e Charlotte G. Schellman
Metodi d'indagine strutturale, di Salvatore Califano
Analisi conformazionale delle piccole molecole, di Giancarlo [...] e j, l'energia può essere rappresentata dall'espressione
dove qi e qj sono le cariche sugli atomi polari, aij e bij sono costanti empiriche che sono state stabilite per i tipi di atomi i e j, rij è la distanza tra gli atomi i e j. Il primo termine ...
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Ruoli maschili e femminili
Birgitta Nedelmann
1. La costruzione dei ruoli di genere
I ruoli maschili e femminili sono il prodotto di processi interattivi di costruzione e di interpretazione. In questa [...] quali siano le sue conseguenze specifiche sui detentori dei rispettivi ruoli, è un problema aperto che va indagato sul terreno empirico.
Al pari di altri ruoli sociali, anche i ruoli di genere sono connessi a determinate posizioni all'interno di una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’industria farmaceutica
Mauro Capocci
L’introduzione della chimica
Solo alla fine dell’Ottocento la preparazione di farmaci è diventata una vera e propria industria, decollata poi nei primi decenni [...] affidabili per saggiare la qualità di un determinato estratto: più che reazioni chimiche, ci si basava su prove di tipo empirico come la risposta di un organismo (per es., una rana) a un determinato farmaco ottenuto per estrazione da materie prime ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Saverio Nitti
Roberto Artoni
Francesco Saverio Nitti è stato economista e uomo politico. Come economista ha dato importanti contributi alla conoscenza della situazione sociale ed economica [...] estremismi dello Stato etico tedesco e del darwinismo sociale anglosassone, Nitti si colloca in una posizione di positivismo empirico (Barbagallo 1984, p. 163), in base al quale, evitando di adattare schemi determinati a una realtà in movimento ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] 1873, per la quale mancava una spiegazione univoca. Di qui, secondo il C., l'esigenza di un approccio storico ed empirico ai fenomeni del mercato. Ilprimo studio di largo respiro del C. è però il volume Le forme primitive nella evoluzione economica ...
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empirico
empìrico agg. [dal lat. empirĭcus, gr. ἐμπειρικός, der. di ἐμπειρία «esperienza»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., di ciò che appartiene all’esperienza, opposto a innato, razionale, sistematico, puro. In partic.: a. In antitesi...
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....