Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Federigo Enriques
Gaspare Polizzi
Nella figura di Enriques si intrecciano matematica, filosofia, storia, pedagogia e organizzazione della cultura. Il matematico livornese unisce le sue competenze scientifiche [...] in tedesco nel 1903 e nel 1915, in francese nel 1930, in inglese nel 1933 e in spagnolo nel 1943), e all’interno dei due avrebbero pesato i limiti di un’ambigua considerazione del fenomenismo empirico e che non si sarebbe mai elevato da una filosofia ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] 'epistemologia e delle scienze) a Leibniz e Wolff, e soprattutto Newton, Locke e i newtoniani inglesi, tra cui Clarke. L'empirismo e la particolare accezione newtoniana dell'analisi matematica dei fenomeni segnarono la sua fisionomia intellettuale in ...
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DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] essa "o stare con chi distingue troppo (ossia empiricamente) o stare con chi unifica troppo (ossia astrattamente)" ; J. Fraser, Ilpensiero di G. D., Napoli 1979 (la cui ediz. inglese è del 1977); G. Prestipino, I valori etico-politici e il metodo di ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] e per lui rivelativa, del Circolo di Vienna, quindi dell'empirismo logico, soprattutto secondo il magistero di Schlick, su cui principali lingue straniere (ungherese, 1961; serbo-croata, 1964; inglese, 1965; francese, 1968; spagnola, 1969), in essa ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] che tali forme od oggetti non possono essere contenuti materiali ed empirici di una visione fisiologica. La loro natura universale (per e poi la corrente dell'utilitarismo e dell'associazionismo dell'Ottocento inglese (J. Bentham, J. e J.S. Mill, A ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] la crescita dei prezzi è un fenomeno economico; la diffusione dell'inglese o dei computer è infine un fenomeno culturale.
L'uomo variazioni, usando gli strumenti offerti dall'osservazione empirica, dalla matematica e dalla statistica.
I fenomeni ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] prospettare un dualismo che tentava di conciliare idealismo e empirismo, rimanendo però impigliato nella contraddizione data dall'ammettere Contemporaneamente intraprese lo studio del tedesco e dell'inglese allo scopo di affrontare i testi filosofici ...
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Kant, Immanuel
Stefano De Luca
Il Copernico del pensiero filosofico
Metodico e abitudinario nella vita privata – si racconta che i suoi concittadini regolassero gli orologi sulla sua passeggiata pomeridiana [...] a una dimostrazione ma in maniera acritica; l’empirismo, pretendendo di limitarsi alla sola esperienza, portava invece ). Egli non intende limitarsi, come aveva fatto il filosofo inglese, a descrivere ciò che di fatto la ragione umana conosce ...
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esperienza
Stefano De Luca
Conoscenza personale e diretta di una situazione
Per esperienza si intende, nel linguaggio comune, qualsiasi forma di conoscenza derivante dalla partecipazione personale a [...] : non è la semplice e ingenua esperienza a guidare la conoscenza ‒ sosteneva il filosofo inglese Francesco Bacone (16°-17° secolo), fondatore dell'empirismo moderno ‒ bensì l'esperimento, ossia l'esperienza guidata e disciplinata dall'intelletto. Un ...
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Russell, Bertrand Arthur William conte
Filosofo, logico e scrittore politico britannico (Trelleck, Galles, 1872-Pernhyndeudraeth 1970). Discendente di un’antica famiglia della nobiltà britannica, divenne [...] ed E. McTaggart allora dominante nella cultura inglese. Dopo aver fiancheggiato agli inizi del secolo il attribuito il premio Nobel per la letteratura. Opera fondamentale dell’empirismo logico fu il suo Principia mathematica (3 voll., in collab ...
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empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...
hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...