Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] che, muovendo dall’analisi critica, conduca a una visione sistematica, non metafisica o idealistica, ma aderente alla realtà empirica:
Sia che si voglia supporre tutta la natura ordinata secondo un sistema, tutto legato ed armonico, e corrispondente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] una «fisica» delle azioni libere degli uomini, delle società e delle genti – come l’autore la designa, ribadendo l’ispirazione empirista e sensista della propria filosofia –, ciò non significa che non sia del pari attivo anche un altro ordine, quello ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La pneumatica
John G. McEvoy
La pneumatica
Prima del XVII sec. non esisteva una conoscenza approfondita delle proprietà fisiche dell'aria, [...] nel concetto di aria come sostanza chimica definita o come miscuglio di sostanze. I limiti erano riconducibili ai problemi empirici e concettuali posti dalla scoperta di nuovi corpi aeriformi, all'epoca chiamati "arie", e dal loro inquadramento in un ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] alla ‘irreligione occidentale’, come fenomeno culturale correlativo, sul piano teorico, all’agnosticismo tipico della posizione empirista e, sul piano storico-sociologico, all’affermarsi della società del benessere (o società opulenta, come ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] del gusto
Alla convinzione, propria tanto di Burke quanto di Addison, che il gusto possa essere educato perviene anche il filosofo empirista che ha indagato con maggior profondità il modo in cui si forma e si esercita il gusto: D. Hume. La conoscenza ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] (1980), pp. 241-55; T.J. Trenn, America's golden bough: the science advisory intertwist, Cambridge (Mass.) 1983; A. Vucinich, Empire of knowledge: the Academy of Science in URSS (1917-1970), Berkeley-Los Angeles 1984; A. Hermann, J. Krige, U. Mersits ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] in parte sull'osservazione del mondo. Ciò è particolarmente vero nel campo della medicina, nel quale originariamente il termine 'empirico' si riferiva a un gruppo di medici che rifiutavano la teoria e la speculazione e basavano la pratica medica sull ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] rispondevano che la filosofia è esclusivamente analisi. Solo le scienze - essi sostenevano - possono fornirci nuove conoscenze: le scienze empiriche possono fornirci conoscenze a posteriori del modo in cui il mondo è, mentre la logica e la matematica ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] Alberto Magno nell'ambito della filosofia e della teologia del XIII sec.; egli eccelleva infatti nel campo delle scienze empiriche, come la mineralogia, la chimica e l'alchimia, in parte la medicina, e soprattutto in quello delle scienze biologiche ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] per cui tutte queste creature si sviluppano a partire da 'germi' preesistenti, la risposta di Cabanis, che riflette la scelta empirista di ripudiare la ricerca di meccanismi causali soggiacenti, è che non vi è molta differenza tra l'asserire che tali ...
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empirista
s. m. e f. [der. di empirismo] (pl. m. -i). – Sostenitore o seguace dell’empirismo, come dottrina filosofica; più genericam., chi segue nella propria attività scientifica i principî e i metodi dell’empirismo.
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....