MORATÍN, Leandro Fernández de
Alfredo Giannini
Commediografo spagnolo, nato a Madrid il 10 marzo 1760, morto a Parigi il 21 maggio 1828. Figlio di Nicolás F. de Moratín (v.), Leandro ne ereditò l'amore [...] alla poesia e al teatro; d'ingegno precoce, ottenne i primi premî all'età di dieci anni (La toma de Granada, 1770, in endecasillabi; Lección poética, 1773, satira letteraria), e, dopo aver fatto buona prova nella bottega d'un suo zio orafo, si recò a ...
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BOLOGNETTI, Francesco
Remo Ceserani
Nacque a Bologna attorno al 1510 da nobile e cospicua famiglia. Il padre era il senatore Alberto; la madre, Camilla Paleotti, figlia del giureconsulto Vincenzo, in [...] maggio 1557; La Vita di san Thomasod'Aquino, intitolata anche La fede di san Tommaso d'Aquino, poema di due libri in endecasillabi sciolti: si legge manoscritto nei codici di Roma, Accad. Nazion. dei Lincei, Cors. 42.E.17, di Toledo, Capit. 105, 1, e ...
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SETTENARIO
Mario Pelaez
Verso di sette sillabe che oltre l'accento fisso sulla 6ª, ne ha un altro in una delle prime quattro, donde la varietà di armonie che offre a chi sappia adoperarlo. È uno dei [...] da un gruppo di rimatori dell'Italia settentrionale (Uguccione da Lodi, Bonvesin da la Riva, ecc.), e, misto con endecasillabi, da Cielo d'Alcamo nel famoso Contrasto. Nel secolo XVIII lo introdusse nella drammatica Pier Iacopo Martello, da cui ebbe ...
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anisosillabismo
Sia per quello che è della teoria (VE II V) che della pratica, D. si attiene a un rigoroso isosillabismo, secondo l'essenza dell'esempio e della tradizione della lirica a lui precedente: [...] verso, per esempio, Guittone.
Nessuno ormai crede che D. abbia adoperato degli endecasillabi crescenti (v. ENDECASILLABO).
Bibl. - M. Serretta, Endecasillabi crescenti nella poesia italiana delle origini e nel Canzoniere del Petrarca, Milano 1938 ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] ABC, BAC, CDEEDFF), disposti in modo assai vicino a Donne ch'avete, nella seconda la stanza si dilata a 18 versi, di cui 17 endecasillabi (ABBC, ABBC, CDEeDFDFGG). Del resto Amor che ne la mente è citata in VE II VI 6 come esempio di poesia in cui si ...
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ternario
Ignazio Baldelli
Nell'elenco di metri di VE II, D. pone nell'ordine di frequenza l'endecasillabo, il settenario, il quinario, il trisillabo: Post hoc pentasillabum et deinde trisillabum ordinamus. [...] e la sua Poscia ch'Amor del tutto m'ha lasciato. D. usa il t. come emistichio segnato dalla rima internamente all'endecasillabo nella stanza isolata Lo meo servente core (Rime XLIX) al v. 12 (ché mi volge sovente / la mente per mirar vostra sembianza ...
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diarismo
s. m. Genere letterario dedicato alla produzione di diari e di scritti autobiografici.
• Se qui ci troviamo ai confini di un diarismo che non traccia mai un racconto dal senso compiuto ma procede [...] «Il sangue amaro» coltiva la forma del poemetto, con ben tre testi lunghi: «La lettura è crudele. Undici endecasillabi in forma di ipertesto», «Annopenanno. Un calendario» e «La lezione del fiume in rondinets irregolari». (Gabriele Pedullà, Sole ...
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settenario
Ignazio Baldelli
1. Il s. è considerato da D. nel De vulg. Eloq. come il verso secondo per importanza soltanto all'endecasillabo: Et dicimus eptasillabum sequi illud quod maximum est in celebritate [...] nel secondo lo stesso posto che ha in quello, esemplifica ampiamente con il piede di tre versi di cui il primo e il terzo siano endecasillabi e il secondo sia un s.; e aggiunge che la stessa posizione deve avere il o i s. in piedi di più versi. Ma ...
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VAROTARI, Dario
Luigi Fassò
Poeta satirico dialettale del sec. XVII. Mancano sinora notizie di questo scrittore, omonimo del noto pittore veronese, ma probabilmente veneziano. Nella copertina dell'unico [...] anagrammatici Ardio Rivarota e Oratio Varardi.
Il Vespaio stuzzicato è una raccolta di dodici satire dialettali in quartine di endecasillabi, sui temi generici soliti nel Seicento: l'avarizia, l'amicizia, la vita della città e della campagna, la ...
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Poeta (Riva Ligure 1874 - Torino 1953). Fu allievo di A. Graf all'univ. di Torino, dove insegnò dal 1935. La sua poesia si svolse secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera [...] senso dell'effimero. Un tono più malinconico e meditativo caratterizza infine le ultime raccolte (Rime dell'amicizia, 1943; Endecasillabi, 1949). P. fu rinomato dicitore e commentatore di poeti, specie di Dante; critico di poesia sul Corriere della ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., di undici «posizioni metriche», se...
sestina
s. f. [dim. di sesto1, sostantivato al femm.]. – 1. a. Forma particolare della canzone, come composizione poetica, formata nel suo schema tipico di sei stanze di sei endecasillabi ciascuna, con un congedo di tre endecasillabi; ogni...