De fermo sofferire
Incipit di una canzone di scuola bolognese, citato in VE II XII 6 come esempio di attacco settenario, invece che endecasillabo, in stanza di stile tragico.
Il componimento, parzialmente [...] conservato dal codice Vat. 3214 sotto il nome di un " mastro Simone Rinieri di Firenze " e attribuito a D. dallo Zaccagnini (Lirici dell'età di D., Firenze 1927, 99) è stato ritenuto dal Rajna opera di ...
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enjambement
L'e., poiché investe la struttura strofica della poesia, è studiato, anche per i problemi teorici, sotto la voce Terzina; e vedi anche ENDECASILLABO; RIMA; SONETTO. ...
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cesura
Gian Luigi Beccaria
. La struttura ritmica del verso, com'è noto, non è fondata unicamente sul numero delle sillabe e sugli accenti; il verso presenta delle pause interne. A parte le pause grammaticali [...] coincide con la c. ritmica, che dovrebbe essere ch'io perdei la speranza / de l'altezza. È il tipo che i metrici chiamano endecasillabo ‛ ancipite ', perché può essere a maiore o a minore, a seconda che in Pg V 100 si legga Quivi perdei la vista / e ...
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oggimai
Antonio Lanci
Avverbio a bassa frequenza, esclusivo della Commedia; compare sempre posposto alla II singolare dell'imperativo e nella medesima posizione ritmica (con il secondo accento dell'endecasillabo [...] a minore sulla ‛ a ').
Vale " oramai ", in Pg XVI 127 Dì oggimai che la Chiesa di Roma... / cade nel fango.
Con il valore conclusivo di " dunque ", in If XXXIII 148 distendi oggimai in qua la mano, XXXIV ...
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baratro
In If XI 69 indica tutto l'Inferno, in quanto profonda voragine: questo baràtro e 'l popol ch'e' possiede. E possibile anche la lettura sdrucciola, con pari accentazione dell'endecasillabo su [...] sesta e decima, ma sembra preferibile la forma piana, formatasi sul latino medievale barātrum, anche se non mancheranno più tardi attestazioni dialettali (es. il bolognese balatróm, " luogo oscuro ", o ...
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Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe ‘metriche’ (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l’uso dantesco, [...] Pietro Metastasio e di Lorenzo Da Ponte, laddove il recitativo, al pari di altre forme sceniche, è un discorso libero di endecasillabi e settenari. Nell’arco del Settecento l’ode-canzonetta si adattò anche a temi seri, ricorrendo per es. nelle Odi di ...
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Letteratura
Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto respiro, che può avere vario tono e argomento. Il verso adottato è normalmente l’esametro nella poesia [...] classica, l’endecasillabo nella poesia italiana. Secondo la materia, si distinguono: poema epico (o eroico o mitico), come i poemi di Omero e di Virgilio; poema storico, come la Farsaglia di Lucano; poema cavalleresco, come l’Orlando furioso di L. ...
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Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] aggiunta di una ‘coda’, composta in genere di un settenario in rima con l’ultimo verso dello schema principale e da un distico di endecasillabi a rima baciata. Le code possono essere anche due o più di due (il settenario della seconda coda rima con l ...
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Forma metrica usata particolarmente nella poesia popolare e dialettale del sec. XVI, che ebbe il nome da una più antica canzone di Sant'Ercolano, fin qui non identificata.
Ogni strofa è composta di undici [...] e un settenario, a rime pure alternate; seguono sei quinarî rimati a due a due; chiude la strofa un endecasillabo tronco.
Bibl.: V. Rossi, Le lettere di M. A. Calmo, Torino 1888, pp. 434-439; L. Biadene, in Da Dante al Leopardi, Milano 1904 ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] preferito all’altro 4ª 7ª 10ª («Et se pur s’árma talór a dolérsi»: Canz., XXIX, 8), più tipico della poesia discorsiva. Negli endecasillabi a maiore possono darsi gli schemi 2ª 6ª 10ª («Questa^ánima gentíl che si dipárte»: Canz., XXXI, 1) o 3ª 6ª 10 ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., di undici «posizioni metriche», se...
saffico
sàffico agg. [dal lat. Sapphĭcus, gr. Σαπϕικός, der. di Σαπϕώ, Saffo] (pl. m. -ci). – 1. Relativo a Saffo, poetessa greca di Lesbo (fine sec. 7° - prima metà sec. 6° a. C.), e alla sua opera: la poesia s., la lirica saffica. 2. Nella...