Poeta italiano (Livorno 1912 - Roma 1990). La sua poesia, formatasi nell'ambito dell'ermetismo ma con ascendenze al vocianesimo ligure (da Sbarbaro a Boine), ha mirato a immettere nelle rarefazioni analogiche, [...] fra classica e popolareggiante (Come un'allegoria, 1936; Cronistoria, 1943; Stanze della funicolare, 1952; Il passaggio d'Enea, prime e nuove poesie raccolte, 1956; Il seme del piangere, 1959; Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee ...
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(gr. Διδώ, lat. Dido -onis) Leggendaria regina fenicia (il nome fenicio era ῾Allīzāh, Elissa, "la gioconda"), figlia del re di Tiro, Muttone. Dopo che il ricchissimo suo zio e sposo Sicherba (Sicheo) [...] memoria di Sicheo, quando Iarba pretese di sposarla.
Ma già Nevio mette la leggenda di Didone in relazione con quella di Enea, e Virgilio nell'Eneide fa che Didone, per intervento di Venere, s'innamori dell'eroe troiano profugo a Cartagine, si ...
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Sicheo (lat. Sychaeus) Personaggio mitico della leggenda delle origini di Cartagine. Il nome fenicio era Sicharbas o Sicherbas. Fratello di Muttone re di Tiro, alla morte di questi ne sposò la figlia Elissa, [...] fedele alla memoria di S., non volle cedere al pretendente re Iarba e si uccise salendo sul rogo. La leggenda subì a Roma, già in Nevio, mutamenti, con la comparsa di Enea, per amore del quale Didone ruppe il giuramento di fedeltà fatto al marito. ...
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Mitica madre di Romolo e Remo. Esistono varie versioni della sua leggenda. Secondo la versione albana, più diffusa e divenuta poi canonica, R., figlia di Numitore, perseguitata dallo zio Amulio usurpatore [...] ancora, fu liberata dalla prigione alla morte di Amulio. La versione seguita da Nevio e da Ennio ne fa una figlia di Enea (Ilia, «la donna troiana»).
Molto diffuso nell’arte romana è l’episodio di Marte che scende dal cielo verso la vestale fanciulla ...
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(gr. Πολύδωρος) Nella mitologia greca, il più giovane dei figli di Priamo. Secondo la versione omerica era figlio della concubina di Priamo Laotoe e fratello di Licaone. Confidando nella sua rapidità [...] fu sotterrato da Polimestore sulla costa della Tracia; quando Enea, sbarcato in quel luogo, strappò dei rami da un di P. ad avvertirlo della maledizione del luogo dove egli era stato ucciso. Perciò Enea, dopo aver reso gli onori funebri a P., partì. ...
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(gr. ῞Ελενος) Eroe della mitologia greca, figlio di Priamo e di Ecuba, indovino e guerriero. Dopo la morte di Paride aspira alla mano di Elena, ma gli è preferito il fratello Deifobo. Catturato da Ulisse, [...] cui morte sposa Andromaca, riceve in eredità una parte del regno e fonda in Epiro una ‘piccola Troia’, dove accoglie Enea e gli predice future vicissitudini. Non sembra che abbia avuto un culto oracolare, benché una sua tomba fosse venerata ad Argo ...
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DONATI, Alamanno
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 20 maggio 1458 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 444 bis, f. 174r) dal notaio ser Marchionne. Fu scolaro di Giorgio Antonio Vespucci, che, apprezzato [...] Audifredi, Specimen historico-criticum editionum Italicarum saec. XV, Romae 1794, p. 384; G. Zannoni, Per la "Storia di due amanti" di Enea Silvio Piccolomini, in Rendic. della R. Accad. dei Lincei, VI (1890), cl. d. sc. mor., pp. 12-127; Id., Per la ...
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PATRIZI, Francesco
Matteo Maria Quintiliani
PATRIZI, Francesco. – Nacque a Siena il 24 febbraio 1413 da Giovanni di Francino e da Lorenza, di cui non si conosce il casato.
La famiglia Patrizi apparteneva [...] 1447, grazie alle sue spiccate doti oratorie (Enea Silvio Piccolomini in una raccolta di biografie di ., F., in Enciclopedia italiana, XXVI, Roma 1935, pp. 521 s.; Id., Enea Silvio Piccolomini e F. P.: due politici senesi del ’400, Firenze 1936, pp ...
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PATRIZI PICCOLOMINI, Agostino
Nelly Mahmoud Helmy
– Nacque a Siena intorno al 1435 dal notaio ser Aloisius Patrizi, come si ricava da una nota di possesso apposta da Agostino in un codice di Giovenale [...] per la vita e la carriera di Patrizi: quello con Enea Silvio Piccolomini, che dal settembre del 1450 aveva assunto il la biblioteca di A. Patrizi vescovo di Pienza, in Enea Silvio Piccolomini. Pius Secundus Poeta Laureatus Pontifex Maximus, Atti ...
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LAPACCINI, Alessio
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze l'11 sett. 1478 da Iacopo di Alessio e da Lisabetta di Francesco Della Stufa.
I Lapaccini erano originari di Parma, provenienza che doveva risalire [...] genn. 1507. Prima del L., tuttavia, i Lapaccini non ebbero ruoli politici di primo piano.
La madre era sorella del giurista Enea Della Stufa, docente di diritto presso lo Studio di Pisa, e presumibilmente da questo zio il L. fu indirizzato verso gli ...
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invernante agg. e s. f. e m. Che, chi partecipa a missioni di ricerca scientifica vivendo e lavorando per tutto l’inverno polare in condizioni di isolamento e di rischio. ◆ [Barbara Grolla] È elettrizzata dalla partenza ma c'è come qualcosa...
pietas
〈pìetas〉 s. f., lat. [der. di pius «pio»]. – Termine corrispondente all’ital. pietà, ma che fino all’età imperiale ebbe soltanto il suo sign. originario (indicato al n. 2 a di pietà), e con tale sign. è usato talvolta anche in ital....