castello [plur. anche castella]
Angelo Adami
Domenico Consoli
Il termine, nel suo significato proprio, ricorre una sola volta in prosa (CV III X 8 è simigliante a l'opera di quello savio guerrero che [...] Zenone, Averroè, Dioscoride, Orfeo, Cicerone, Seneca, Lino, Tolomeo, Ippocrate, Avicenna, Galeno, Euclide).
Già Virgilio, nel VI dell'Eneide, aveva collocato gli eroi, i vati, i benemeriti della patria, in una plaga luminosa dell'Eliso (" largior hic ...
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scaldare
Andrea Mariani
Del verbo, che vanta un discreto numero di occorrenze (tredici, di cui dieci nella Commedia), un primo uso proprio è in If XXIX 74 Io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar [...] li toi atti e sembianti eo decerno che tu sei ne li ragi d'amore incesa " (Lana). Nel Purgatorio Stazio, per esaltare l'Eneide, afferma: Al mio ardor fuor seme le faville, / che mi scaldar, de la divina fiamma / onde sono allumati più di mille (Pg ...
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Latini
Sergio Parmentola
I primi abitanti del Lazio
I Latini erano un popolo indoeuropeo giunto in Italia nel 3° o 2° millennio a.C. Stabilitisi nel Lazio, essi costituirono numerose comunità autonome [...] °-7° secolo a.C.). In essa si legge che Latino era figlio di Ulisse e della maga Circe.
Un’altra tradizione, narrata nell’Eneide dal poeta romano Virgilio (1° secolo a.C.), racconta che Enea, fuggito da Troia dopo la sua distruzione, giunse nel Lazio ...
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Chateaubriand, François-René de
Felice del Beccaro
, Scrittore e uomo politico francese (Saint-Malo 1768 - Parigi 1848). Conobbe la poesia dantesca attraverso la traduzione in prosa di Rivarol, come [...] admirable " e nella delicatezza finale dell'episodio di Francesca una poesia degna di quella virgiliana nel libro IV dell'Eneide. Il gusto romantico per l'orrido che orienterà in quel tempo gli esegeti della Commedia e contribuirà a diffondere la ...
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Basinio di Vincenzo nacque a Vezzano (Parma) nel 1424. Frequentò la scuola di Vittorino a Mantova, dove trovò anche Teodoro Gaza, stabilitosi colà sin dal 1442. Sotto questi due maestri formò la sua cultura [...] Rodio, nell'Hesperis Omero; ma nell'Hesperis, innestando sulle invenzioni dell'Iliade e dell'Odissea le invenzioni dell'Eneide, seppe dar vita e calore alla narrazione delle imprese del suo eroe Sigismondo Malatesta, producendo il poema latino più ...
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STAZIO
Augusto MANCINI
Salvatore BATTAGLIA
. Dei tre maggiori poeti epici dell'età dei Flavî (69-96 d. C.), Valerio Flacco, Silio Italico e Publio Papinio Stazio, quest'ultimo ebbe più di tutti [...] il poeta si attendeva l'immortalità. Quantunque la materia fosse tutta greca, modello nella composizione del poema gli era stata l'Eneide; dodici sono anche i libri del poema di St., e la distribuzione della materia è fatta studiosamente in modo che ...
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(XIII, p. 807)
Nuovi studi hanno contribuito a una migliore conoscenza degli E., popolazione anellenica insediata nella Sicilia occidentale in centri situati su montagne o colline difficilmente accessibili [...] Tutta la tradizione letteraria posteriore, greca e latina, da Diodoro a Dionigi di Alicarnasso e a Virgilio, che nel v dell'Eneide (vv. 387-484) dedica particolare attenzione a Segesta e alle origini troiane degli E., non fa che ripetere quanto era ...
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FULGENZIO (Claudius Gordianus Fulgentius) di Ruspe, Santo
Mario Niccoli
Nato a Telepta, nella Bizacene (Africa), verso la fine del sec. V, dovette ricevere dalla sua famiglia una buona educazione: apprese [...] di R. Helm, Lipsia 1898) in un trattato mitologico (Mythologiarum libri tres), in un'interpretazione allegorico-moralistica dell'Eneide (Expositio Virgilianae continentiae), una cronaca in prosa artificiosa dalla creazione del mondo a tutta la storia ...
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Seneca, Lucio Anneo
Ettore Paratore
In If IV 141 D. colloca S. fra gli spiriti magni del Limbo, definendolo Seneca morale, come " moriger Seneca " egli è definito da Arrigo da Settimello (III 47). Benvenuto [...] 'appartenenza del poema all'ambito della ‛ comedía '. E per di più dovremmo arrivare all'assurdo di concludere che l'Eneide, pur definita esplicitamente ‛ tragedia ' da Dante, non avrebbe diritto a questo titolo, perché anch'essa ha inizio con eventi ...
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SILVIO, Gian Pietro (Giovan Pietro, Giampietro). – Non si conoscono luogo e data di nascita di questo pittore, figlio di un certo Marco di Francesco (sconosciuto risulta il nome della madre)
Mattia Biffis
, [...] la citazione del suo nome da parte di Gianpaolo Vasio nella dedica a Gaspare Contarini, vescovo di Belluno, de La Eneide di Virgilio tradotta in terza rima (per Bernardino di Vitali, Venezia 1538), nella quale Silvio viene ricordato come «eccellente ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...