Poeta inglese, nato a Dublino nel 1615, morto nel 1669, figlio unico d'un giudice inglese, educato nel Trinity College di Oxford, e avviato allo studio della legge nel Lincoln's Inn. Come fautore della [...] , he is gross, he is never merry (Johnson); le parafrasi metriche del Cato Maior di Cicerone, del II libro dell'Eneide di Virgilio, e dei Salmi. La sua importanza nella storia letteraria sta unicamente nell'uso del verso decasillabo, per il quale ...
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TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio
Anna Laura Bellina
TRAPASSI, Pietro, detto Metastasio. – Nacque a Roma il 3 gennaio 1698 da Felice e dalla casalinga toscana Francesca Galastri, morta il 13 giugno [...] simile, bensì dove il lettore meno se l’aspetta. Per esempio, in Didone, che beninteso l’autore dichiara tratta da Virgilio (Eneide IV), oltre che da un Ovidio meno scontato (Fasti III, 551-656), il primo incontro della protagonista con Enea non si ...
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TORCIGLIANI, Michelangelo
Francesco Rossini
– Nacque a Lucca nel 1618, non molto prima del 31 marzo, giorno in cui fu battezzato, da Giuliano e da Apollonia di Giovanni Morastrelli. Ebbe un fratello, [...] dal nipote del cardinale Felice Centini, Giacinto, conclusasi con la sua condanna a morte nel 1635. Al pontefice presentò l’Eneide maccaronica (edita decenni più tardi in Echo cortese, 1680-1683, II, pp. 259-344), che comprende, fra gli epigrammi ...
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SIBILIATO, Clemente
Massimo Galtarossa
SIBILIATO (Sibilato), Clemente. – Nacque a Bovolenta, nella bassa Padovana, il 10 febbraio 1719 da Giovanni Battista e da Diana Alfonsi.
Diversamente da quanto [...] manoscritte Ad studiosos seminarii alumnos, ut latinam Terentii fabulam agant. La circolazione delle sue osservazioni manoscritte sopra l’Eneide di Virgilio a uso degli scolari attirò l’attenzione di Francesco Algarotti da Potsdam, che, entrato in ...
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GHINI (Glinci), Leonardo
Anna Siekiera
Nacque a Cortona intorno al 1535.
Il proavo Simone Ghini arrivò nella città toscana da Perugia alla metà del sec. XIII. Di parte guelfa, i Ghini nel 1258 parteciparono [...] nei volgarizzamenti dal latino, traducendo per un'edizione a più mani dell'opera di Virgilio l'ottavo libro dell'Eneide (L'opere di Vergilio… nuovamente da diversi eccellentissimi autori tradotte in versi sciolti, et con ogni diligentia raccolte da ...
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Flegetonte (Flegetonta)
Pietro Mazzamuto
È il terzo dei fiumi dell'Inferno. D. immagina che esso nasca dal riaffiorare, nel cerchio dei violenti, della corrente fluviale prodotta dalle lacrime del Veglio [...] incendia torquet " (XIII 563-565) e per di più qualcuno vi sta immerso (" ardenti Phlegethonte natat "); e, infine, nell'Eneide, " ...rapidus flammis ambit torrentibus omnes / Tartareus Phlegethon " (VI 550-551). Tale è del resto l'etimo del vocabolo ...
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Fabrizio, C. Luscino
Manlio Pastore Stocchi
Console nel 282 e nel 278 a.C., censore nel 275, ottenne due volte il trionfo per le sue vittorie sulle popolazioni italiche riluttanti all'egemonia romana.
Durante [...] negli scrittori classici e medievali; e appunto come " parvo... potentem / Fabricium " lo saluta Virgilio nel sesto libro dell'Eneide (vv. 843-844).
Anche nell'opera dantesca la menzione di F. ritorna sempre con questa inflessione (con l'eccezione ...
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fretta
Federigo Tollemache
La voce, che ricorre solo in poesia, denota " desiderio o necessità di far presto " una cosa; spesso corrisponde a " prestezza ": vidi due mostrar gran fretta / de l'animo, [...] qua sù non taglia in fretta / né tardo (Pd XXII 16).
Va notato, inoltre, che il tema della f., nettamente presente peraltro nell'Eneide (II 373-374, IV 571-574, VI 176-177, VII 156-157, ecc.), ha nell'economia della Commedia un'importanza grandissima ...
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Carlo Maria Ossola
Poeta italiano, nasce ad Alessandria d'Egitto, l'8 febbraio 1888, da genitori lucchesi, colà emigrati, perché il padre Antonio lavorava come sterratore al canale di Suez. Frequenta [...] traduzioni dei 40 Sonetti di Shakespeare, delle Visioni di Blake, della Fedra di Racine, delle poesie di Gongora e Mallarmé, dell'Eneide e delle "Favole indie della genesi". Potrà così compiersi il viaggio e l'ultima 'mira': La Terra Promessa, 1950 e ...
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. Famiglia di artisti bolognesi. Agostino, pittore, scultore e incisore, nacque a Bologna nel 1557, morì a Parma nel 1602. Fratello maggiore di Annibale, fu posto da giovinetto nella bottega di un orafo, [...] , specie nel palazzo Fava (1580-85) tanto nel fregio degli Argonauti, quanto nella sala più piccola con le scene dell'Eneide, ispirate dagli affreschi di Niccolò dell'Abbate a Scandiano. Nel palazzo Magnani (1592) ebbe scarsa parte; gli si ascrivono ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...