SOLIMENA, Francesco
Fiorella Sricchia Santoro
‒ Nacque a Canale, frazione di Serino (Avellino), il 4 ottobre 1657, da Angelo, pittore, e da Marta Grisignano dei quali fu il figlio primogenito.
Secondo [...] l’Enea e Didone della National Gallery di Londra; quattro dipinti furono richiesti dal marchese Bonaccorsi per la Galleria dell’Eneide del suo nuovo palazzo di Macerata (post 1711; p. 1134, e nota 63): immagini che trasferiscono nel mito con mirabile ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] da Maximilian Frank. Ancora per la duchessa di Devonshire il C. partecipò, assieme ad altri artisti, all'illustrazione dell'Eneide nella traduzione di A. Caro, fatta stampare dalla duchessa nella tipografia romana De Romanis (I, 1819; II, 1820). I ...
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MINARDI, Tommaso
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Faenza il 4 dic. 1787 da Carlo, tintore chimico, e Rosa Stanghellini. Ebbe una prima formazione presso la scuola di G. Zauli, dove entrò intorno al 1800, [...] già stato coinvolto in importanti imprese di traduzione: oltre al Giudizio michelangiolesco, consegnato nel 1826, si devono ricordare l’Eneide secondo la versione di A. Caro per tipi dell’editore romano Mariano Augusto De Romanis (1819-21), cui il ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] L'amore di libertà, a L'amore della patriao sia Cordova liberata da' Mori, fino alle prime due opere sceniche ricavate dall'Eneide, e cioè Elena rapita e La rovina di Troia (in cui è da notare che il verso martelliano era ormai stato definitivamente ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] l'aggiunta finale di una parte mancante nell'edizione guariniana (il commento ai versi 933-952 dell'ultimo libro dell'Eneide) e il cambiamento del colophon, che attribuiva (con vistoso tentativo di plagio) l'accurata emendazione a Ludovico Carbone ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] il 21 ott. 1803.
Alle opere del F. citate nel testo si aggiungano: Volgarizzamento libero del quarto libro dell'Eneide di Virgilio, Venezia 1768; Lettere d'un prete montagnuolo sopra la questione del battesimo degli aborti, in L'Europa letteraria ...
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COMPARETTI, Domenico
Guiovanni Pugliese Carratelli
Nato a Roma il 7 luglio del 1835 (secondo altre fonti il 27 giugno) da Agostino e da Barbara De Andrei, fu dapprima docile ai desideri della famiglia [...] 1921], priva di nessi con riti misterici), su Le immagini di Virgilio, ilmusaico di Hadrumetum e i primi setteversi dell'Eneide (in Atene e Roma, XVII [1914]). Indice dell'autorità internazionale del C. paleografo è inoltre il fatto che intorno al ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] sul "genio socratico". Per la sua ispirazione genericamente filologica, a questo trattato si può avvicinare il commento ai primi versi dell'Eneide, nel quale, fra l'altro, dalla trattazione dell'ira di Giunone si passa a parlare dell'ira del vero Dio ...
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ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] tavole, disegni e incisioni raffiguranti gli episodi narrati nell’Odissea (1999-2001; Pegoraro, 2012), e le illustrazioni per l’Eneide (Bologna 2003) e il Don Chisciotte della Mancha (Roma 2000), ma non perse mai interesse e empatia nei confronti ...
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BAROCCI (Baroccio), Federico, detto il Fiori
Marylin A. Lavini
Afredo Petrucci
Nacque probabilmente nel 1535 in Urbino da famiglia di artisti: il bisnonno Ambrogio, milanese, era scultore stabilitosi [...] , 3 (1944-45), pp. 305.; Id., The last Prince of Urbino, in Gazette des Beaux-Arts, XXVII (1945), pp. 27-38; H. Bardon, L'enéide et l'Art XVI et XVIII siècle, ibid., XXXVII (1950, ma pubbl. 1959), pp. 92 ss.; T. P. Baird, Two drawings related to Ws ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...