In fisica atomica, o. atomico, la funzione d’onda associata a un elettrone in un determinato stato di un determinato atomo, mediante la quale risultano definiti l’energia e il momento della quantità di [...] m. Ricordiamo al riguardo che per un atomo in un campo magnetico l’energia dipende dall’assetto dell’o. nel campo medesimo. In fig. 1 è cerca poi di tenere conto considerando come carica nucleare che agisce sugli elettroni una carica efficace, minore ...
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Si definisce valore critico di una determinata grandezza, il valore limite mai raggiunto dalla grandezza medesima (per es., la velocità critica nel moto dei gravi nell’aria), oppure quel valore in corrispondenza [...] opera in condizioni critiche; così, per es., un reattore nucleare a fissione si dice critico quando il numero dei neutroni prodotti singolarità in alcune osservabili (per es., l’energia libera, la magnetizzazione, la suscettività magnetica e la ...
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Grande esplosione primordiale dalla quale l’Universo (➔) si sarebbe formato a partire da uno stato iniziale di altissima densità e temperatura, cui sarebbe seguita una rapida espansione (v. fig.).
La teoria [...] ), e soprattutto da fotoni: si parla quindi, con riferimento all’energia dell’Universo, di era della radiazione ed era della materia. A elio (si entra perciò nella cosiddetta era nucleare). I fotoni interagivano frequentemente con le particelle ...
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Fisico tedesco (Würzburg 1901 - Monaco di Baviera 1976). Iniziò i suoi studi a Monaco sotto la guida di maestri come A. Sommerfeld e W. Wien. Decisivi per la sua maturazione scientifica furono, tra il [...] di Bohr (1913), nella quale confluivano l'ipotesi di quantizzazione dell'energia applicata da M. Planck allo studio della radiazione di corpo nero e il modello d'atomo nucleare di Rutherford. H., anche in collaborazione con Born, contribuì a una ...
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Nel linguaggio scientifico e tecnico, rapporto fra due grandezze che si corrispondano, o siano trasformabili l’una nell’altra, atto a stabilire i termini della corrispondenza o della reciproca trasformabilità.
Chimica
E. [...] mediante la massa di ghiaccio a 0 °C che la quantità di calore stesso può fondere. E. in tritolo (o in TNT) Quantità di tritolo la cui esplosione equivale, in termini di energia liberata, a una data esplosione nucleare o termonucleare (➔ ton). ...
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In fisica, termine originariamente introdotto per indicare genericamente particelle elementari di massa intermedia tra quella dell’elettrone e quella del protone; il nome è stato poi dato, specificamente, [...] dei nuclei, e interagisce con essi producendo una disintegrazione nucleare. In assenza di materia, il m. π− si π0 decade in due fotoni, tra i quali si ripartisce l’energia corrispondente alla massa di quiete della particella; la sua vita media ...
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spettrografo Apparecchio che serve a produrre e a registrare lo spettro di una sorgente di radiazioni, in particolare luminose (s. ottico) o elettromagnetiche in genere (s. per radioonde, per raggi X ecc.); [...] s. per neutroni utilizzano la diffusione anelastica di neutroni di bassa energia (➔ neutrone), generalmente minore di 1 eV, per lo studio Come sorgente di neutroni può essere impiegato un reattore nucleare o la spallazione in un metallo pesante ad ...
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Radiazione elettromagnetica di elevatissima frequenza (maggiore di circa 3‧1018 Hz, e quindi lunghezza d’onda inferiore a 10−10 m), i cui fotoni hanno energie maggiori di circa 10 keV. I raggi γ possono [...] ). I raggi γ di questo tipo, cioè di origine nucleare, hanno energie tra 10 keV e 10 MeV circa. Raggi γ di energia più elevata si manifestano nelle reazioni fra particelle elementari di alta energia. Per produrre intensi fasci di raggi γ di alta ...
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Particella stabile, elettricamente carica (con carica elettrica positiva pari in valore assoluto a quella dell’elettrone), di dimensioni subatomiche (∿10–15 m) e massa pari a 1,67∙10–27 kg, appartenente [...] di questo momento dovrebbe essere pari a un magnetone nucleare μN (1/1836 del magnetone di Bohr): il studio sperimentale delle interazioni tra il p. ed elettroni di alta energia ha evidenziato che il p. possiede una struttura elettrica e magnetica ...
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Fisico teorico austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1900 - Zurigo 1958), figlio di Wolfgang Joseph. Ha compiuto fondamentali ricerche di meccanica quantistica e di relatività. Ha ricevuto il premio [...] teoria quantistica dei campi. Per salvaguardare la conservazione dell'energia nel decadimento β, per primo ipotizzò l'esistenza del l'ipotesi fu resa pubblica durante il Congresso di Fisica nucleare di Roma del 1931 e tre anni dopo Fermi formulò la ...
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nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo della cellula: la struttura n.; membrana...
nucleare pulito
loc. s.le m. Energia nucleare relativamente meno inquinante per l’ambiente. ◆ [tit.] Chiude l’impianto inglese del «nucleare pulito» [testo] La promessa era quella di produrre elettricità a basso costo per tutto il ventunesimo...