UTOPIA
Delio CANTIMORI
. Dal famoso libro di T. More, De optimo reipublicae statu, deque nova insula Utopia, si suol chiamare utopia ogni esposizione di ideale politico e sociale corrispondente nel [...] ecc.
Bibl.: Oltre alle bibliografie riguardanti gli autori citati, si veda per la critica ai socialisti utopisti, C. Marx e F. Engels, Il Manifesto del Partito Comunista, in Nuova Collana di Economisti, dir. da G. Bottai e C. Arena, XII, Torino 1934 ...
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Manacorda, Mario Alighiero
Mauro Laeng
Pedagogista e storico della cultura e dell'educazione, nato a Roma il 9 dicembre 1914; figlio dello storico della scuola Giuseppe (1876-1920), è stato esponente [...] della Rinascita per partigiani e reduci e, dal 1948 al 1954, ha curato l'edizione degli scritti di K. Marx, F. Engels e F. Mehring. Ha quindi diretto le edizioni Rinascita e le riviste Voce della scuola democratica (1957-60) e Riforma della scuola ...
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Rivoluzionaria (Michajlovka, Smolensk, 1851 - Pietrogrado 1919); aderì a 17 anni al populismo e fu arrestata per aver collaborato con S. G. Nečaev (1869-71). Dopo aver compiuto un attentato contro il capo [...] , appoggiò quest'ultimo; aderì quindi al gruppo menscevico Edinstvo ("Unità") e combatté aspramente i bolscevichi. Tradusse in russo opere di Marx e Engels; scrisse anche saggi su Voltaire e Rousseau e sulla storia della Prima Internazionale. ...
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Vormarz
Vormärz
(ted. «prima di marzo») Nella storia tedesca con questa espressione si intende la fase di preparazione, sul piano politico-sociale e culturale, delle insurrezioni democratico-borghesi [...] livello sia organizzativo che teorico: nel febbr. 1848 fu pubblicato il Manifesto del partito comunista di K. Marx e F. Engels. Con l’espressione «sistema del V.», nell’uso storico, si indica il sistema politico vigente nell’impero austriaco dal 1815 ...
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Franko, Ivan Nikolaevič
Cesare G. De Michelis
Poeta, nato a Naguevič, Galizia, nel 1856, morto nel 1916; è considerato insieme con T. Ševičenko uno dei massimi poeti ucraini. Intellettuale democratico [...] radicale russo - da Belinskij a Herzen, da Černyševskij a Dobroljubov - e tradusse in ucraino le opere di Marx ed Engels. Fu acceso sostenitore dell'indipendenza della Galizia dall'impero asburgico, e tra i primi ad attribuire coi fatti una dignità ...
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densificazione
densificazióne s. m. – Processo d’intervento e riqualificazione sui tessuti urbani preesistenti che include strategie edilizie diverse fra le quali, per es., una crescita intelligente, [...] le aree urbane densamente popolate dall’immagine tetra e insalubre tratteggiata, in tempi diversi, da autori diversi: da Friedrich Engels a Thomas Carlisle, da George Herbert Wells a Hebenezer Howard fino a Le Corbusier. Le elevate densità consentono ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1909 - Firenze 1993); prof. all'univ. di Cagliari (dal 1956), di Pisa e (dal 1960) di Firenze; uno dei promotori (1945), poi direttore, della rivista Società; senatore comunista [...] suo essere scienza di forme e insistendo sul valore delle opere mature di Marx (introd. a L'ideologia tedesca di Marx-Engels, 1968; Dialettica e materialismo, 1974). Molti i suoi studî storici: Filosofi vecchi e nuovi (su Scheler, Hegel, Kant, Fichte ...
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hegeliana, destra e sinistra
Distinzione (fatta la prima volta nel 1837 da D. F. Strauss, ripresa da K. L. Michelet, divenuta poi comune) dei seguaci di Hegel, in base alla loro divergente interpretazione [...] più giovane generazione dei discepoli hegeliani o giovani hegeliani (Strauss, Bauer nella seconda fase, Feuerbach, Ruge, Marx, Engels, Stirner, ecc.), distingueva, fino a opporle, filosofia e religione, in un’interpretazione ateistica del pensiero di ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] dottrinario e astratto, privo di qualsiasi senso della realtà. Tale significato divenne prevalente e fu ripreso da K. Marx e F. Engels per definire la maggior parte degli epigoni ‘rivoluzionari’ di G.W.F. Hegel. Marx intese l’i. come il complesso ...
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CAPORUSSO, Stefano
Giorgio Boccolari
Nacque a Modugno (Bari), in data ignota. Probabilmente prese parte, prima del '60, a cospirazioni antiborboniche. Troviamo le prime testimonianze della attività [...] pel mantenimento dei quattro prigionieri" (Marx, p. 39). Duro anche il giudizio di Carlo Cafiero sul C., inuna lettera ad Engels (Marx-Engels, p. 24).
Quanto alla sezione napoletana, il C. rifiutò di convocarne l'assemblea e si oppose ai tentativi di ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...