Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] amoroso / apprendeva lamento a’ giovinetti», Dei Sepolcri, vv. 261-262). Altra caratteristica è il sapiente uso dell’enjambement, spesso implicato in una costruzione sintattica che tende a travalicare vistosamente la misura metrica.
Per i Sepolcri si ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] precise congiunzioni logico-grammaticali (è il cosiddetto parlar disgiunto: Tasso 1995: 224), o ancora da figure come l’enjambement (il «rompimento de’ versi»: Discorsi dell’arte poetica; Tasso 1959: 399), in grado di determinare una dissimmetria tra ...
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COLONNA, Mario
Nicola Longo
Nacque probabilmente a Roma nella prima metà del sec. XVI da Stefano di Francesco del ramo di Palestrina della famiglia, e da Elena di Niccolò Franciotti, signore di Basanello [...] "normale" della struttura del sonetto corrisponde quella del singolo verso o il suo raddoppiarsi attraverso il frequente enjambement. Non si tratta che di due delle tante possibili manifestazioni dell'artificiosità espressiva propria della poesia di ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] (Pensieri d’amore VIII, 21), percotean e nascondea (Bassvilliana II, 31 e 105). Nella sintassi, inarcature (o enjambement) e inversioni costituiscono la cifra stilistica prevalente: «un pauroso / di sozzi mostri abisso» (Sulla Mitologia, 100); «l ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] propri modelli linguistici scrittori celebri in altri generi letterari. Disse di ricavare l’endecasillabo sciolto, spezzato e ricco di enjambement, da Cesarotti; l’alternanza di ritmo da Virgilio; il metro «poco sonante, e spezzato» da Seneca. Non si ...
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CONESTAGIO (Connestagio) de Franchi (Franci), Gerolamo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova verso il 1530 da Simone fu Gerolamo. Il padre e il nonno, cittadini di nobiltà nuova, furono ascritti [...] nei sonetti e nei madrigali, l'influenza del Della Casa (tra l'altro il C. adopera costantemente la tecnica dell'enjambement) e del Tasso meno concettoso; presente, nel ritmo poetico e nell'ottica dei contenuti dei capitoli, l'Ariosto delle Satire ...
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DI COSTANZO, Angelo
Paola Farenga
Nacque a Napoli con ogni probabilità nel 1507 da Alessandro e Roberta Sanfremondo.
Appartenente al ramo della famiglia ascritto al "seggio" di Portanuova dove, nei [...] comunanza di interessi poetici. Del sonetto il D. fu ritenuto sostanziale innovatore: sfruttando abilmente l'uso dell'enjambement egli riesce a svolgere con estremo equilibrio un'idea non comune che, annunciata nei primi versi, giunge solitamente ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] dai primi tre versi si interrompe per la regolarità del quarto verso, che sembra peraltro più breve a causa dell'enjambement:fuga della vita e perennità della sentenza ("Chi ci vedesse in quelle fiamme incedere, senza sperare al ciel potere ascendere ...
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enjambement
‹ãˇ∫ãbmã′› s. m., fr. (propr. «scavalcamento»). – Procedimento stilistico frequente nella poesia delle lingue sia classiche sia moderne, consistente nel dividere una breve frase, o un gruppo sintattico intimamente unito (per es.,...