PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] è uomo politico, benché ne prenda la maschera» (Epistolario, cit., p. 392), ma scrisse con comprensione a Tullio Dandolo per i suoi figli Enrico ed Emilio: «Deploriamo le illusioni, ma onoriamo chi, errando nel cedere a queste, vi si è slanciato da ...
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CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] altri, G. B. Cavalcaselle, D. Martelli, R. Bonghi, T. Dandolo, R. Foresi, F. D. Guerrazzi, G. Prati, i ministri Coppino assieme ad altri dipinti per lo stesso luogo affidati a Enrico Pollastrini, Amos Cassioli, Annibale Gatti, Luigi e Cesare Mussini ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] dello Studio, che i docenti di diritto avevano minore reputazione dei maestri presenti in altri atenei; e Matteo Dandolo, due anni avanti, segnalava un rapporto numerico, assolutamente opposto alla normalità, di 300 studenti "legisti" contro più di ...
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MANUZIO, Paolo
Tiziana Sterza
Nacque a Venezia il 12 giugno 1512 da Aldo il Vecchio e da Maria Torresano, figlia di Andrea socio di Aldo.
Il M. trascorse l'infanzia con la madre e i fratelli Manuzio [...] nel febbraio 1547, si trasferì da S. Paternian a casa Dandolo, alla Giudecca. Nel 1549 fu candidato per merito alla cattedra di giunsero dal cardinale Ippolito II d'Este, da Ottone Enrico, principe elettore del Palatinato, che gli offrì l'ufficio ...
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CALOGERÀ, Angelo (al secolo Domenico Demetrio)
Cesare De Michelis
Nacque a Padova il 7 sett. 1696 da Liberale, gentiluomo di Corfù, e Giustina Labarvellon, di origine francese.
Il padre che al comando [...] , forse il modello, dei Viaggi di Enrico Wanton di Zaccaria Seriman, amico e collaboratore Biografia degli scrittori padovani, I, Padova 1832, pp. 183-189; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia e i suoi ultimi cinquant'anni, App., ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] Saverio della Rosa, Vincenzo Orelli, Giovan Battista Dell'Era, Enrico Albricci, per non citare che i maggiori). Il C IV, Roma 1764, pp. 316 ss.; V, ibid. 1766, passim;G.Dandolo, La caduta della Rep. di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni,App., ...
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CONTARINI, Domenico
Marco Pozza
Doge di Venezia, il primo di questa famiglia, succedette a Domenico Flabiano intorno alla primavera-estate del 1041 (il Dandolo, p. 209, e la tradizione posteriore pongono [...] spiccatamente antimperiale del riavvicinamento venetopapale indusse anzi Enrico III a mantenere una posizione di aperta probabilmente assai vicina, rinnovava a Domenico Silvo e Bono Dandolo, legati dei doge, i secolari privilegi imperiali di ...
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DE CRISTOFORIS, Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 20 ott. 1824, primogenito di nove figli, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota.
Il padre, figura di spicco nell'ambiente culturale [...] e Appendice, IV, ad Indices; B. L. Guastalla, Carte di Enrico Guastalla, Roma-Milano 1921, p. XV; Lettere di L. Manara a 377. Sulla parte avuta nel '48 milanese: G. Capasso, Dandolo, Morosini, Manara e il I battaglione dei bersaglieri lombardi 1848-49 ...
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CONTARINI, Iacopo
Giorgio Cracco
Figlio di Domenico, nacque intorno al 1193, da una delle più antiche e nobili famiglie veneziane: "de haut lignaje", precisa il da Canal.
Il C. discendeva infatti, secondo [...] . Ma deve trattarsi di equivoco: il Canal parla sì di un Enrico Contarini vescovo, ma si tratta di un figlio del doge Domenico (non Ancona e quella contro Capodistria, che richiesero (secondo il Dandolo) la nomina di una giunta di savi fornita di ...
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FALIER (Faletro, Faledro), Ordelaffo (Ordelaf)
Irmgard Fees
Figlio, secondo la Cronica di Andrea Dandolo e secondo la Origo civitatum di Vitale, eletto doge nel 1084, nacque probabilmente a Venezia. [...] Boemondo capitolò poco dopo.
Con l'imperatore d'Occidente, EnrIco V, Venezia sembra aver avuto, invece, durante il "pala d'oro", da lui commissionata, a quanto riferisce Andrea Dandolo, nel 1105 a Bisanzio. In tempi recenti è stato anche sostenuto ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....