Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] tutto conforme alle idee del tempo. Così, la discesa di Enrico VII in Italia, che aveva acceso anche le speranze di Dante da tale condizione. A metà del 14° sec., con il doge Andrea Dandolo, autore, fra il 1342 e il 1352, di una Chronica brevis e ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] , della promessa di matrimonio con Diana, figlia naturale d'Enrico II. E colle nozze l'esplicitarsi degli appetiti. Nel giugno pare riprendersi, tant'è che - così nel dettagliato riferire di Dandolo - mangia un paio d'uova e beve un mezzo bicchier di ...
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DANDINI (Dandino), Girolamo
Annna Foa
Nacque a Cesena (Forlì) il 25 marzo 1509, da Anselmo e da Giovanna Maretina. La sua famiglia, originaria di Siena, era nobile e imparentata per matrimonio con i [...] e assistette alla morte di Francesco I e all'inizio del regno di Enrico II. Il 15 luglio il D. era a corte, con il difficile legato da antichi vincoli. Per l'ambasciatore veneto, Matteo Dandolo, che si diceva suo "amicissimo" nella legazione di ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] Dalmazia quale segretario generale del provveditore Vincenzo Dandolo, egli accettò la temporanea missione di , nel 1835, del volume Semplice verità opposta alle menzogne di Enrico Misley, stampato anonimo, ma da tutti conosciuto come opera di ...
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CACCIALUPI, Giovanni Battista (Iohannes Baptista de Casalupis, de Cazzialupis, de Gazalupis, de Sancto Severino)
Giuliana D'Amelio
Nacque da Baldassarre e da Luchina Campi a San Severino nella Marca [...] con altri colti giuristi - Francesco Bruni, Antonio Dandolo da Venezia, Conte di Sacco II - la l. qui se patris (C.6.14.3) ambedue lette a Siena ed edite insieme da Enrico da Colonia, 1500 (H 4205, GKW 5854, IGI 2311); 15) Repetitio §cum autem,l ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] è uomo politico, benché ne prenda la maschera» (Epistolario, cit., p. 392), ma scrisse con comprensione a Tullio Dandolo per i suoi figli Enrico ed Emilio: «Deploriamo le illusioni, ma onoriamo chi, errando nel cedere a queste, vi si è slanciato da ...
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CONTARINI, Domenico
Marco Pozza
Doge di Venezia, il primo di questa famiglia, succedette a Domenico Flabiano intorno alla primavera-estate del 1041 (il Dandolo, p. 209, e la tradizione posteriore pongono [...] spiccatamente antimperiale del riavvicinamento venetopapale indusse anzi Enrico III a mantenere una posizione di aperta probabilmente assai vicina, rinnovava a Domenico Silvo e Bono Dandolo, legati dei doge, i secolari privilegi imperiali di ...
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DE CRISTOFORIS, Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 20 ott. 1824, primogenito di nove figli, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota.
Il padre, figura di spicco nell'ambiente culturale [...] e Appendice, IV, ad Indices; B. L. Guastalla, Carte di Enrico Guastalla, Roma-Milano 1921, p. XV; Lettere di L. Manara a 377. Sulla parte avuta nel '48 milanese: G. Capasso, Dandolo, Morosini, Manara e il I battaglione dei bersaglieri lombardi 1848-49 ...
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CONTARINI, Iacopo
Giorgio Cracco
Figlio di Domenico, nacque intorno al 1193, da una delle più antiche e nobili famiglie veneziane: "de haut lignaje", precisa il da Canal.
Il C. discendeva infatti, secondo [...] . Ma deve trattarsi di equivoco: il Canal parla sì di un Enrico Contarini vescovo, ma si tratta di un figlio del doge Domenico (non Ancona e quella contro Capodistria, che richiesero (secondo il Dandolo) la nomina di una giunta di savi fornita di ...
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FALIER (Faletro, Faledro), Ordelaffo (Ordelaf)
Irmgard Fees
Figlio, secondo la Cronica di Andrea Dandolo e secondo la Origo civitatum di Vitale, eletto doge nel 1084, nacque probabilmente a Venezia. [...] Boemondo capitolò poco dopo.
Con l'imperatore d'Occidente, EnrIco V, Venezia sembra aver avuto, invece, durante il "pala d'oro", da lui commissionata, a quanto riferisce Andrea Dandolo, nel 1105 a Bisanzio. In tempi recenti è stato anche sostenuto ...
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ducato2
ducato2 s. m. [der. di duca «doge», con riferimento alla rappresentazione, su un lato, del doge che riceve il vessillo da san Marco]. – Moneta d’oro e d’argento coniata sotto la giurisdizione di un doge; in partic., la moneta veneziana...
quartarolo
quartaròlo (letter. quartaruòlo) s. m. [der. di quarto]. – 1. Antica unità di misura di capacità per il vino usata a Roma, equivalente a 14,585 litri; era la quarta parte del barile. Per metonimia, recipiente di tale capacità. 2....