Figlia (n. 1122 circa - m. Fontevrault-l'Abbaye 1204) di Guglielmo X duca d'Aquitania; sospettata d'adulterio, il suo matrimonio con Luigi VII di Francia (1137) fu sciolto nel 1152, con il pretesto della [...] di blando confino fino al 1185, ma le richieste di divorzio di Enrico al legato pontificio non ebbero seguito. Protettrice d'artisti e letterati, governò mentre il re Riccardo I, suo figlio, partecipava alla crociata, e durante la sua prigionia. ...
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Béarn Regione storica della Francia sudoccidentale, nel dipartimento dei Pirenei Atlantici.
Compresa all’epoca romana nell’Aquitania, dal 10° sec. fu viscontea ereditaria sotto la famiglia de Gabaret. [...] dai fors (carte di diritto consuetudinario), e rafforzare i poteri della Corte di B., stati generali di il titolo. Salito sul trono di Francia (1589) con il nome di Enrico IV l’ultimo conte, il B. conservò la propria autonomia, soppressa nel 1620 ...
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Decleva, Enrico. – Storico italiano (Milano 1941 - ivi 2020). Ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Milano, di cui dal 2001 al 2012 è stato rettore, i suoi studi si sono concentrati [...] sulla politica italiana tra Ottocento e Novecento, sull’editoria (imprescindibili le biografie di Arnoldo Mondadori, 1993, e Ulrico Hoepli, 1997) e sugli orientamenti di democrazia laica. Della sua copiosa ...
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Centro della Francia sud-occidentale, nel dipartimento della Dordogna.
Ricordata nel 12° sec. (con il nome di Bragerac, che mantenne fino al 16° sec.), assunse importanza commerciale perché situata sulla [...] (1685) le tolse ogni importanza.
Trattato di B. Stipulato nel 1577 tra Enrico III di Francia e i capi del partito protestante, cioè il re di Navarra (il futuro Enrico IV) e il principe di Condé, si proponeva, con concessioni reciproche, di portare ...
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Uomo di corte e storico francese (n. Bourdeille 1540 circa - m. 1614); viaggiò molto (in Italia tre volte) al servizio di Carlo IX ed Enrico III; combatté nelle guerre di religione contro i protestanti [...] (1568-69; 1572-73); ma visse soprattutto a corte, finché, per una caduta da cavallo, non si ritirò nelle sue terre. Perfetto conoscitore della vita di corte sotto gli ultimi Valois, la ritrasse con felicità ...
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Famiglia dell'Italia merid., i cui più antichi rappresentanti sono Salvatore, castellano di Rodi (1110), e Federico, falconiere di Federico II (1239). I M., patrizî di Salerno, fiorirono nel Serinese e [...] la rivoluzione del 1799; Francesco, Gennaro, Giuseppe, Vincenzo, Nicola e Raffaele, che presero parte ai moti del 1820; Enrico (1821-1869), che diffuse la Società nazionale nel Salernitano e contribuì alla repressione del brigantaggio; Giuseppe (1880 ...
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Figlio minore (n. 1200 circa - m. Evesham 1265) di Simon IV. Caduto in disgrazia alla Corte francese, si recò in Inghilterra (1230), dove ebbe riconfermata da Enrico III la contea di Leicester, già della [...] e 1264) organizzò la rivolta, divenendo l'arbitro della politica interna; perse però presto l'appoggio dei baroni per i suoi progetti di controllo parlamentare sul governo e per la rappresentanza concessa alle città nel parlamento. Sconfitto e ucciso ...
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Famiglia scozzese. Ne fu fondatore il barone normanno Guido de Baliol, seguace di Guglielmo il Conquistatore. Tra i suoi membri, noti: John (m. 1269), che fece parte del consiglio di reggenza durante la [...] minorità di Alessandro III e sostenne poi la causa di Enrico III contro Simone di Montfort; fece grandi donativi allo studio di Oxford, continuati dalla vedova che fondò il College che porta tuttora il suo nome, dotato di ricca biblioteca; suo figlio ...
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Nobile famiglia piemontese, nota fin dal sec. 10º. I M., vassalli del vescovo di Asti, per difendersi contro i comuni di Cuneo e Mondovì, dovettero poi (1240) sottomettersi all'autorità comunale e subire [...] rami, si è distinta con prelati, uomini di studio, generali, come Carlo Giuseppe M. di Magliano (1645-1729), vescovo di Bobbio, lo storico Emanuele M. della Rocca (1835-1910), cultore della storia di Mondovì, e il generale Enrico M. della Rocca (v.). ...
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Figlio (n. 1135 circa - m. 1189) di Amedeo III; assunse il governo alla partenza del padre per la seconda crociata (1147). Gli successe l'anno dopo, coadiuvato dal vescovo di Losanna, Amedeo di Hauterive. [...] sua lotta anticomunale, per poi riprendere un atteggiamento ostile. Questo provocò l'invasione delle sue terre da parte di Enrico, figlio di F. Barbarossa, che le dichiarò confiscate. Dal suo quarto matrimonio, con Beatrice di Vienne, nacque Tommaso ...
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enriciano
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Enrico. Articoli e., sottoscritti da Enrico di Valois come condizione alla sua elezione a re di Polonia (11 aprile 1573), ed entrati a far parte stabilmente del diritto pubblico...
padre di tutti i dizionari
loc. s.le m. Il più importante e autorevole tra i dizionari. ◆ Torino si riconferma così il centro di una grande tradizione: sono torinesi, infatti, tutti i grandi dizionari della lingua italiana, dal Tommaseo al...