Ingegnere e fisico italiano (Roma 1884 - ivi 1952), dal 1923 prof. di fisica tecnica all'univ. di Roma. Socio nazionale dei Lincei (1938), socio della Società dei XL. È stato presidente della Società torinese [...] riguardanti la termodinamica, la fotometria, la trasmissione del calore, l'acustica applicata. A lui è stato intestato l'Entemorale istituito nel 1952, che ha per scopo di favorire le ricerche e gli studî nel campo postale, delle telecomunicazioni ...
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GARBASSO, Antonio
Giulio Peruzzi
Nacque a Vercelli il 16 apr. 1871 da Luigi e Rosa Gabba (sulla professione dei genitori non si hanno notizie, la madre è definita "benestante"). Fece gli studi classici [...] la cui istituzione si doveva anche al suo fondamentale impegno. Questo Laboratorio divenne, in seguito, nel corso degli anni Venti entemorale, sotto gli auspici del Consiglio nazionale delle ricerche (di cui il G. presiedeva all'epoca il comitato di ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] i libri di fisica", in greco τὰ μετὰ τà ϕυσικά; 4) Opere morali e politiche: Etica Eudemea (7 libri), Grande Etica (2 libri: d' della potenza. Al limite di questo processo, A. pone un ente perfetto che, avendo pienamente attuato la sua natura, è "atto ...
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L’azione, il fatto e il modo di orientare, cioè di stabilire la posizione rispetto ai punti cardinali. Nell’uomo, la capacità di riconoscere il luogo in cui ci si trova, la direzione che si sta seguendo [...] formano in una dimensione unitaria della vita intellettuale e morale del soggetto e risultano essere il frutto combinato di O. (o orientazione) è l’attribuzione convenzionale a un dato ente geometrico di un senso, un verso o una qualità che ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] dalla derivata ‛assoluta'
Si può dimostrare che questo ente è un vettore, purchè le γικλ che figurano nella ‛legge razionale' del tutto - per non dire dell'alta ispirazione morale e politica e dell'ansia religiosa di Einstein: questo lo sfondo ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Corpi, materia e spazio
Roger Ariew
Eric P. Lewis
Corpi, materia e spazio
Autore di un trattato filosofico di grande successo, 'storico del re' [...] essere più considerata il principio organizzativo che fa sì che un certo ente sia quello che è, ma piuttosto il modo in cui la di suscitare reazioni negative. Le sue concezioni politiche e morali, alle quali oggi è legata la sua fama, subordinavano ...
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Natura
Natura [Lat. natura, der. del part. pass. natus di nasci "nascere"] [FAF] Il mondo delle cose che nascono, divengono e ci circondano, come dire l'Universo considerato nella sua essenza e costituzione, [...] . Natura. In questo signif. può essere considerata come nome proprio di un ente (come si fa per Universo, Terra, Sole, ecc.) e per tale fondamentali della filosofia (l'altra è la filosofia morale), quella che ricerca i principi a priori della ...
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ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, finito, creato; e. immaginario, ideale;...
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...