Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei due valori di verità, V (vero) o F (falso).
In linguistica, sequenza di parole che forma un segmento reale di discorso (orale o scritto), prodotto in una determinata ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] p. si può dire che sono vere o false (e una p. vera è per Frege, come per Meinong e Russell, un fatto), non degli enunciati: la verità o la falsità di una p. (per es., che 2+2=4 o che Colombo scoprì l’America) è indipendente dall’essere formulata ...
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enunciatoenunciato [Der. del part. pass. enuntiatus del lat. enuntiare, comp. di ex "fuori" e nuntiare "annunciare" e quindi "annunciare pubblicamente, esternare"] [FAF] [ALG] Secondo la definizione [...] ) che, oltre ai simb. dei connettivi logici (negazione, congiunzione, alternativa, implicazione, equivalenza) ammette solo espressioni enunciative; nel calcolo degli e., cioè, si studia il periodo senza analizzare il rapporto tra soggetto e predicato ...
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ipotesi
ipotesi in logica, enunciato che viene assunto per indagarne le conseguenze, a prescindere dalla sua eventuale verità fattuale: nelle dimostrazioni per assurdo, per esempio, si assume come ipotesi [...] assiomi di una teoria T discende una implicazione A ⇒ B, si dimostra che, aggiungendo agli assiomi di T l’enunciato A, è possibile dedurre l’enunciato B. In questo caso A è detta ipotesi ausiliaria. Spesso l’assunzione di un’ipotesi ha la funzione di ...
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tesi
tesi nell’enunciato di un → teorema espresso in forma di implicazione del tipo «se A allora B», indica il conseguente B dell’implicazione (mentre l’antecedente è detto ipotesi). Per esempio, nell’enunciato [...] del teorema (o teorema inverso): dato un teorema della forma «se A allora B», il suo enunciato inverso è «se B allora A»; non è detto che tale enunciato sia ancora un teorema, sia cioè ancora dimostrabile. Per esempio, mentre è vero il teorema di ...
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nòrma sociale Enunciato imperativo o prescrittivo che impone a un individuo o a una collettività la condotta o il comportamento più appropriati (cioè 'giusti') cui attenersi o da evitare in una determinata [...] situazione, al fine di confermare la propria appartenenza al consesso sociale. La violazione di una n.s. è definita devianza sociale, ed è associata di solito a una sanzione la cui entità è proporzionale ...
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antinomia
antinomia enunciato, formulato nel linguaggio naturale o in un linguaggio formale, sintatticamente ben formato e del quale non è possibile stabilire il valore di verità poiché sia la sua affermazione [...] vero (è noto come paradosso del mentitore: → paradosso). Il motivo di tale anomalia risiede nella → autoreferenzialità dell’enunciato. Spesso le antinomie costituiscono punti di partenza per riflessioni sull’uso del linguaggio o sull’assetto logico ...
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contronominale
contronominale proposizione (o enunciato) associata a una implicazione logica del tipo A ⇒ B in cui la proposizione antecedente viene scambiata con quella conseguente e di entrambe si [...] considerano le rispettive negazioni; formalmente: ¬B ⇒ ¬A. Quindi, la contronominale di «A implica B» è: «non B implica non A». Nel linguaggio naturale, la contronominale di «se sei genovese allora sei ...
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Walras, legge di
L’enunciato secondo il quale in un modello di equilibrio economico generale con n mercati la somma del valore ai prezzi di mercato degli eccessi di domanda (positivi o negativi) sugli [...] n mercati è necessariamente pari a zero, sicché, se n−1 mercati sono in equilibrio, anche n-esimo deve esserlo. Formalizzata da M.-E.-L. Walras dal quale prese il nome, la legge di W. è un’identità che ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...