Un enunciato viene definito ellittico quando non è costruito attorno a un predicato verbale completo ed esplicito e quando tale predicato può essere recuperato letteralmente a partire dal suo contesto [...] il seguente viene invece inserito uno tra i possibili verbi del dire, che si collegano al verbo intervenire del primo enunciato:
(3) Su Cassano ieri è intervenuto anche Mazzarri, allenatore della Samp fino ad una settimana fa: «Con me ha combinato ...
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teorema
teorema in matematica e in logica, enunciato per il quale esiste una dimostrazione a partire da un insieme di → assiomi; esso può cioè essere dedotto da tali assiomi attraverso regole di deduzione [...] formata in un’altra formula ben formata, costruendo così una catena di deduzione che muove dagli assiomi e giunge all’enunciato che si intende dimostrare. A titolo di esempio viene riportata la deduzione logica della formula ben formata A ∨ ¬A nel ...
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Diritto
In diritto costituzionale, proposizione normativa (o enunciato) contenuta in un testo, usualmente distinta dalla norma, che risulta invece dall’attività interpretativa delle diverse disposizioni.
La [...] nei libri» e il «diritto in azione».
In linea di massima, per d. si intende la proposizione normativa (o enunciato) contenuta in un testo e per norma ciò che risulta a seguito dell’attività interpretativa di una disposizione. Questa problematica ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] , F.P. Ramsey aveva notato come il termine «vero» non aggiunga in realtà nulla di più di quanto non dica l’enunciato stesso al quale viene applicato. A tale concezione della v. è stato dato il nome di teoria ridondantistica (redundancy theory) della ...
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teorema In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. [...] nel quale si può, in generale, cominciare con alcuni o con altri enunciati.
In un sistema formale si chiama t. (o enunciato dimostrabile) l’ultima formula di una dimostrazione, cioè di una sequenza finita di formule tali che ciascuna di esse ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] con me. Dai primi mi difende la legge (Kraus, Detti e contraddetti, cit., p. 100)
(b) le sue varie forme enunciative, che si articolano nelle seguenti sottospecie:
(i) forma assertiva:
(5) Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la ...
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In filosofia, l’assunzione congiunta della tesi che un enunciato ha significato se, e solo se, è possibile la sua verificazione, e della tesi che il significato di un enunciato è il metodo della sua verificazione. [...] , e la sua storia si confonde con quella dei tentativi di stabilire un criterio di significanza che separi gli enunciati dotati di significato da quelli che ne sono privi. La motivazione per la ricerca di un simile criterio è riconducibile ...
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Un enunciato contiene tipicamente (ma non necessariamente) informazioni di due tipi; una parte indica qualcosa che parlante e ascoltatore sapevano già: dà cioè un’informazione data; un’altra indica qualcosa [...] o scritta. Un’informazione è data se l’entità a cui rinvia è presente nella situazione comunicativa al momento dell’enunciazione; un’informazione è nuova se l’entità a cui rinvia non è (ancora) presente nella situazione comunicativa al momento dell ...
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forma proposizionale
forma proposizionale in logica, espressione sinonimo di → enunciato o, in termini più formali, non facendo riferimento ad alcuna semantica, di → forma enunciativa. ...
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modus tollendo ponens
Locuz. latina («modo che negando [un enunciato] afferma [l’altro]»). Inferenza della sillogistica classica che ha la seguente forma: «vale almeno uno degli enunciati p, q; vale [...] ‘non p’; allora vale q» ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...