MARGOTTI, Lanfranco
Marco Maiorino
– Nacque a Colorno (Parma) nel 1559, presumibilmente a settembre, da Astolfo. Ebbe almeno tre fratelli: Ottavio, che lasciò la moglie Lucia Bedola e il figlioletto [...] al M. l’ammirazione della Curia papale: le lettere da lui composte erano elogiate per la chiarezza e la lucidità dell’enunciato, che egli padroneggiava abilmente, modellandolo a seconda dei diversi destinatari.
Per i servigi resi alla S. Sede ottenne ...
Leggi Tutto
COLONNETTI, Gustavo
Enzo Pozzato
Nacque a Torino l'8 nov. 1886 da Alcibiade e da Paoletta Callegaris, e si laureò in ingegneria civile presso il politecnico della città natale nel 1908. Nel 1910 egli [...] anni tra il 1912 e il 1915 appartiene una prima serie di lavori del C. che lo avrebbero successivamente portato all'enunciazione del "principio del minimo", un principio che avrebbe chiarito i fenomeni di cui sopra ed aperto la via alla tecnica del ...
Leggi Tutto
CARUEL, Teodoro
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque il 27 giugno 1830 a Chandernagor, presso Calcutta, nel Bengala, da Constant, francese, e da Josephine Hume, inglese. Giunse con la famiglia, appena [...] centrale di Firenze, oggi presso l'Istituto botanico universitario. Così lo aveva voluto il Parlatore secondo un programma enunciato nel 1842 a Parigi (Les collections botaniques du Musée Royale de physique et d'histoire naturelle, Florence 1874 ...
Leggi Tutto
SALVI, Nicola (Niccolò). – Nacque a Roma il 6 dicembre 1695 da Giuseppe Andrea e da Anna Barbara Fiori «nella parrocchia di S. Biagio della Pagnotta» (Luzi, 1905, p. 161). Un imprecisato «negozio» del [...] e Portogallo, la reggia d’Imeneo, di cui restano due incisioni di Filippo Vasconi, traduceva in un aureo Cinquecento l’enunciato barocco del chiasmo concavo-convesso di S. Agnese in Agone.
Al 1731 datano alcuni impegni tecnico-peritali. Allacciato un ...
Leggi Tutto
CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] sui motivi di differenziazione tra il pragmatismo teoretico di Vailati e del C., che è una teoria del significato degli enunciati, e l'uso irrazionalistico che nel Leonardo, e altrove, fecero sia Papini sia i suoi amici dell'innesto pragmatista sulla ...
Leggi Tutto
GRANATA, Luigi
Antonio Saltini
Nacque a Rionero in Vulture, in Basilicata, l'11 nov. 1776 da Benedetto e Rosa Melchiorre. Il padre, medico aggiornato, tanto da vantare la traduzione di opere fisiologiche [...] nel 1824, poi ristampati, a ragione della buona accoglienza, nel 1835.
Nata da un intento divulgativo, espressamente enunciato nella prefazione, l'opera realizzava i propositi dell'autore raccogliendo con ordine e lucidità cognizioni che, ancora ...
Leggi Tutto
BARSANTI, Eugenio (Niccolò)
Gino Arrighi
Nacque a Pietrasanta (Lucca) il 12 ott. 1821, da Giovanni e Angela Francesconi. Studiò presso gli scolopi nel paese natale e sin dai primi anni rivelò subito [...] che il B. era a conoscenza del principio di equivalenza fra energia termica e meccanica che, intuito dal Camot ed enunciato dal Mayer nel 1842, fu esaurientemente dimostrato dal Joule soltanto nel 1850.
Persistendo in tali ricerche, il B., verso la ...
Leggi Tutto
ARRIGHETTI, Andrea
Mario Gliozzi
Nacque a Firenze il 24 ag. 1592 dall'avvocato Giulio e da Maria Semigi. Discepolo di B. Castelli nello studio delle matematiche, l'8 luglio 1613 fu eletto membro dell'Accademia [...] fu da lui formulata nel 1641.
Va, infine, anche ricordata la lettera a Galileo del 25 sett. 1633: vi è enunciato e dimostrato un teorema sulla resistenza dei solidi ad essere spezzati, che Galileo, ammiratolo "per la sottigliezza dell'invenzione", si ...
Leggi Tutto
PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] opere dell’ab. A. Peyron, in B. Peyròn, Per le nozze Teresa Peyron - Melchior Pulciano, Torino 1879, p. 7), proposito già enunciato nel 1806, in margine al Salmo ebraico composto per la prima messa di Ludovico di Breme. Peyròn non stampò il testo ...
Leggi Tutto
LORETA, Pietro
Stefano Arieti
Nacque a Ravenna il 10 luglio 1831 dal nobile Nicola e da Teresa Masolini di Imola. Frequentò le scuole secondarie a Bologna, ove la famiglia si era trasferita. Attratto [...] " e che occorre "operare opportunamente" attraverso un'attenta selezione dei casi da sottoporre a intervento, secondo il principio enunciato da J. Lisfranc: "se la chirurgia è brillante quando opera, lo è ancor più quando guarisce i malati senza ...
Leggi Tutto
enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...