BORGONE, Giambattista Gropello conte di
Valerio Castronovo
Nato intorno al 1650 ad Avigliana, da famiglia, della piccola borghesia provinciale, privo di una solida formazione culturale, ma dotato di [...] avrà, come è noto, solo "con il successivo editto del maggio 1731, ma intanto - come rileva il Prato - il principio, enunciato dal B., che le comunità dovessero provvedere in linea di massima "con carichi personali ai soli servizi e alle spese locali ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] , come il tipo aggettivo più sostantivo («i novelli sedani») o le inversioni che inarcano e nobilitano l’enunciato («cardi, sotto la neve […] ibernanti»); parole coniate dall’autore (accileccare, da cilecca «scherno»); infine termini del lessico ...
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FORTEGUERRI, Giovanni
Vanna Arrighi-Franco Pignatti
Nacque a Pistoia nel 1508 da Desiderio di Giovanni e da Cassandra di Possente Brunozzi. Apparteneva a una delle più prestigiose famiglie della città, [...] sua antica natura, e due confratelli: l'unico spunto autenticamente novellistico, il peccato carnale di Senso, viene solo enunciato senza avere uno sviluppo narrativo. Senza dubbio le novelle più lubriche e inquietanti della raccolta sono la II e la ...
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CROSTAROSA, Maria Celeste
Jean-Michel Sallmann
Nata il 31 ott. 1696 a Napoli, nell'ambiente della borghesia giudiziaria, che s'impose nella società meridionale fra la fine dei XVII e gli inizi del XVIII [...] . Ogni momento della vita quotidiana, determinato secondo le nove virtù che stavano al fondaTento della spiritualità della C., vi è enunciato come la metafora di un episodio della vita dei Cristo. I momenti salienti sono il giovedì e il venerdì, in ...
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CERADINI, Giulio
Mario Crespi
Nacque il 17 marzo 1844 a Milano da Antonio e da Maria Sala e qui compì i primi studi.
Nel 1860 si arruolò nell'esercito garibaldino e partecipò alla spedizione di Sicilia; [...] e di Realdo Colombo, riesaminare tutte le scoperte sulla grande e sulla piccola circolazione che avevano preceduto l'enunciato harveyano. Iniziò quindi una serie di ricerche in varie biblioteche italiane e straniere, nel corso delle quali doveva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco De Sanctis
Andrea Battistini
Francesco De Sanctis considerò la letteratura un’esperienza umana integrale immersa totalmente nel corso della storia. La sua ideologia romantica non prese una [...] deve quindi necessariamente rivestirsi «di quegli elementi che predominano nella società in cui vive» (pp. 1189-90).
L’enunciato romantico, risalente a Louis de Bonald (1754-1840), secondo cui la letteratura è l’espressione della società, acquista in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] , oltre all’affermazione del carattere storico, storicamente definibile e delimitabile, del sentimento religioso, Cantimori trovava enunciato un principio di metodo fondamentale per uno studio della storia che non fosse espressione delle proprie ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] , ma una semplice gaffe terminologica, che tutt’al più valeva a denotarne il convinto attaccamento non a un astratto enunciato teorico, ma a quello che era per lui un dato dell’esperienza troppo evidente per essere seriamente messo in discussione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Lodovico Bianchini
Antonio Maria Fusco
A chi voglia ricostruire il clima culturale esistente nel Napoletano della prima metà dell’Ottocento, premessa indispensabile per poter comprendere la natura del [...] », per usare il linguaggio dell’economista d’oggi: non esercitava cioè alcuna influenza sulle variabili reali del sistema. Enunciato teorico rilevantissimo, questo, e tutt’altro che privo di conseguenze sul terreno della politica economica, ma di cui ...
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CICCOTTI, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Palazzo San Gervasio (Potenza) il 28 apr. 1880 da Michele e Maria Teresa Barile, piccoli proprietari terrieri, ebbe rettificato il cognome in Scozzese Ciccotti [...]
Uscito Mussolini dall'Avanti!, il C., che dallo scoppio della guerra europea aveva oscillato tra un neutralismo meramente enunciato e un'accesa intesofilia, restò il commentatore principale dell'organo socialista per i problemi internazionali, e con ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...