Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] I verbi reggenti esprimono generalmente stato d’animo, come adorare, amare, detestare, odiare, preferire (fare qualcosa). In un enunciato quale ama cantare, l’infinito non descrive un’azione né successiva né precedente al verbo reggente, ma piuttosto ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] è guarito non perché mi sia operato, ma benché mi sia operato
In quest’ultimo esempio la forza comunicativa dell’enunciato è data dalla somiglianza formale fra le due subordinate, in contrasto con la differenza logico-semantica fra la relazione di ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] dal tracciato è possibile ricavare la durata dei singoli foni, la loro intensità e l’andamento intonativo dell’enunciato. Infine l’analisi spettrografica permette di evidenziare i numerosi effetti di coarticolazione che caratterizzano il parlato.
Le ...
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La categoria dei nomi di massa, presente in molte lingue del mondo, è costituita da ➔ nomi che presentano diverse proprietà, in particolare:
(a) indicano tipicamente sostanze o materie anziché individui;
(b) [...] già numerabili (due formaggi caprini freschi; pani e pesci). Ancora, i casi comuni di diminutivi come birretta o vinello in enunciati come ottima questa birretta, ce l’hai ancora quel vinello? si riferiscono a birra e vino nelle accezioni di «tipo ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] sintattico il termine ristrutturazione è preferito a rianalisi, per es., per indicare la possibilità di analizzare un enunciato con due predicati (per es., verbo modale o aspettuale o di movimento + infinito) come struttura monofrasale (ausiliare ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] , intendendo con quest’ultima la posizione preaccentuale di elementi della tonìa, cioè dell’ultima parte di un enunciato (attorno all’ultima sillaba accentata) dove si presentano particolari condizioni prosodiche. In queste posizioni è meno probabile ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] è: se le Xn sono somiglianti (hanno cioè la stessa distribuzione), allora Sn è asintoticamente normale. Questo risultato, enunciato da A. De Moivre nel 1732, contiene come caso particolare la c. della distribuzione di J. Bernoulli: il numero ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] del discorso. Allo stesso modo, un generico movimento all'indietro della testa o dell'intero corpo può indicare che l'enunciato è collocato in un tempo passato. Un movimento in avanti del braccio e della mano, spesso accompagnato da un movimento ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] subito sullo schermo del telefonino. Anche i meccanismi della ricezione e della carica dell’apparecchio generano una serie di enunciati rituali nella conversazione al cellulare (non prende / non c’è campo; mi sposto per sentirti meglio; metto in ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] Tale vincolo agisce in maniera regolare, e pertanto del tutto prevedibile: date due parole contigue all’interno di un enunciato, la geminazione della consonante iniziale di una parola si produce dopo una parola tronca.
L’interpretazione sincronica di ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...