negativo
negativo [Der. del lat. negativus, dal part. pass. negatus di negare] [LSF] Che contrasta un'affermazione, che si oppone a qualcosa, in partic. a qualcosa qualificato come positivo. ◆ [STF] [...] n. universale: quello vero sempre, quale, per es., "nessun corpo materiale è senza dimensioni"; si distingue da un enunciato n. particolare, quale, per es., "qualche corpo non si elettrizza positivamente". ◆ [OTT] Immagine n. (o, assolut., negativa s ...
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Ingegnere e matematico (Villiers-en-Brie 1797 - Saint-Ouen, Loir-et-Cher, 1886). Ingegnere nel servizio dei ponti e strade, poi (1848-54) prof. all'istituto agronomico di Versailles; nel 1868 membro dell'Académie [...] di S.-V.); in proposito S.-V. introdusse un postulato, confermato poi da numerose esperienze, che può essere così enunciato: le tensioni interne e le deformazioni nelle varie sezioni di un corpo prismatico non variano se si sostituisce un sistema di ...
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riduzione
riduzióne [Der. del lat. reductio -onis "atto ed effetto del ridurre e del ricondurre", dal part. pass. reductus di reducere (→ ridotto)] [ALG] [ANM] I vari signif. particolari del termine [...] è falso; in simb.: (p→┐p)→┐p; (b) il secondo principio della r. all'assurdo afferma che, se un enunciato implica una contraddizione, allora quell'enunciato è falso; in simb.: [(p→q)⌃(p→┐q)]→┐p. ◆ Teoria della r.: (a) [ANM] v. algebre di operatori: I ...
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molecolare
molecolare [agg. Der. di molecola] [MCC] Qualifica delle grandezze descriventi lo stato dinamico di un sistema dal punto di vista lagrangiano (detto anche punto di vista m.), in quanto da [...] m.: nella logica matematica (per analogia con il signif. fisico), un enunciato formato da più enunciati semplici, detti invece enunciati atomici. ◆ [FML] Massa m.: la massa di una molecola, ottenibile dividendo la massa di una mole di sostanza ...
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indeterminazione
indeterminazióne [Der. del lat. indeterminatio -onis "mancanza di determinazione, di precisione", dal part. pass. indeterminatus di indeterminare, comp. di in- neg. e determinare "fissare [...] quantistica, teoria della: IV 7 e sgg. Il principio, estrapolato al di là dello specifico campo in cui fu enunciato, è stato posto da alcuni alla base di revisioni filosofiche ed epistemologiche del concetto di causalità. In effetti, fin dal ...
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Kirchhoff Gustav Robert
Kirchhoff 〈kìrk'of〉 Gustav Robert [STF] (Königsberg 1824 - Berlino 1887) Prof. di fisica successiv. nelle univ. di Breslavia (1850), Heidelberg (1854) e Berlino (1875); socio [...] ; si ha lnp=A-(B/T)-ClnT, dove A, B e C sono costanti empiriche. ◆ [STF] [TRM] Funzione di K.: funzione che compare nell'enunciato della legge di K. sui poteri emissivi (v. oltre). ◆ [CHF] Legge di K.: lega la variazione del calore di reazione con la ...
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reciprocita
reciprocità [Der. del lat. reciprocitas -atis "qualità, condizione di ciò che è reciproco", da reciprocus "reciproco"] [ALG] Lo stesso che correlazione, cioè corrispondenza proiettiva fra [...] , e i sistemi nulli, detti anche correlazioni nulle o correlazioni focali. ◆ [EMG] [OTT] Leggi, o teorema, di r. dell'ottica: enunciato per la luce ed estensibile al caso elettromagnetico in genere (teorema di r. elettromagnetico), afferma che se un ...
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risolubile
risolùbile [agg. Der. del lat. resolubilis "che si può risolvere", dal part. pass. resolutus del lat. resolvere "sciogliere di nuovo"] [ALG] Equazione algebrica r. per radicali, o r. algebricamente: [...] principio non ammette una soluzione generale: è tale, per es., il problema di trovare un procedimento per riconoscere se un enunciato qualunque è o no un teorema. ◆ [ALG] Problema r. con riga e compasso: quello, in genere elementare, che può essere ...
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ricorrenza
ricorrènza [Der. di ricorrente] [LSF] Ciascuno dei casi in cui un dato fenomeno si verifica, sinon. di occorrenza. ◆ [ALG] (a) Sinon. di induzione (completa), come nelle locuz. definizione [...] da x più di ε e poi, dopo un tempo tε (tempo di r.) abbastanza lungo, ritorna vicino a x entro ε (fu enunciato da H. Poincaré). Se lo spazio delle fasi viene sostituito con uno spazio discreto e se si può assumere valida l'ipotesi ergodica, è ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] In rapporto all’interpretante il s. può essere un rema (termine o nomeclasse), un dicisegno (corrispondente più o meno a un enunciato) e un argomento (che consta di una premessa, costituita da un dicisegno o gruppo di dicisegni, e di una conclusione ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...