tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del Nuovo Testamento; esegesi tipica quella che si basa sulla ricerca [...] «figuratamente» (τυπικῶς), così, per es., Adamo è il tipo (τύπος) di Cristo (Romani 5, 14). Basandosi sul principio enunciato da s. Paolo, l’esegesi cristiana, soprattutto quella più incline all’allegorismo, ha fatto valere più volte il senso t. per ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] le posizioni (prima e dopo il predicato) e in tutti i ruoli: come soggetto e non-soggetto, per persone e per non-persone. L’enunciato di cui sopra, allora, in un registro informale sarebbe:
(17) lui ha preso il cane ed è uscito con lui [o ci è uscito ...
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dato
dato [Der. del part. pass. datus del lat. dare] [LSF] Denomin. delle informazioni qualitative o, più spesso, quantitative (in partic., d. sperimentali) che siano conosciute relativ. a un determinato [...] valori noti (o presunti noti) di talune grandezze, mediante i quali, sulla base delle relazioni e condizioni presupposte nell'enunciato del problema, ci si propone di determinare i valori incogniti di altre grandezze. ◆ [LSF] D. grezzo: ogni dato all ...
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Nernst 〈nèrnst〉 Walther Hermann [STF] (Briesen 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Prof. di chimica fisica nell'univ. di Gottinga (1894) e poi di Berlino (1905); per le sue ricerche di termodinamica ebbe [...] della sostanza nei solventi stessi. ◆ [TRM] Postulato, o principio, di N.: uno dei modi in cui si può enunciare il terzo principio della termodinamica, sull'irraggiungibilità dello zero assoluto: v. termostatica: VI 206 e. ◆ [BFS] Potenziale di ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] non v’era sabbia, né mare ... non esistevano né la terra né l’alto cielo ...» (Voluspa 9 e seg.). Talora come enunciato positivo sono usate espressioni che si possono rendere con «abisso», «voragine»: per es., Esiodo (Theog. 116): «al principio vi fu ...
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In senso generico, retta credenza, conformità ai principi di una determinata religione, della quale si accetta integralmente la dottrina. In generale, è un principio sostenuto dalle religioni che si richiamano [...] comunità cristiane a significare l’unità della fede contro le tendenze giudaizzanti, scismatiche ed eretiche, secondo l’enunciato dell’epistolario paolino: «Un Signore, una fede, un battesimo». Nell’età patristica la preoccupazione di conservare ...
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negativo
negativo [Der. del lat. negativus, dal part. pass. negatus di negare] [LSF] Che contrasta un'affermazione, che si oppone a qualcosa, in partic. a qualcosa qualificato come positivo. ◆ [STF] [...] n. universale: quello vero sempre, quale, per es., "nessun corpo materiale è senza dimensioni"; si distingue da un enunciato n. particolare, quale, per es., "qualche corpo non si elettrizza positivamente". ◆ [OTT] Immagine n. (o, assolut., negativa s ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] a insiemi infiniti di principi validi solo per insiemi finiti.
Tipi di paradossi
In logica, il p. è un enunciato contrario all’opinione comune ovvero che si presenta in sé stesso contraddittorio. Allorché si tratta dei cosiddetti p. logici e ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco [...] del perfetto ecc.).
Con altra accezione, il termine indica, in contrapposizione a rema (➔), l’elemento di un enunciato o di una serie di enunciati portatore dell’informazione già nota e alla quale se ne aggiungono altre nuove. musica L’idea musicale ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] nelle scienze della natura (v. Popper, 1957). Ma non è detto che ci si debba limitare a munire i relativi enunciati di un 'indice' spazio-temporale che li relativizzi storicamente; si può anche cercare di appurare le condizioni per cui le invarianze ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...