Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] ogni specie di frase, ma non di fornire una spiegazione delle relazioni che intercorrono tra i diversi tipi di enunciati. Per ovviare a questo limite, Chomsky propone in Syntactic structures (1957) una nuova versione di grammatica generativa, formata ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] o situazionale tra gli interlocutori, è anche possibile che l’appellativo sia espresso come un normale sintagma nominale in un enunciato alla terza persona e che si accompagni al lei come pronome allocutivo:
(4) cosa bevono i signori?
(5) ha dormito ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] illocutivo, un senso di urgenza (o, in certi contesti, fastidio o stupore). Segnaliamo anche le ripetizioni di verbi all’interno di enunciati: chi viene viene; dove capita capita; come è è, per indicare che il dove o il come dell’evento ripetuto è ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] nasconde, può essere esplicitata attraverso l’aggiunta di una frase causale (o di un complemento di causa; ➔ causali, frasi) all’enunciato:
(3) nonostante si sia mosso con largo anticipo, ha perso il treno, poiché c’era lo (o a causa dello) sciopero ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] usata dai filologi e dai linguisti per commentare esempi, è costituita da una prima riga in cui sotto ciascuna parola dell’enunciato è messa, rispettando l’ordine della lingua all’origine, una parola in un’altra lingua naturale che funge in quel caso ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] ;
(e) possono avere ➔ prefissi e ➔ suffissi: anti-furto, matt-oide;
(f) possono costituire il tema di un enunciato (➔ tematica, struttura; ➔ nominalizzazioni).
In questa chiave, non ci sono grandi differenze tra nomi come gatto, operatore, messa in ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] , p. 27)
In questo modo l’oggetto assume il ruolo di tema (➔ tematica, struttura): costituisce cioè la parte dell’enunciato su cui verte la successiva predicazione. Nelle frasi in cui appare in prima posizione, ma non è successivamente ripreso da un ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] ːaˈpaŋka/ cassapanca. Si tratta di prominenze la cui presenza è influenzata dalla struttura ritmica del resto dell’enunciato così come dalla velocità di eloquio (sono solitamente più evidenti se la velocità di eloquio non è elevata). L’attribuzione ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] ’intrecciano nella mente e s’incrociano l’uno nell’altro, e l’uno si compie o si rafforza, nell’atto di enunciarsi, coll’altro; così anche le proposizioni, per rendere più pronta e vigorosa la comunicazione del pensiero, si attraversano in varii modi ...
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Si definisce trittongo una sequenza di tre suoni vocalici (➔ vocali) tautosillabici (appartenenti cioè alla stessa ➔ sillaba), in cui un solo segmento è associato con la posizione strutturale del nucleo [...] che, in registri accurati, e dunque in genere più lenti (➔ pronuncia), queste sequenze, se finali di parola e di enunciato, possono essere prodotte con uno ➔ iato dopo la vocale nucleica e prima della semivocale [-i̥]; di conseguenza, si avrà ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...