teorema In matematica e nelle scienze deduttive, ogni enunciato (o formula o proprietà) che può essere dimostrato, cioè che può essere dedotto logicamente dagli enunciati primitivi, detti assiomi o postulati. [...] nel quale si può, in generale, cominciare con alcuni o con altri enunciati.
In un sistema formale si chiama t. (o enunciato dimostrabile) l’ultima formula di una dimostrazione, cioè di una sequenza finita di formule tali che ciascuna di esse ...
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principio
princìpio [Der. del lat. principium, da princeps -ipis "primo"] [LSF] [FAF] Enunciato che costituisce la generalizzazione di una vasta evidenza sperimentale e che si assume come vero per ogni [...] possibile ulteriore esperimento e argomentazione teorica (che non dev'essere in contraddizione con esso); la sua discendenza dall'evidenza sperimentale lo distingue dal postulato (che è una semplice premessa ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] da esso altri asserti di controllo e assoggettarli a loro volta a controllo empirico. Come tutti gli altri asserti, gli enunciati osservativi/asserti di controllo rimangono in linea di principio criticabili, il che non toglie che vi siano casi in cui ...
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regola
règola [Der. del lat. regula, da regere "guidare diritto"] [LSF] (a) Modo di svolgersi ordinato e costante di una classe di fenomeni, da prendersi come norma di casi specifici. (b) Enunciato che [...] indica il procedimento per alcuni calcoli e per risolvere taluni problemi matematici (per es., r. di derivazione) o fisici basandosi su certe leggi (per es., la r. delle tre dita). Per le r. non ricordate ...
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Fisica
La circostanza per la quale una data relazione tra grandezze fisiche rimane invariata per particolari trasformazioni di variabili; il termine è anche usato come sinonimo di conservazione.
Matematica
Principio [...] di i. del numero Enunciato da H. Schubert (1876), recita che «Il numero delle soluzioni di un problema di geometria algebrica, al variare dei dati con continuità, se è finito si mantiene costante (purché ogni soluzione sia contata con la dovuta ...
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predittivo
predittivo [agg. Der. di predire, per influenza dell'ingl. predictive] [LSF] Che consente di prevedere il possibile avverarsi di eventi o di situazioni future. ◆ [FAF] Contenuto p.: di una [...] sperimentalmente, che se ne possono dedurre; in tal senso si dice anche che gli enunciati scientifici hanno valore p., a differenza, per es., degli enunciati metafisici. ◆ [ELT] Filtro p.: dispositivo per stimare lo stato di un processo stocastico, o ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] quel che gli abbiamo chiesto di fare, o ha accettato una nostra presa di posizione. In taluni casi, l'accumularsi in un enunciato di una varietà di scopi che il ricevente non è in grado di analizzare, o da cui non riesce a difendersi, può costituire ...
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logico
lògico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. logicus, dal gr. log✄ikós, a sua volta da lógos "discorso, ragio-namento"] [LSF] Che concerne la logica o che è conforme a essa come retto modo di ragionare. [...] ◆ [ALG] [FAF] Connettivi l.: espressioni che si premettono a un enunciato (la negazione non) o si interpongono fra due enunciati (la congiunzione e, la disgiunzione o, il condizionale se...allora e il bicondizionale se e solo se). ◆ [ELT] Dispositivo ...
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distanza
distanza [Der. del lat. distantia, dal part. pres. distans -antis di distare "stare lontano", comp. di dis- e stare] [ALG] La lunghezza del tratto di linea retta che congiunge due punti, o, [...] più generic., la lunghezza del percorso fra due luoghi, due oggetti. Il concetto di d., così enunciato, presuppone che l'ordinario spazio tridimensionale sia dotato di una struttura geometrica che permette di definire matematicamente un segmento di ...
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verificazione
verificazióne [Der. del part. pass. verificatus di verificare (→ verifica)] [LSF] Atto ed effetto del verificare; l'effetto è propr. la verifica, ma questo termine è oggi inteso come sinon. [...] ◆ [FAF] Principio di v., o di verificabilità: principio di carattere epistemologico che, nella versione corrente, asserisce che un enunciato ha significato se e solo se è verificabile e che tale significato coincide con la procedura messa in atto per ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...