In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] tra g. e diritto. Con l’età ellenistica la concezione della g. si inscrive nell’orizzonte della filosofia stoica ed epicurea. Nella visione stoica la g. è conformità a un ordine naturale pensato come espressione di un principio razionale divino; in ...
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GUASCO, Francesco Eugenio
Cesare Preti
Nacque ad Alessandria il 3 nov. 1725 da Guarnerio Lorenzo, marchese di Castelletto d'Erro, e da Maria Violante Turinetti, dei conti di Perego. Secondo di quattro [...] insolito per un ecclesiastico, l'Epicuro difeso. Osservazioni critiche sopra la di lui filosofia, che difendeva la morale epicurea, pur associata alla metafisica malebranchiana del piacere come azione divina ed esaltata come teorica del repos e dell ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] ed eterni); il m. locale o di traslazione ha per Aristotele la priorità sulle altre forme di mutamento. Nella fisica democriteo-epicurea, poi in quella di origine galileiana e cartesiana, il m. si definisce non come passaggio da potenza ad atto ma ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] (come si vedrà) dalle due più importanti fra le minori scuole socratiche, la cirenaica e la cinica, poi continuate dall'epicurea e dalla stoica. Chi meglio capì, dei socratici, l'insegnamento del maestro nel suo moralismo rigoroso e insieme nel suo ...
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Nome dei rappresentanti di un movimento filosofico iniziatosi nell'età di Socrate e perpetuatosi poi attraverso tutto lo sviluppo della cultura antica. Socrate, reagendo al relativismo sofistico, aveva [...] loro idea della divinità, ma in un particolare atteggiamento per cui esso non si risolve nell'ascesi soddisfatta degli epicurei né nell'identità contemplativa d'Aristotele, bensì appare come termine etico di uno sforzo della volontà. L'ascesi cinica ...
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‛OMAR KHAYYĀM (più esattamente, in persiano, ‛Omar-i Khayyām, e, in arabo, ‛Omar ibn al-Khayyām od ‛Omar al-Khayyāmī; forma completa del nome: Ghiyāth ad-Din Abū'l-Fatḥ ‛Omar ibn Ibrāhīm al-Khayyām)
Astronomo, [...] centinaia di quartine attribuite a ‛O., un gruppo apparentemente più antico, probabilmente autentico, e di decisa intonazione scettico-epicurea: il che darebbe a ‛O. una posizione meno lontana da quella datagli dal Fitzgerald: ma queste conclusioni ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] dunque lo spazio che occupa), come superficie interna del corpo che lo contiene (Physica, IV, 4). Di fronte alla concezione epicurea dello spazio come di un vuoto infinito attraverso il quale si muovono liberamente gli atomi, occorreva dare maggiori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il poema filosofico
Simonetta Nannini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il primo nucleo del genere “poema filosofico”, al quale vengono [...] miracolosa testimonianza della vitalità dell’epica.
Lucrezio a Roma scriverà l’ultimo poema epico, a ponte fra dottrina epicurea e poema esametrico (la qual cosa costituirebbe una forte infrazione dalla norma che, in epoca alessandrina, non prevede ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] pratica di saggezza
Il motivo della f. come ricerca e pratica di saggezza si presenta nella sua forma più specifica nelle scuole epicurea e stoica, e si ritrova anche nei cinici, nei cirenaici e negli scettici. Il nuovo accento che la f. acquista sta ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] , Walter Burley) e probabilità (Nicola d’Autrecourt) del vacuum. Solo con il ritorno della dottrina atomistica democritea ed epicurea e con la sua utilizzazione, nel primo Seicento, contro la teoria aristotelica dei quattro elementi, si ripropone con ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
carpe diem
〈... dìem〉 locuz. lat. (propr. «cogli il giorno [presente]»). – Parole con cui Orazio (Odi I, 11, 8) esorta a saper godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno; la massima riassume l’ideale oraziano, di origine stoico-epicurea,...