1. Filosofo (sec. 5º a. C.), discepolo di Anassagora, noto per la sua interpretazione allegorica di Omero e per le sue identificazioni degli eroi con elementi del cosmo e degli dèi con parti dell'organismo [...] la milza; ecc.). 2. Discepolo (331-278 a. C.) di Epicuro, una delle personalità più spiccate e geniali della cerchia epicurea. Morì prima di Epicuro che lo predilesse, gli intitolò il suo Metrodoro e gli dedicò l'Euriloco. Della ventina di scritti di ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] realtà ben vive. La morte è scontata per V. come condizione preliminare, cosmica, della vita stessa. Ormai era ben lontano dall'idea epicurea che "la morte è nulla"; anzi il regno dei morti è ben più ampio di quello dei vivi, e questo, in certo modo ...
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Filologo classico e storico delle religioni (Weilburg 1834 - Bonn 1905), prof. nelle univ. di Berna (1861-63), Greifswald (1863-66), Bonn (dal 1866); è stato una delle grandi figure della storia delle [...] e delle informazioni assicurano alle sue opere interesse e valore tuttora attuali. Pubblicò, tra l'altro: Epicurea (1887); Altgriechischer Versbau (1887); Das Weihnachtsfest (1889); Christliche Festbräuche (1889); Götternamen (1896; 2a ed. a cura ...
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Uomo politico romano (n. 101 a. C.); pretore (61), fu accusato di concussione (59) da Clodio, ma venne assolto e grazie all'appoggio di Cesare, suo genero, ebbe (58) il consolato; aiutò Clodio nella lotta [...] pretese di Antonio, ma fu contrario alla condanna richiesta da Cicerone. Poi lasciò la politica e si dedicò agli studî, particolarmente alla filosofia epicurea. Si ritiene da molti che egli sia stato il proprietario della Villa dei papiri a Ercolano. ...
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Astronomo, matematico e poeta persiano (n. Nīsābūr, Khorāsān - m. ivi 1123 circa). Astronomo alla corte del sultano selgiuchide di Persia, O. procedette a una riforma del calendario solare persiano, ma [...] di E. Fitzgerald. Questo geniale adattamento ottocentesco dava dell'opera poetica di ῾O. Kh. un'interpretazione scettica ed epicurea, con cui contrastava la quasi contemporanea versione francese di J.-B. Nicolas, che sulle orme dell'esegesi indigena ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] con gli stoici a lui anteriori, ma ha il merito di informarci sulla filosofia antica in generale e specialmente su quella epicurea. I frammenti dell'opera Sulla poesia sono stati da alcuni interpretati come rivelatori di una posizione critica di F ...
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Poeta latino (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), di cui non si conosce né la patria né la vita, autore di un poema Astronomica, interrotto al 5º libro, la cui cronologia si può fissare sulla base di riferimenti [...] e di Petosiride. Formalmente M. imita Lucrezio, specialmente nel proemio ai singoli libri, pur essendo all'opposto della dottrina epicurea; frequenti sono le imitazioni virgiliane, ma M. resta molto inferiore a Lucrezio e a Virgilio, non riuscendo a ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] piaceri giustamente equilibrati secondo il loro minore o maggiore valore. Ma dove più forte appare l'influenza dell'etica epicurea (V. rifiuta però l'atomismo e la fisica di Epicuro) si inserisce senza contrasto l'insegnamento etico cristiano: anche ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] scuole filosofiche (stoica, platonica, aristotelica ed epicurea). La formazione filosofica faceva certamente parte della e soprattutto stoica, i secondi perché derivavano dalla loro matrice epicurea (alla quale Galeno a torto o a ragione li faceva ...
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GUASCO, Francesco Eugenio
Cesare Preti
Nacque ad Alessandria il 3 nov. 1725 da Guarnerio Lorenzo, marchese di Castelletto d'Erro, e da Maria Violante Turinetti, dei conti di Perego. Secondo di quattro [...] insolito per un ecclesiastico, l'Epicuro difeso. Osservazioni critiche sopra la di lui filosofia, che difendeva la morale epicurea, pur associata alla metafisica malebranchiana del piacere come azione divina ed esaltata come teorica del repos e dell ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
carpe diem
〈... dìem〉 locuz. lat. (propr. «cogli il giorno [presente]»). – Parole con cui Orazio (Odi I, 11, 8) esorta a saper godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno; la massima riassume l’ideale oraziano, di origine stoico-epicurea,...