Umanista, nato nel 1472 in Abruzzo, donde trasse l'appellativo "dei Marsi", morto a Napoli il 1555. A Napoli, dove si recò giovanissimo e fu forse discepolo di Pietro Gravina, assunse il cognome di Epicuro, probabilmente per nobilitare umanisticamente quello di famiglia, che, del resto, ignoriamo. Visse a lungo in casa dei Rota, maestro di Berardino e di Alfonso (poeta anche questo, ma assai meno noto ...
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Dotto romano (1º sec. a. C.) che aveva studiato alla scuola epicurea di Filodemo e Sirone, amico di Virgilio e di Orazio; dopo la morte di Virgilio ebbe da Augusto, insieme con Vario Rufo, l'incarico di [...] rivedere e pubblicare l'Eneide ...
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Letterato romano (109-32 a. C.); di nobile famiglia, seguace della filosofia epicurea, visse ad Atene dall'87 al 65: nelle guerre civili si mantenne neutrale; accrebbe le ricchezze ereditate col commercio [...] dei libri e delle opere d'arte. Fu amicissimo di Cicerone, che ebbe con lui attiva corrispondenza epistolare (i 16 libri di epistole ad Atticum) e che gli dedicò il De amicitia e il De senectute; di Bruto ...
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VARIO RUFO (L. Varius Rufus)
Augusto Rostagni
Poeta dell'età augustea, un poco più anziano di Virgilio e di Orazio. Fece i suoi studî, insieme con questi e con altri giovani destinati a illustrare quel [...] nelle Bucoliche virgiliane, fu scritto intorno al 40 a. C. sotto l'impressione delle guerre civili; probabilmente con spirito epicureo e lucreziano mirava a vincere negli animi il terrore della morte (e conteneva anche parole di sarcasmo e di ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] a sé stessa, la sconfitta perpetua del sempre risorgente fantasma dell'illusione, la scienza a ogni passo confermata. Questa milizia epicurea fu per L. la passione di tutta la vita: la tensione della lotta tra il suo animo sensibilissimo e ardente e ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] realtà ben vive. La morte è scontata per V. come condizione preliminare, cosmica, della vita stessa. Ormai era ben lontano dall'idea epicurea che "la morte è nulla"; anzi il regno dei morti è ben più ampio di quello dei vivi, e questo, in certo modo ...
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Astronomo, matematico e poeta persiano (n. Nīsābūr, Khorāsān - m. ivi 1123 circa). Astronomo alla corte del sultano selgiuchide di Persia, O. procedette a una riforma del calendario solare persiano, ma [...] di E. Fitzgerald. Questo geniale adattamento ottocentesco dava dell'opera poetica di ῾O. Kh. un'interpretazione scettica ed epicurea, con cui contrastava la quasi contemporanea versione francese di J.-B. Nicolas, che sulle orme dell'esegesi indigena ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] con gli stoici a lui anteriori, ma ha il merito di informarci sulla filosofia antica in generale e specialmente su quella epicurea. I frammenti dell'opera Sulla poesia sono stati da alcuni interpretati come rivelatori di una posizione critica di F ...
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Poeta latino (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), di cui non si conosce né la patria né la vita, autore di un poema Astronomica, interrotto al 5º libro, la cui cronologia si può fissare sulla base di riferimenti [...] e di Petosiride. Formalmente M. imita Lucrezio, specialmente nel proemio ai singoli libri, pur essendo all'opposto della dottrina epicurea; frequenti sono le imitazioni virgiliane, ma M. resta molto inferiore a Lucrezio e a Virgilio, non riuscendo a ...
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Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] piaceri giustamente equilibrati secondo il loro minore o maggiore valore. Ma dove più forte appare l'influenza dell'etica epicurea (V. rifiuta però l'atomismo e la fisica di Epicuro) si inserisce senza contrasto l'insegnamento etico cristiano: anche ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
carpe diem
〈... dìem〉 locuz. lat. (propr. «cogli il giorno [presente]»). – Parole con cui Orazio (Odi I, 11, 8) esorta a saper godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno; la massima riassume l’ideale oraziano, di origine stoico-epicurea,...