Manifestazione collettiva d’una malattia (colera, influenza ecc.), che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto in dipendenza da vari fattori, [...] tanto che è stata coniata la locuzione ‘malattie infettive emergenti e riemergenti’ (aumento dei casi di tubercolosi, gravi epidemie da Escherichia coli, diffusione dell’AIDS ecc.). Le cause di questo fenomeno sembrano potersi individuare, da un lato ...
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Si dice epidemia la manifestażione collettiva d'una malattia che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di durata più o meno lunga. La parola epizoozia (dal gr. ἐπί "sopra" e ζῷον "animale") [...] lebbra al tempo delle crociate, e quella recente d'influenza che colpì quasi tutti i paesi del globo nel 1917-18. Le epidemie che insorgono in un territorio si distinguono, quanto alla loro provenienza, in importate e autoctone. Per l'Italia, e per l ...
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PANDEMIE.
Giuseppe Ippolito
Enrico Girardi
Cristiana Pulcinelli
– AIDS. Pandemia influenzale. Ebola. Altre malattie. MERS-CoV. Influenza H7N9 e H5N1. Media e pandemie. Bibliografia. Webgrafia
I tecnici [...] tra i 20 e i 50 milioni di morti.
Negli ultimi anni notevoli passi in avanti sono stati compiuti nel controllo di questa epidemia. Secondo The gap report 2014 dell’UNAIDS (United Nations AIDS), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di AIDS, il ...
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Diabete
Paolo Sbraccia
Dal greco diabaíno ('passo attraverso'), il termine 'diabete' indica due entità cliniche assai distinte, ma accumunate dal passaggio attraverso i reni di un eccesso di urina (poliuria): [...] %). La tendenza al costante e progressivo aumento di prevalenza della malattia spinge all'uso sempre più frequente del termine 'epidemia': attualmente sono quasi 150 milioni i diabetici tipo 2 nel mondo e si ritiene che tale numero possa raddoppiare ...
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Matteo Motolese
Con Ruzzle rifioriscono le parole antiche
Un’epidemia globale che ha portato in poco più di un anno oltre 40 milioni di utenti in tutto il mondo a confrontarsi con un nuovo gioco di parole. [...] ad appassionarsi al gioco. È qui che, a quanto pare, si sviluppa il focolaio del contagio vero e proprio, quello epidemico. In poche settimane la curva dei download s’impenna. Ruzzle si diffonde negli Stati Uniti e in molti altri paesi in ...
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Ebola, virus
Virus della famiglia Filoviridae, così denominato perché la prima epidemia di febbre emorragica, da esso causata, si è sviluppata presso il fiume Ebola (Repubblica Democratica del Congo) [...] nel 1976. Nella stessa regione si è poi sviluppata una nuova violenta epidemia nel 2000. La sintomatologia comprende: febbre, cefalea, vomito, astenia, anoressia, dolori toracici, sintomi emorragici per difetti di coagulazione del sangue. Non vi è ...
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(gr. Δημιϕῶν) Mitico re di Eleunte, nel Chersoneso tracico: per allontanare un’epidemia dal suo regno immolava ogni anno una fanciulla di nobile famiglia, mediante un sorteggio da cui escludeva però le [...] proprie figlie. Alle proteste di Mastusio (o Matusio), ne fece sacrificare la figlia Dircea; Mastusio a sua volta, avendo fatto uccidere per vendetta le figlie di D., ne diede a bere il sangue, mescolato ...
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PESTE
Aldo CASTELLANI
Filippo RHO
Nino BABONI
(fr. peste; sp. peste, plaga; ted. Peste; ingl. plague; sinonimi: peste bubbonica orientale, tifo pestilenziale, morte nera).
A causa della grande epidemicità [...] Comparse circoscritte di minore importanza si ebbero ancora qua e là in seguito (come, per es., quella descritta dal Manzoni), fino all'epidemia più vasta e distruttiva che scoppiò a Napoli nel 1656 e di là si sparse nel resto d'Italia e d'Europa. Da ...
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epidemia1
epidemìa1 s. f. [dal lat. mediev. epidemia, gr. ἐπιδημία, dall’agg. ἐπιδήμιος, propr. «che è nel popolo», comp. di ἐπί «sopra» e δῆμος «popolo»]. – 1. Manifestazione collettiva di una malattia (colera, tifo, vaiolo, influenza, ecc.)...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).